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Autore: milichituli    10/01/2013    6 recensioni
A diciassette anni dall'inizio della sua miserabile esistenza, Vaniglia decise di farla finita una volta per tutte. Voleva semplicemente poter amare decentemente, essere ricambiata e poter baciare le labbra voluttuose del ragazzo che amava anche alla luce del giorno.
Era troppo semplice, si diceva, essere felici così.
E lei inizialmente lo era, essere felice con molto poco. Le bastavano un paio di parole d'amore per farla cedere, le dita intrecciate nei capelli e un bacio a fior di labbra. Non era un problema, anzi era un piacere, ma cambiarono tutte le carte in tavola quella sera.

Vaniglia e Grisam come non li avete mai visti prima | Dedicata ad Haru & Pan-ya
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Grisam Burdock, Vaniglia Periwinkle
Note: Lime, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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The end theme: la scelta.

 

Io me la ricordo ancora la prima volta che i nostri sguardi si sono incrociati.
cit.



 

A diciassette anni dall'inizio della sua miserabile esistenza, Vaniglia decise di farla finita una volta per tutte. Voleva semplicemente poter amare decentemente, essere ricambiata e poter baciare le labbra voluttuose del ragazzo che amava anche alla luce del giorno.
Era troppo semplice, si diceva, essere felici così.
E lei inizialmente lo era, essere felice con molto poco. Le bastavano un paio di parole d'amore per farla cedere, le dita intrecciate nei capelli e un bacio a fior di labbra. Non era un problema, anzi era un piacere, ma cambiarono tutte le carte in tavola quella sera.
Vaniglia se lo ricordava fin troppo bene con che facilità l'aveva spogliata, carezzata e amata. Era come se fosse stato il gesto più naturale del mondo, essere amati così: con dolcezza e malinconia. Se chiudeva gli occhi sentiva ancora il respiro sul suo collo e le sue dita ruvide che le sfioravano la pelle.
Sapeva anche di sentirsi stremata, quando finì tutto, e si sentì il cuore scoppiare nel petto quando la abbracciò a sé e nascose il viso fra i suoi capelli, annusandone il profumo.
Accadde tutto mentre erano in perlustrazione con la Banda nella foresta annessa a Bosco che Canta. I ragazzi erano stati chiamati da Shirley e suo padre perchè sentivano degli strani movimenti nel bosco. Aveva iniziato a piovere all'improvviso e Vaniglia s'era rifugiata in un capanno di legno, abbandonato. C'era del mobilio e un panno di lana con cui decise di asciugarsi, quando fu colta alla sprovvista da un abbraccio da dietro.
Chiuse gli occhi, lei sapeva chi fosse.
E in quel momento non esisteva più Pervinca e non esisteva più Jim, lontano dal suo cuore come non mai. Esisteva solo lei, lui e quella strana frenesia che respirava nell'aria. Quel bisogno smanioso di sentire il corpo dell'altro sul proprio, febbricitanti come mai prima d'ora. Vaniglia voleva soltanto sentirsi amata.
«Babù.» le sussurrò con tono seducente. E da quel momento in poi fu tutto un calare, avvenne tutto in discesa, uno perdersi nell'altro.
Le mani audaci di Grisam che sfioravano la pelle di Babù, i suoi gemiti trattenuti a stento e la voglia di sentire il corpo dell'altro sul proprio. Vaniglia si abbandonò al tocco di lui, si lasciò amare – o forse usare – fino allo stremo, quando nessuno dei due poté più resistere a quel vortice che li aveva imprigionati. E quando avvenne, Vaniglia sentì il corpo sgretolarsi come lui la sfiorava, la modellava, la schiacciava.
Affogarono nel piacere con un bacio, per far sì che nessuno potesse udire i loro rantolii, che nessuno li scoprisse. E quando finì l'amplesso, Vaniglia capì d'aver commesso l'errore più grande della sua vita, come se per quelle sensazioni di piacere avesse dovuto vendere l'anima al diavolo.
E quando si voltò, anche quella sera, a fissare gli occhi cangianti che parevano ricordarle tutto ciò che aveva fatto, tutti gli errori commessi assieme. E proprio in quello sguardo poteva ammirare il suo sguardo farsi liquido, giada che si scioglieva alla passione.
Così Grisam le sorrise e allungò un braccio verso il suo volto e lo sfiorò con la guancia. Rabbrividì al contatto con quel profilo tiepido al suo tocco e si sporse, baciando quelle labbra rosee e sottili, identiche a quelle della sua morosa ma solo sorridenti.
Era certo che quello che avveniva ormai da un anno a quella parte non era solo sesso e che Vaniglia non era la sua migliore amica e o la sua sorellina, ma la sua amante. Strinse il suo corpo nudo, facendo aderire i suoi seni al suo torace; e la baciò sul collo, inebriandosi del profumo fruttato che liberava il corpo della ragazza.
Sospirò. «Sì, io regalerei l'anima al diavolo pur di stare per sempre così.»
Vaniglia chiuse gli occhi e poté udire chiaramente il rumore dell'acqua che cadeva sul tetto di quel capanno abbandonato.
«Grisam, perchè non hai scelto mia sorella? Così non soffriremo tutti e tre?»
Vaniglia poggiò il capo sul busto del ragazzo. Poté sentire chiaramente il suo cuore calmo, nuovamente regolare. Si strinse di più alle coperte e si lasciò sfuggire un gemito quando si accorse della mano del ragazzo che giocava con i suoi lunghi capelli.
«Perchè lei non mi ama, io non amo lei.»
Schietto e diretto, Grisam lo era sempre stato.
«Come fai ad esserne certo?»
«Perchè ho dovuto scegliere, Babù.»
«Scegliere?»
«Sì, scegliere la mia felicità o la felicità di tutti i cittadini di Fairy Oak.»
La rivelazione arrivò come un fulmine a ciel sereno. Dopo un anno di relazioni clandestine, ora glielo veniva a dire? Vaniglia sbatté le palpebre degli occhi e si mise a sedere. Non si coprì, ormai aveva perso il pudore, ma restò ferma a fissare un punto nel vuoto di quella stanza stretta, troppo per tutti quei segreti.
Si udì un tuono il lontananza e Grisam abbracciò la ragazza, che nascose il capo sul suo petto. Si passò le mani sulle orecchie e iniziò a piangere. Piangeva, ma non per il tuono perchè Grisam aveva rinunciato non solo alla sua felicità, ma anche a quella di Vaniglia.
«Però è arrivato Jim, sai. Ho pensato che tu lo amassi veramente.»
«L'ho pensato anche io. Ma lui e io siamo uguali, Grisam, siamo emotivamente instabili e troppo mielosi. Non sarebbe durata più di tanto.» Vaniglia abbassò le mani dalle orecchie con un'aria titubante disegnata sul viso.
Grisam abbassò lo sguardo sulla mani della ragazza che stringevano la coperta. Strinse la sua mano in quella della ragazza e s'accorse con stupore che era ghiacciata. Intrecciò le dita e le passò l'altra mano fra i capelli, tirandoli leggermente dietro e tenendoli sulla nuca.
«Vaniglia,» pronunciò sicuro. «Vaniglia, guardami.»
Attese che la giovane trovasse il coraggio di alzare il capo e di incrociare i suoi occhi cangianti. Sorrise, non beffardo ma innamorato. Quel sorriso che anche se le labbra non si curvano, parte dagli occhi talmente sono luminosi.
«Sono una stupida.»
«Magari, però ascoltami bene perchè non lo dirò un'altra volta.»
La ragazza alzò gli occhi e restò con il fiato sospeso. Poteva sentire il cuore batterle forte e se avrebbe prestato maggiore attenzione avrebbe udito anche quello del ragazzo, ma il rumore della pioggia incessante sembrava voler scandire meglio il tempo di quella promessa segreta soffiata dalle labbra di Grisam.
E proprio mentre il giovane socchiuse le labbra, le pupille di Vaniglia si dilatarono in un misto di stupore e rammarico, di gioia e malinconia. Calde lacrime iniziavano a correrle lungo le guance rosee mentre con la mano copira la bocca. Chinò il capo e lasciò che i suoi lunghi boccoli sfiorassero in torace del ragazzo, permettendo alla mente di svuotarsi e di far riencheggiare soltanto quelle parole:

«Ti amo.»

 

 

 

Dedica ad Haru, che la aspettava così tanto. È un regalo Natalizio in ritardo, tutto qui(?)!
Dedica anche a Pan-ya, che qualche giorno fa era il suo compleanno, Happy B-Day!
Dedica a tutti coloro che li amano almeno quanto li ho amati io, cioè immensamente. E non sapete quanto mi stavo sciogliendo mentre la scrivevo: una dura battaglia con me stessa.
Ispirata sulle note di questa musica fantastica: http://www.youtube.com/watch?v=IG_FY3v0uWk, per l'appunto “end theme” di “5 centimetri al secondo”.
Non mi dilungo troppo perchè per me sono la lussuria, la passione, il desiderio, la malinconia e l'amore. Sono il mio tutto da quando avevo 10 anni.
Per chi aspetta la Long... arriverà, non smettete di sperare (:

Buonanotte ~

milichituli, ma oggi sono solo Martii

  
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