The best birthday ever

Quella mattina Ian si era alzato presto, molto presto rispetto alla sveglia che tolse non appena realizzò che avrebbe potuto svegliare Nina e rovinare la sorpresa.

La sua donna stava ancora dormendo, ovviamente, era una gran pigrona e se non fosse grazie a lui o alla sveglia si sveglierebbe minimo alle 11 ogni mattina.

Solitamente anche al ragazzo piaceva dormire, non eccessivamente, ma rare volte gli era capitato di precedere la sveglia, ma non quel giorno.

Era il 9 di gennaio, il compleanno di Nina e erano settimane che stava escogitando qualcosa per sorprenderla.

Aveva bocciato l’idea di organizzare una festa a sorpresa, quella sera si sarebbero svolti i People Chioce Awards e lei era stata invitata a una cena per Dior.

Un pranzo sarebbe stato troppo scontato perciò aveva deciso di portarle la colazione a letto, come non faceva da mesi.

Dopo ave lanciato un’ultima occhiata a Nina che mugolò appena imbronciando le labbra, andò in cucina per mettersi all’opera.

Tramite Micaela, madre di Nina, aveva ottenuto la ricetta dei pancakes proprio come piacevano alla giovane e, dopo un paio di tentativi, riuscì ad impiattarne una quantità soddisfacente.

Lanciò un’occhiata all’orologio: le 6.10, doveva darsi una mossa se voleva godersi un po’ di coccole con la sua fidanzata.

Entrò nella stanza trovando Nina esattamente come l’aveva lasciata e dopo aver  appoggiato il vassoio con i pancakes e dei fiori sul comodino si avvicinò al letto.

-Amore- sussurrò al suo orecchio.

-Devi alzarti tesoro- continuò lasciando lievi baci sulla guancia e vicino all’orecchio.

Nina mugolò qualcosa di incomprensibile e poi aprì piano gli occhi.

-È già suonata la sveglia?- chiese dubbiosa guardandosi attorno.

-No, piccola, ma volevo augurarti buon compleanno- disse Ian sedendosi sulle ginocchia e aspettando una reazione.

La ragazza strabuzzò gli occhi maledicendosi per essere stata così stupida da dimenticarsi il suo stesso compleanno e poi sorrise dolcemente al giovane che, come un bambino la mattina di Natale, sembrava essere impaziente.

-Ti ho portato la colazione- esclamò mostrandole il vassoio e Nina capì a cosa fosse dovuta tutta quell’agitazione.

-Oh amore grazie! Sei così carino- esclamò baciandolo lievemente.

-Vieni qui con me, non riuscirò mai a mangiarli tutti!- aggiunse poi facendo spazio accanto a lei.

-Sono fatti con del cacao misto alla farina e ho sciolto sopra anche del cioccolato, come piacciono a te- disse il ragazzo quando Nina prese una prima forchettata.

-Sono veramente deliziosi amore- commentò divorandoli aiutata dal fidanzato che compiaciuto non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.

-E ora il tuo regalo- esclamò Ian scostando il piatto e prendendo un pacchetto da sotto il letto.

-Ian avevo detto niente regali, mi dai già tutto- disse Nina anche se non poteva nascondere il fatto di essere emozionata e curiosa alla vista del vistoso pacchetto nero.

-Oh sciocchezze! È il tuo compleanno è ovvio che ti faccio un regalo- disse risentito il ragazzo.

Nina gli sorrise aprendo il suo regalo accuratamente in modo da non sciupare la carta, ma alla vista del contenuto non poté fare a me che emettere un urletto di gioia strappando la carta.

Era il bauletto di Burberry, la giovane l’aveva osservato per 10 minuti buoni a Parigi davanti alla vetrina e inevitabilmente ogni volta che ne aveva l’occasione ne sbirciava il prezzo sperando in un piccolo sconto.

-Oh grazie grazie grazie!- esclamò la ragazza abbracciando di slancio Ian che ridacchiò per la reazione della fidanzata.

-Ti amo- sussurrò poi baciandolo con passione.

-Ti amo anche io e caspita, dovrei farti regali del genere più spesso se questa è la reazione- ridacchiò ancora beccandosi un’occhiataccia da parte di Nina.

***

-Oddio così non va!- esclamò Nina davanti allo specchio e mordendosi il labbro.

Era pronta per uscire e andare alla cena di Dior e indossava un semplice abito bianco, capelli sciolti e trucco leggero.

-Sei bellissima amore- sussurrò Ian uscendo dal bagno con il suo smoking perfettamente a posto.

-No, tu sei bellissimo! Io non vado bene, hai visto i miei capelli?! E forse è meglio se metto ancora un po’ di fard e magari aggiungo il rossetto- iniziò a parlare a vanvera quando venne interrotta dal fidanzato.

-Amore non ho mai vista una donna più bella, sexy ed ingenua di te in tutta la mia vita- sussurrò sinceramente il giovane facendo sciogliere la ragazza.

-Dici sul serio?- domandò retorica sorridendo imbarazzata.

-Dopo pensi di raggiungermi?- aggiunse speranzosa.

-Non credo piccola- ripose in realtà sapendo che ci sarebbe stato, ma faceva parte della seconda sorpresa.

-Oh ok, non fa niente- disse Nina fingendo un sorriso, sapeva che era egoistico, ma voleva il suo uomo con lei il giorno del suo compleanno, non desiderava altro che quello.

Ian le sorrise capendo che la ragazza non era per niente felice, ma doveva fingere che fosse così in modo da rendere tutto più speciale.

***

-Ehi Nina! Tanti auguri ancora, ti stai divertendo?- le chiese Candice alzando leggermente il tono di voce per farsi sentire dall’amica dato che c’era la musica alta.

-Sì, Candy moltissimo! Grazie ancora per la torta,so che c’è il tuo zampino- disse la ragazza.

Si stava divertendo più quanto aveva immaginato, le avevano portato una torta e tutti gli invitati le avevano augurato un buon compleanno e, oltretutto, non era per niente male come serata.

Mentre Candice le stava elencando i vari vestiti degli invitati,la giovane si guardò attorno e si soffermò su una chioma castana che le sembrava famigliare e che stava aggirando diversi invitati per raggiungere un punto non preciso.

Ian si voltò scusandosi con una signora per averla urtata per poi continuare la sua ricerca, non si sarebbe mai immaginato che ci fosse stata così tanta gente e trovare Nina, in quella massa, stava diventando veramente un’impresa.

-Ian?- il ragazzo si voltò alzando gli occhi al cielo credendo di essersi imbattuto in un’altra vecchia conoscenza.

-Nina- sussurrò sorpreso di essere stato trovato.

-Sei venuto!- esclamò la giovane saltandogli letteralmente addosso e sorridendo come una bambina.

-Certo piccola, penavi sul serio che ti avrei lasciata sola il giorno del tuo compleanno?- esclamò Ian risentito posando finalmente le sue labbra su quelle della ragazza che emise un sospiro estasiato.

-Vieni con me, voglio mostrarti una cosa- sussurrò Ian all’orecchio di Nina e prendendola per mano, era il momento della sorpresa vera e propria.

Nina lo seguì felice, finalmente tutto era perfetto e, cercando di non pestare i piedi di nessuno, si ritrovò sulla terrazza.

-Che facciamo qui?- chiese innocentemente.

-Ho una sorpresa, il tuo secondo regalo, o meglio non proprio regalo- rispose Ian un po’ impacciato, non era una cosa che gli capitava spesso, ragion per cui Nina era ancora più curiosa.

Senza aggiungere altro Ian le diede una scatolina di medie dimensioni avvolta in una carta azzurrina che immediatamente la ragazza riconobbe: Tiffany.

Nina gli lanciò uno sguardo sorpreso e tirò il fiocco sollevando lentamente il coperchio.

All’interno trovò un anello, era un semplice solitario, ma era il più bello che Nina avesse mai visto.

-So che ne abbiamo già parlato e so anche come la pensi, devi realizzare i tuoi sogni e avere successo, ma io posso aspettare è il bello dell’amore no? Perciò Nina, vuoi sposarmi?- Ian si mise in ginocchio di fronte a lei con il cuore in mano.

La ragazza aveva le lacrime agli occhi che ben presto si sarebbero riversate sulle sue guancie sbavandole il trucco, ma non le importava.

-Oh Ian!- si accucciò accanto a lui.

-Sei tu il mio sogno e il mio più grande successo è avere te come fidanzato, perciò sì Ian, ti voglio sposare- sussurrò prendendogli il viso fra le mani e baciandolo approfonditamente.

-È il giorno più bello della mia vita, grazie piccola- sussurrò il ragazzo emozionato.

-No, Ian, grazie a te per tutto quello che fai ogni giorno, ti amo- disse Nina.

-Ti amo anche io, per sempre-