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Autore: liri    30/07/2007    11 recensioni
Il passato non si può seppellire, torna sempre a tormentare, chiunque, e per il principe dei sayan non c'è nessuna eccezione... specialmente quando qualcuno passa anni a meditare vendetta!
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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True  love

 

Questa è la mia prima fic e parla di Bulma e Vegeta e di una vecchia conoscenza di quest’ultimo. La storia si svolge prima dell’arrivo dei cyborg, e prima della nascita di Trunks. Accetto commenti sia positivi che negativi, e magari se mi potreste dare qualche consiglio, ne sarei proprio felice. Un Bacione a tutti e buona lettura.

 

 

 

Qualcosa nella notte

 

Erano passati ormai quasi due anni da quando il ragazzo del futuro aveva annunciato la minaccia dei cyborg, e Vegeta si era stabilizzato a vivere alla capsule corp.

Tutto durante il giorno procedeva normalmente, come sempre, Vegeta si allenava faticosamente, per  riuscire a sconfiggere i cyborg e battere Kakaroth, e Bulma continuava a costruire macchine per gli allenamenti di Vegeta, a riparare quelli vecchi, e ad aggiustare la GR.

C’erano anche i soliti battibecchi tra Bulma e Vegeta, dove s’insultavano, s’infuriavano, ma si divertivano anche.

Infatti, anche se in apparenza non si direbbe, nell’ultimo periodo, esattamente da quando Bulma si era lasciata con Yamcha, o forse anche prima, tra la scienziata e il principe dei sayan, sembrava sia scattata la scintilla.

Vegeta, appena seppe della rottura tra Bulma e Yamcha si sentì subito sollevato, come se si fosse appena tolto un peso dal cuore, e piano piano, senza che se ne accorse, si stava avvicinando sempre di più a quella donna con i capelli azzurri che l’aveva accolto in casa sua.

Quella donna gli stava facendo provare sensazioni a lui finora sconosciute, sensazioni che secondo lui provavano solo i deboli, ma, molto piacevoli ed eccitanti.

Negava anche a se stesso che Bulma, quella donna bella e intelligente, gli sia entrata nell’anima e nel cure, e che avrebbe fatto qualunque cosa per proteggerla.

Come ogni sera, Vegeta dopo l’allenamento uscì dalla GR e andò in camera sua a farsi una doccia.

Sotto l’acqua bollente, che gli cadeva sulla pelle e si mischiava con il suo sudore, Vegeta non faceva altro che pensare, a quanto quella donna, che da qualche settimana dormiva con lui, fosse perfetta, bella, intelligente, orgogliosa, testarda, dolce e sensuale.

Quando si accorse di quello che stava pensando, scosse la testa con la speranza di cacciar via ogni pensiero, che secondo lui lo potesse rendere debole, ma senza riuscirci.

Ormai era un po’ di tempo che non faceva altro che pensare a quella donna, e continuava a ripetersi che non poteva, che lui era il principe dei sayan e non poteva abbassarsi a provare simili sciocchezze per una terrestre, che il suo obbiettivo era quello di sconfiggere l’odiato Kakarot e i cyborg, e far vedere all’universo intero che lui era il più forte.

Doveva assolutamente dimenticarsi di quella donna.

Chiuse l’acqua ed uscì dalla doccia e si legò un asciugamano in vita. Si poteva vedere benissimo il suo corpo muscoloso e segnato da tante cicatrici, prova delle tante battaglie combattute.

Usci dal bagno e vide una sagoma sul suo letto. Riconobbe subito la figura di Bulma.

A quella vista, fece una faccia più tosto contrariata.

Più lui cercava di dimenticarla, più continuava a vederla, e così non c’era modo di cancellare il suo bel viso e il suo corpo perfetto.

Bulma era sdraiata sul letto, indossava un completino davvero sexy, credendo che Vegeta si sarebbe lasciato andare ad un’altra folle notte di passione.

“che ci fai qui?” disse Vegeta con il suo solito tono arrabbiato, senza far vedere l’attrazione e l’ammirazione che provava per Bulma. Doveva dimenticarla ad ogni costo. “non ho voglia questa notte quindi va via” concluse in fine.

Quella frase ferì molto, come si permetteva di trattarla così, come una sgualdrina che un uomo usa quando vuole e mandarla via quando non ne ha più bisogno.

Si sentì umiliata da quell’uomo che tanto amava.

Aveva una rabbia dentro di lei che cresceva secondo dopo secondo e che stava per esplodere.

“come ti permetti scimmione senza cervello” disse con tono arrabbiato e offeso al tempo stesso “come puoi trattarmi così dopo tutto quello che è successo tra noi!? Mon sono mica una sgualdrina che tu chiami quando hai voglia e poi se ne va!”disse cercando di mantenere un tono calmo.

“per me lo sei” disse Vegeta con il suo solito ghigno crudele “che c’è? credevi forse che per me significano qualcosa le notti passate insieme? Se è così ti sbagli di grosso! Tu non significhi niente per me! Tu o un'altra per me non fa differenza! Quindi adesso sparisci, questa sera sono stanco e voglio dormire!” concluse aspettando qualche reazione da parte di Bulma, per esempio che gli rispondesse a tono o magari che lo schiaffeggiasse, sapeva di averla offesa.

Invece Bulma restò in mobile a fissare l’uomo che ama e che l’aveva appena umiliata.

Era doloroso ammetterlo, ma non credeva davvero che Vegeta avesse detto quelle parole, non poteva essere lui. Per lei è stato come ricevere una pugnalata dritta al cuore e che ti toglie la vita.

Sapeva che lui non esternasse mai i suoi veri sentimenti, ma in qualche modo, nelle notti passate insieme, era riuscito a farle capire che l’amava, e adesso aveva perso quasi ogni speranza che Vegeta la potesse amare.

Senza dire niente, si girò e se ne andò in camera sua correndo e piangendo.

Vegeta si senti subito in colpa quando vide sul viso di Bulma quell’espressione così triste.

Capì che l’aveva ferita nel profondo del cuore, e che questo gli dispiacesse.

Lui di solito amava veder soffrire la gente a causa sua, gli procurava un gran senso di felicità e di divertimento, ma no se si trattava di lei, di Bulma.

Con uno sguardo evidentemente triste e dispiaciuto, se ne andò a letto cercando di dimenticarsi di quella donna che gli ha fatto venire i sensi di colpa, anche se sapeva bene che non ci sarebbe riuscito.

Intanto, da dietro la finestra della camera di Vegeta, qualcuno che aveva assistito alla scena e alla faccia triste di Vegeta, stava ridendo silenziosamente, felice di aver scoperto l’arma con cui poter colpire il principe.

 

 

 

Continua…

 

 

 

 

Ecco il primo capitolo della mia prima fic. Spero vi sia piaciuto.

Mi raccomando, fatemi sapere che cosa ne pensate e se devo continuarla, perché sono indecisa.

 

 

 

 

*Liri

  
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