True
love
Questa è la
mia prima fic e parla di Bulma e Vegeta e di una vecchia conoscenza di
quest’ultimo. La storia si svolge prima dell’arrivo dei cyborg, e prima della
nascita di Trunks. Accetto commenti sia positivi che negativi, e magari se mi
potreste dare qualche consiglio, ne sarei proprio felice. Un Bacione a tutti e
buona lettura.
Qualcosa
nella notte
Erano passati ormai
quasi due anni da quando il ragazzo del futuro aveva annunciato la minaccia dei
cyborg, e Vegeta si era stabilizzato a vivere alla capsule
corp.
Tutto durante il
giorno procedeva normalmente, come sempre, Vegeta si allenava faticosamente,
per riuscire a sconfiggere i cyborg
e battere Kakaroth, e Bulma continuava a costruire macchine per gli allenamenti
di Vegeta, a riparare quelli vecchi, e ad aggiustare
C’erano anche i
soliti battibecchi tra Bulma e Vegeta, dove s’insultavano, s’infuriavano, ma si
divertivano anche.
Infatti, anche se in
apparenza non si direbbe, nell’ultimo periodo, esattamente da quando Bulma si
era lasciata con Yamcha, o forse anche prima, tra la scienziata e il principe
dei sayan, sembrava sia scattata la scintilla.
Vegeta, appena seppe
della rottura tra Bulma e Yamcha si sentì subito sollevato, come se si fosse
appena tolto un peso dal cuore, e piano piano, senza che se ne accorse, si stava
avvicinando sempre di più a quella donna con i capelli azzurri che l’aveva
accolto in casa sua.
Quella donna gli
stava facendo provare sensazioni a lui finora sconosciute, sensazioni che
secondo lui provavano solo i deboli, ma, molto piacevoli ed
eccitanti.
Negava anche a se
stesso che Bulma, quella donna bella e intelligente, gli sia entrata nell’anima
e nel cure, e che avrebbe fatto qualunque cosa per
proteggerla.
Come ogni sera,
Vegeta dopo l’allenamento uscì dalla GR e andò in camera sua a farsi una
doccia.
Sotto l’acqua
bollente, che gli cadeva sulla pelle e si mischiava con il suo sudore, Vegeta
non faceva altro che pensare, a quanto quella donna, che da qualche settimana
dormiva con lui, fosse perfetta, bella, intelligente, orgogliosa, testarda,
dolce e sensuale.
Quando si accorse di
quello che stava pensando, scosse la testa con la speranza di cacciar via ogni
pensiero, che secondo lui lo potesse rendere debole, ma senza
riuscirci.
Ormai era un po’ di
tempo che non faceva altro che pensare a quella donna, e continuava a ripetersi
che non poteva, che lui era il principe dei sayan e non poteva abbassarsi a
provare simili sciocchezze per una terrestre, che il suo obbiettivo era quello
di sconfiggere l’odiato Kakarot e i cyborg, e far vedere all’universo intero che
lui era il più forte.
Doveva assolutamente
dimenticarsi di quella donna.
Chiuse l’acqua ed
uscì dalla doccia e si legò un asciugamano in vita. Si poteva vedere benissimo
il suo corpo muscoloso e segnato da tante cicatrici, prova delle tante battaglie
combattute.
Usci dal bagno e
vide una sagoma sul suo letto. Riconobbe subito la figura di
Bulma.
A quella vista, fece
una faccia più tosto contrariata.
Più lui cercava di
dimenticarla, più continuava a vederla, e così non c’era modo di cancellare il
suo bel viso e il suo corpo perfetto.
Bulma era sdraiata
sul letto, indossava un completino davvero sexy, credendo che Vegeta si sarebbe
lasciato andare ad un’altra folle notte di passione.
“che ci fai qui?”
disse Vegeta con il suo solito tono arrabbiato, senza far vedere l’attrazione e
l’ammirazione che provava per Bulma. Doveva dimenticarla ad ogni costo. “non ho
voglia questa notte quindi va via” concluse in fine.
Quella frase ferì
molto, come si permetteva di trattarla così, come una sgualdrina che un uomo usa
quando vuole e mandarla via quando non ne ha più bisogno.
Si sentì umiliata da
quell’uomo che tanto amava.
Aveva una rabbia
dentro di lei che cresceva secondo dopo secondo e che stava per
esplodere.
“come ti permetti
scimmione senza cervello” disse con tono arrabbiato e offeso al tempo stesso
“come puoi trattarmi così dopo tutto quello che è successo tra noi!? Mon sono
mica una sgualdrina che tu chiami quando hai voglia e poi se ne va!”disse
cercando di mantenere un tono calmo.
“per me lo sei”
disse Vegeta con il suo solito ghigno crudele “che c’è? credevi forse che per me
significano qualcosa le notti passate insieme? Se è così ti sbagli di grosso! Tu
non significhi niente per me! Tu o un'altra per me non fa differenza! Quindi
adesso sparisci, questa sera sono stanco e voglio dormire!” concluse aspettando
qualche reazione da parte di Bulma, per esempio che gli rispondesse a tono o
magari che lo schiaffeggiasse, sapeva di averla offesa.
Invece Bulma restò
in mobile a fissare l’uomo che ama e che l’aveva appena
umiliata.
Era doloroso
ammetterlo, ma non credeva davvero che Vegeta avesse detto quelle parole, non
poteva essere lui. Per lei è stato come ricevere una pugnalata dritta al cuore e
che ti toglie la vita.
Sapeva che lui non
esternasse mai i suoi veri sentimenti, ma in qualche modo, nelle notti passate
insieme, era riuscito a farle capire che l’amava, e adesso aveva perso quasi
ogni speranza che Vegeta la potesse amare.
Senza dire niente,
si girò e se ne andò in camera sua correndo e piangendo.
Vegeta si senti
subito in colpa quando vide sul viso di Bulma quell’espressione così
triste.
Capì che l’aveva
ferita nel profondo del cuore, e che questo gli
dispiacesse.
Lui di solito amava
veder soffrire la gente a causa sua, gli procurava un gran senso di felicità e
di divertimento, ma no se si trattava di lei, di Bulma.
Con uno sguardo
evidentemente triste e dispiaciuto, se ne andò a letto cercando di dimenticarsi
di quella donna che gli ha fatto venire i sensi di colpa, anche se sapeva bene
che non ci sarebbe riuscito.
Intanto, da dietro
la finestra della camera di Vegeta, qualcuno che aveva assistito alla scena e
alla faccia triste di Vegeta, stava ridendo silenziosamente, felice di aver
scoperto l’arma con cui poter colpire il principe.
Continua…
Ecco il primo
capitolo della mia prima fic. Spero vi sia piaciuto.
Mi raccomando,
fatemi sapere che cosa ne pensate e se devo continuarla, perché sono
indecisa.
*Liri