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Autore: OhJeice_    12/01/2013    6 recensioni
Passano più tempo sul tetto a guardare le stelle, però. Marvel le spiega di quanto guardarle lo tranquillizzi, lo fanno sentire a casa.
Glimmer capisce che permetterle di guardare il cielo con lui era stato il vero momento in cui le aveva permesso di entrare nella sua vita.

[Song-Fic]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lux , Marvel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We’re beautiful like diamonds in the sky;

{Shine Bright like a Diamond
Shine Bright like a Diamond}
Find light in the beautiful sea
I choose to be happy
you and I, you and I
We’re like diamonds in the sky.

Non era mai stato facile, non c’era mai stata spontaneità. Ogni loro incontro, casuale o premeditato che fosse, portava sempre emozioni contrastanti.

Non c’era spazio per l’amore, nel Distretto 1. Si viveva solo per gli allenamenti e per gli Hunger Games.

Ma poi un giorno, Glimmer aveva guardato Marvel mentre insegnava come tirare lance ad una ragazza del loro anno. Questo le aveva fatto capire molte cose.

L’aveva aspettato fino alla fine degli allenamenti, quella sera. Lui non era parso sorpreso, semplicemente l’aveva avvicinata a sé per baciarla con passione.

Avevano trascorso la notte insieme, utilizzando la palestra per qualcosa che non era il solito, duro allenamento, ma per qualcosa di più dolce e piacevole con una punta di dolore.

Glimmer aveva provato una felicità reale, tanto vicina da poterla toccare con mano, e non poteva smettere di sorridere. Nemmeno quando erano andati sul tetto, senza rivestirsi ma avvolti da una coperta. Faceva freddo, ma il calore dei loro corpi sembrava bastargli.

-Guarda come brilla quella stella!-

-È Alcyone.-

-Sembra un diamante.-

-Come noi due.-

You’re a shooting star I see
A vision of ecstasy
When you hold me, I’m alive
We’re like diamonds in the sky

Così, avevano preso l’abitudine di vedersi sul tetto della palestra. Non sempre era facile, ma in qualche modo riuscivano a trovare il tempo e le occasioni.

A Marvel piaceva tanto guardare il cielo. Dopo aver fatto l’amore, a Glimmer sembrava ancora più bello.

Da quando ‘si frequentavano’, era come rinata. Anche gli allenamenti sembravano aver assunto una prospettiva diversa, nonostante fosse rimasto un segreto.

Non potevano uscire liberamente, non ancora, era una cosa vietata prima dei diciannove anni: l’amore, nel Distretto 1, era solo una debolezza.

Ma questo non impediva a Glimmer di rinascere ogni volta tra le braccia di Marvel, come una fenice che rinasce dalle ceneri.

-Una stella cadente!-

-Esprimi un desiderio.-

-Si è già avverato.-

I knew that we’d become one right away
a right away
At first sight I left the energy of sun rays
I saw the life inside your eyes

La verità, era che tra il sentimento che li stava travolgendo era quel sottile confine tra la felicità e la rassegnazione.

Ma era questo, forse, che li legava così tanto. Non era bastato un solo sguardo per comprendere l’uno il bisogno dell’altra?

Glimmer era splendente come il sole, emanava calore anche da lontano, era il desiderio di molti uomini.

Marvel invece, era il suo esatto opposto. Erano solo lui e la sua lancia, non sembrava che per lui esistesse qualcos’altro.

Un solo sguardo, per capire che quella vita repressa aveva voglia di uscire e di essere vissuta.

Perché in fondo tutti hanno bisogno di avere qualcuno accanto, anche solo per qualche ora.

-Credi che potremmo vederle da vicino?-

-In passato lo facevano.-

-Sarebbero più belle, se fossero a pochi passi da noi?-

-Certe cose sono più belle viste da lontano.-

So shine bright, tonight you and I
We’re beautiful like diamonds in the sky
Eye to eye, so alive
We’re beautiful like diamonds in the sky

Il tempo, si sa, è traditore. Nei periodi più belli sembra scorrere più velocemente.

Gli Hunger Games incombevano su di loro come un fulmine a ciel sereno, sapevano che sarebbe potuto finire tutto in cinque minuti.

Un Vincitore cambia radicalmente, dopo i Giochi. La possibilità di non tornare c’era, anche se erano del Distretto 1.

Di nuovo, si guardano negli occhi. Non c’è più bisogno di parlare, basta uno sguardo per capire cosa vogliono.

Passano più tempo sul tetto a guardare le stelle, però. Marvel le spiega di quanto guardarle lo tranquillizzi, lo fanno sentire a casa.

Glimmer capisce che permetterle di guardare il cielo con lui era stato il vero momento in cui le aveva permesso di entrare nella sua vita.

Non come una persona qualunque, ma come una persona speciale.

Aveva permesso al sole di portare luce nella sua eterna notte popolata di stelle.

-C’è così tanta luce, stanotte!-

-Perché c’è la luna piena.-

-È come se brillassimo.-

-Come due diamanti, no?-

Palms rise to the universe
As we moonshine and molly
Feel de warmth we’ll never die
We’re like diamonds in the sky

È ancora freddo, di notte, ma non basta quello a fermare la loro voglia di passare quel poco tempo insieme.

C’è la fretta, c’è il gusto del proibito, che diventa amaro nel momento in cui devono salutarsi. C’è quel calore strano e onnipresente nei loro cuori.

Ma tutto questo non fa altro che aumentare il loro legame, anche se in accademia non si sfiorano neppure con lo sguardo.

Se li avessero scoperti, sarebbe stato un problema per entrambi. C’era il rischio che li gettassero nell’Arena per farli uccidere a vicenda.

Anche quella minaccia sembrava vana, quando splendevano insieme. Se Glimmer era il sole, Marvel era la luna, che si nutre della luce di quella stella così grande e calda.

Riuscivano a sentire la vita dentro di loro solo in quegli attimi rubati al mondo.

-Sembrano così vicine da poterle toccare.-

-A me non serve.-

-Cosa? Non ti piacerebbe poterlo fare?-

-Sei tu la mia stella.-

You’re a shooting star I see
A vision of ecstasy
When you hold me, I’m alive
We’re like diamonds in the sky

Per quanto poco parlassero, c’erano sempre i momenti in cui si scambiavano parole, bisbigliate e piene di emozioni impossibili da esprimere.

C’era l’emozione di quando Glimmer diceva che si sentiva al settimo cielo. L’emozione di quando Marvel le diceva che era bellissima.

Per qualche strana ragione, adesso era solo il suo parere a contare. I complimenti delle altre persone le scivolavano addosso, ormai.

E allo stesso tempo, il solo vederlo le scatenava dentro delle emozioni così forti da farle male, a volte.

Ma era quel dolore meraviglioso, lo stesso che la accompagnava quando faceva l’amore con lui.

Quel dolore che fa piangere di gioia.

-Stringimi forte.-

-Hai paura?-

-Non sai quanta.-

At first sight I felt the energy of sun rays
I saw the life inside your eyes
So shine bright, tonight you and I
We’re like beautiful diamonds in the sky

La paura c’era sempre. Non quella di essere scoperti, ormai era diventata più grande e più forte.

Si era trasformata in paura di finire nell’Arena, mancavano pochi giorni alla mietitura e i presagi che si erano sforzati di ignorare si presentavano come ombre dietro i loro volti.

Ma bastava sempre quello sguardo, felice e bisognoso insieme, a fargli dimenticare anche il più grande dei problemi.

Era sempre la luce di Glimmer a riflettersi su Marvel, lui che aveva ben poco per cui sorridere, riusciva a farlo solo in compagnia della ragazza.

E lei, che di sorrisi ne faceva a volontà, piangeva. Un piccolo sfogo, che condivideva con lui solo di recente. Da quando aveva saputo che quell’anno non ci sarebbero stati volontari.

La mietitura ci sarebbe stata il giorno dopo, e c’era di nuovo la luna piena nel cielo.

-Promettimi che non mi scorderai mai.-

-Allora tu continua a brillare per me.-

-Siamo come diamanti, no?-

Shine bright like a diamond
Shine bright like a diamond
We’re beautiful like diamonds in the sky

C’erano ancora le stelle, ma chi poteva dire che erano le stesse del tetto della palestra?

E c’erano ancora lei e Marvel, stavolta in un prato con un grande lago. Era un paesaggio meraviglioso, ma faceva paura.

La paura che non aveva più abbandonato Glimmer, ma che aveva ingoiato nel momento in cui era stato estratto il suo nome alla mietitura.

Subito dopo, Marvel si era offerto volontario. Era subentrata la rabbia, era forse impazzito? C’era un solo vincitore!

Adesso le tiene la mano, accanto al fuoco ormai spento. Anche lui guarda il cielo, ma non con gli occhi di un tempo. C’è malinconia, nel suo sguardo.

-Come muore una stella, Marvel?-

-Brilla fino alla fine, Glimmer.-

~ ♦ ~ 

È la mia prima Song-Fic, e come al solito l’ho dedicata a Marvel e Glimmer.

Questa idea ce l’ho da parecchio, ‘Diamonds’ mi fa pensare a loro, visto che nel Distretto 1 hanno una macchina che li fabbrica dalla grafite.

Volevo rendere un’idea di disperazione, in fondo che fine può avere una storia tra due ragazzi che verranno scelti per partecipare agli Hunger Games?

Nei dialoghi alla fine di ogni paragrafo, la prima a parlare è Glimmer (anche se credo sia piuttosto chiaro).

Inutile dire che sappiamo tutti come va a finire. Ho tolto le parti uguali della canzone (mi sembrava inutile scrivere ‘Shine bright like a diamond’ mille volte).

Spero di essere stata all’altezza, a me piace ma non sono una persona che si accontenta facilmente.

Grazie a tutti in anticipo, come sempre.

OhJeice_

   
 
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