3. Pupilla
La scenografia dell’Annibale crollata a terra, le ballerine più giovani in preda al panico e Carlotta Giudicelli, primadonna, che per l’ennesima volta abbandonava il palco agli sgoccioli delle prove: a Madame Giry non servì nient’altro per capire che il mittente della busta sigillata da un teschio di ceralacca rossa - cadutale addosso dal groviglio delle impalcature - aveva deciso di dare una solenne spintarella al destino.
"Christine Daaé potrebbe cantare", disse Madame Giry.
Il silenzio che seguì a quest’affermazione fu paragonabile in intensità solo allo scroscio degli applausi che rimbombarono all’Opéra Populaire la sera del debutto di Christine Daaé.