Capitolo 2: i 10
livelli!
Le nostre 4 spie
attraversarono la grande porta rossa sicuri di un trionfo immediato, ma appena
entrati un brivido percorse le loro schiene.
Improvvisamente un
muro li divise, ognuno era solo ad affrontare i pericoli di quella
stanza.
La paura di
Goku
Goku si guardò
intorno, dov’erano finiti gli altri?
Pian piano la luce
della stanza diventò sempre più fioca, poi davanti a lui si materializzarono
delle siringhe, appuntite e grosse siringhe, lui che ne aveva una paura matta
indietreggiò, ma alle sue spalle c’era un muro che lo fermava. Intanto esse
avanzavano con un ritmo incalzante verso di lui, erano sempre più vicine, sempre
più vicine.
Goku chiuse gli occhi
e decise che era il momento di affrontare ciò che più temeva, lentamente avanzò
verso di loro, che quando sfiorarono la pelle della spia scomparirono una ad
una. Goku che aveva ancora gli occhi sbarrati, si chiedeva sorpreso come mai le
siringhe non lo avessero ancora punto, socchiuse le palpebre e vide che era
tornato alla luminosa e grande stanza di prima, ma degli altri neanche
l’ombra.
La paura di
Vegeta
Anche Vegeta come Goku
si chiedeva che fine avessero fatto tutti gli altri, quando davanti a lui
comparvero delle persone, che iniziarono a ridere e a indicare la nostra
inflessibile spia.
Questa era la paura
più nascosta di Vegeta, essere deriso, fallire.
Non ce la faceva più,
si guardò intorno e delle lacrime, che mai prima di adesso erano scese dai suoi
occhi, lasciavano dietro il loro passaggio una scia
luccicante.
Dopo qualche minuto,
in cui la nostra spia soffriva come non mai, si alzò e decise che doveva farla
finita, alzò la testa verso il soffitto, chiuse gli occhi, strinse i pugni e
iniziò a sussurrare “Basta!”. Il suo tono di voce aumentava sempre di più,
finché ormai esausto e disperato urlò di finirla e tutto intorno a lui
scomparve. Aveva affrontato la propria paura, lo scopo era che reagisse alle
risate e che non piombasse in una depressione totale, ce l’aveva
fatta.
Quando riaprì gli
occhi vide Goku sorpreso che gli domandava cosa aveva da urlare e dove era stato
in tutto questo tempo, come sempre Vegeta rispose:
“Non sono affari
tuoi!”
La paura di
Chichi
“Dove sono?
Goku…Bulma…Vegeta siete qui?”
La giovane spia era
confusa, dov’era finita?
Improvvisamente si
sentì i piedi bagnati, acqua? Cosa ci faceva li dell’acqua. Si iniziò a
preoccupare seriamente, lei non sapeva nuotare ed intanto l’acqua le era
arrivata alle ginocchia. Nella sua testa apparve un ricordo anche se
sfuocato…
Flashback
“Papà!”
“Tesoro non avere
paura ci sono qua io, guarda che molti bambini non sanno ancora nuotare alla tua
età, quindi non temere imparerai!”
“Ma papà, io ho
paura!”
“Io sono sempre qui
accanto a te, ora muovi le gambine e fai andare le braccia, brava
così!”
Fine
Flashback
Chichi si fece
coraggio ed iniziò a seguire i consigli di suo padre, non aveva mai imparato
veramente, ma meglio tardi che mai.
L’acqua ormai era
all’altezza del petto e la nostra spia iniziò a muovere le gambe e le braccia,
ce la stava facendo, stava superando la propria paura.
L’acqua iniziò a
diminuire, finché non scomparve del tutto. Si ritrovò di nuovo nella stanza
principale dove vide anche Goku e Vegeta, che la guardavano sorpresa:
”Coma
mai sei tutta zuppa?”
“No,avevo
caldo!”
La paura di
Bulma
“Ma dove diavolo sono
finita?”
Bulma si guardò
intorno, poi vide che la luce andava diminuendo e dopo poco scomparve del tutto,
era al buio, come quella famosa volta, in quella banca. Dopo poco sentì della
mani, la stavano toccando, oh no, di nuovo, come avrebbe reagito
ora?
Era sempre più
impaurita, ma decise che doveva risolvere questa situazione, non poteva cedere,
non di nuovo!
Riuscì dopo vani
tentativi a prendere ciò che la toccava, la portò all’altezza degli occhi e vide
una cosa che non si sarebbe mai aspettata.
“Ma…è un
robot?”
Con un agile gesto,
gli staccò il braccio e con un forte calcio lo distrusse in mille
pezzi.
Ritrovò gli altri ed,
dopo qualche domanda, si incamminarono verso la porta della stanza successiva,
stavolta era blu e la scritta diceva:
Livello 2
“Se al livello
successivo vuoi andare, contro i nostri guerrieri dovrai
lottare!”
Questo livello si
presentava più facile del precedente, dato che erano stati allenati tutti e 4 da
esperti di arti marziali, di difesa personale e da professionisti nell’uso di
armi da fuoco.
Dopo circa un’oretta
di combattimento, arrivarono al livello 3, sulla cui porta gialla, si ergeva la
scritta:
Livello 3
“ Se alla porta del
livello quattro vuoi arrivare, le nostre trappole dovrai schivare!”
Anche questo
apparentemente non si presentava un ostacolo molto
difficile.
Appena entrati davanti
a loro c’era di tutto, dalle lance che pendevano dal soffitto e si muovevano da
destra a sinistra velocemente, a fucili che sparavano ovunque
all’impazzata.
“State attenti, non
vorrei che ci rimettiate le penne!” Disse Bulma
“Ok! Tanto di sicuro
io uscirò vivo da questa esperienza!” Rispose fiero e altezzoso il nostro
Vegeta
“Ahh!”
Per un pelo una lancia
non colpiva Chichi, che si sbilanciò all’indietro, ma non cadde, perché il petto
muscoloso di Goku glielo impedì.
Lei imbarazzatissima,
alzò lo sguardo e vide quello di lui sorriderle, Dio quanto era
bello.
Rimasero così per
qualche secondo, poi gli spari dei fucili li riportarono alla realtà, Chichi si
rialzò e si ricompose, mentre Bulma iniziò a saltare di qua e di la schivando
ogni ostacolo, seguita ben presto da Vegeta e gli
altri.
Un altro livello
superato, dopo una lunga corsa per i strettissimi corridoi dalla base, arrivano
ad un’altra porta, questa volta verde.
Livello 4
“Chi questa porta
vorrà passare, il passato dovrà ricordare!”
Tutte e 4 le nostre
spie si incupirono, ricordavano il loro passato, fatto di sofferenze e di
dolore, di paura e di terrore.
Stavolta nessun muro
li separò, erano tutti uniti e questo li sollevava, almeno un
po’.
“Una banca, una piazza
affollata, la polizia…oh no è il mio passato” Disse Bulma con voce
tremante.
Chichi le si avvicinò
e cerco di consolarla, quando si ritrovarono in una stanza, nella quale non
c’era nemmeno un filo di luce.
“Lasciami
andare…basta…non
toccarmi…pervertito…mollami…aiuto…nooo!”
Si sentì una ragazza
che urlava e tutti vedendo Bulma iniziare a piangere, capirono che era
lei.
Vegeta era rimasto
scandalizzato.
“E io che mi lamentavo
e pensavo di aver avuto un passato difficile” Pensò sconvolto da quegli
urli.
Goku e Chichi
cercarono di consolare Bulma, che si dimenava e piangeva, no non voleva
ricordare…
Quelle mani
infreddolite sulla sua pelle delicata, lei tremante come una foglia che cercava
inutilmente di reagire e quell’oscurità che
l’avvolgeva.
Vegeta le si avvicinò
e la prese tra le proprie braccia, Bulma era leggermente colpita, ma le piaceva
stare a contatto con il suo corpo muscoloso e forte, le dava sicurezza, pian
piano si calmò e il suo ricordo lasciò spazio a quello di un’altra persona,
Goku.
Un ospedale, la
giovane spia si rattristò, poi vide un ragazzino correre verso di loro, era lui
da piccolo, piangeva e piangeva, continuava ad urlare, poi si sedette su una
panchina li vicino, ma non poteva vederli, loro erano solamente proiettati nel
ricordo non erano li di persona.
“Non sono morti,
no…sigh…sigh”
Chichi guardava quel
bambino con tristezza, poi rivolse la sua attenzione verso Goku, gli si avvicinò
e gli sussurrò in un orecchio:
“Non piangere, questo
è il passato,ora guarda il futuro”
Goku la osservò,
sorpreso da quelle parole, la strinse forte a se e le
sussurrò:
“Certo, lo sto gia
guardando, il mio futuro sei tu!”
Si staccarono e si
guardarono dritti negli occhi, finché il paesaggio non cambiò di colpo, era un
campo di grano.
Chichi si guardò
intorno, le era familiare, vide lei da piccola che piangeva nascosta dietro un
cespuglio.
Le altre tre spie
seguivano la scena senza proferir parola.
“Papà..”
“eccolo è
li…spara…”
Boom!
Calde lacrime uscirono
dai suoi occhi, ma furono prontamente asciugate da Goku, che con tener baci
assaporava quelle goccioline salate. Chichi sorrise e staccò un po’ il ragazzo
per vederlo meglio negli occhi, poi sussurrò un
debole:
“Grazie!”
Gli mise le braccia
intorno al collo e avvicinò le sue labbra a quelle di lui, furono interminabili
i minuti in cui i loro sentimenti uscirono allo
scoperto.
Le altre due spie li
guardavano, poi con un gesto, che non era propriamente nel suo carattere ,
Vegeta prese la mano di Bulma e la strinse contro la propria. Lei lo guardò
negli occhi e dopo poco anche il passato dell’ultima spia venne a galla, con il
sostegno dei suoi amici, anche Vegeta superò il dolore dei suoi ricordi e
poterono così avanzare verso il livello successivo.
Livello 5
“Chi al livello 6
vuole giungere, per prima cosa deve vincere”
Questo livello era
facile, al contrario del precedente, dovettero solamente combattere e
sconfiggere alcuni robot armati. Riuscirono così ad oltrepassare anche il quinto
livello ed a raggiungere il sesto.
Continua…
Che ne dite?
Questo è il chappy più
lungo finora, mi stupisco di quanto ho scritto J
Questa storia però mi
piace molto e quindi la aggiorno il prima possibile.
Se avete delle domande
contattatemi…
Spero anche che
recensiate in numerosi, perché io amo tutti i commenti
^^
Un particolare grazie
alla mia socia Sirenis moglie di vegeth, che mi ha dato qualche
consiglio!
Se avete qualche
spunto per gli altri livelli, ditemelo!