Io ti osservo, sempre.
Ti osservo mentre cammini, mentre parli, mentre ti arrabbi.
Ti osservo mentre scuoti i capelli agitato.
Ti osservo mentre sorridi e vorrei che lo facessi sempre perché il tuo sorriso è il più bello del mondo.
E ti osservo quando sei con Lei. Quando la tieni per mano e quando dolcemente la baci.
Vorrei esserci io al suo posto, sai? Perché è la voglia di starti accanto, di farti sentire bene, che mi uccide.
Ma tu hai la tua vita e io sono niente.
Sono nulla.
Sono un granello di sabbia sull’asfalto.
Sono l’ultima neve dell’anno negli angoli delle strade.
Tu, invece, sei il grido tra i mille disperati. Sei il sole tra le nuvole. Sei la risata nel silenzio. Sei la musica che accompagna una coreografia.
E se ci penso cado, cado nel voto più assoluto, perché mi rendo conto che sto inseguendo qualcosa che non esiste. Qualcosa di astratto. Creato dalla mia mente che a volte mi gioca brutti scherzi.
Sto scivolando nel vuoto. Sono atterrata. E’ tutto finito. Devo svegliarmi.