Serie TV > Teen Angels
Segui la storia  |       
Autore: HaileyJames    13/01/2013    0 recensioni
La storia introduce i personaggi del telefilm 'Teen Angels' e ruota attorno alla sconvolgente storia d'amore tra Lali Esposito e Peter Lanzani. Una storia tutta nuova, piena di colpi di scena, appassionante. Due ragazzi semplici, che un giorno si innamorano, si godono la vita e poi il destino di uno interferendo con l'altro decide di cambiare strada, distruggendo uno dei due ragazzi. Trionferà l'amore? O il destino cambierà le carte in tavola?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Dai –sospirò- dillo.
-Dire cosa?
-Sappiamo entrambi il motivo per cui siamo qui, uno di fronte all’altra. Dillo, così posso andarmene in pace, senza rimorsi o qualsiasi altra cosa.

Non aveva smesso di sorridere quella sera, era quella la cosa che mi turbava di più. Non sapevo se era contenta di essere li, oppure se non vedeva l’ora di andare via.

-Bene. –cominciai a guardare altrove, quasi mi sentissi osservato, per poi far rifinire lo sguardo su di lei continuando a parlare- Sappiamo anche, che siamo qui perché a volerlo sei tu.
-Non è vero –abbassò lo sguardo, quasi dispiaciuta-
-Ah, no? Non sei tu che mi hai chiamato? Non posso dirti ciò che vuoi che le tue orecchie sentano, io non posso..proprio non posso Lali.
-Non è questo il punto. Dillo e basta, così puoi tornartene a casa senza più lacci al piede.
-E’ qui che ti sbagli Lali, i lacci io ce li ho stretti al cuore. Non posso rischiare di inciampare, sai?
-Peter..ti prego.

La fissavo, era sempre così bella. E sorrideva, sorrideva ancora. Anche se quello era un sorriso vuoto, malinconico, e io l’avevo capito da quella stessa sera in cui mi aveva chiamato per darmi l’appuntamento nel locale in cui ci eravamo conosciuti. Aveva la voce spenta, cupa, ed erano ben tre settimane che non la sentivo, ventuno giorni di silenzio, maledetto silenzio. Forse quella sera aveva trovato il coraggio di chiamarmi, anche se per tagliare definitivamente la nostra relazione che oramai, da un paio di mesi, era diventata solo mia.

-Va bene, vuoi che lo dica?
-sospirò e abbasso lo sguardo- si.
-Lo dirò, d’accordo. Ma devi essere tu a dirlo per prima, e –le alzai il viso- guardandomi negli occhi.

C’era la luce della candela ad illuminarle il viso, anche se non serviva ad un gran ché, visto che quel compito, ormai da anni, era assegnato ai suoi grandi occhi color nocciola. Le parole, non arrivavano, ed io stavo per dirle che lo avevo capito che non aveva il coraggio, perché quello che voleva che io dicessi e che lei dicesse, non lo sentiva. Ma mi sbagliavo, e me ne accorsi troppo tardi. Lei, aveva già aperto bocca.

-Peter, non ti amo più.
Forzò un sorriso che però, non servì a nulla. Quel sorriso che fino a poco tempo fa portava il sole dentro di me, in quel momento, stava portando la tempesta.
-Io..io non posso dirlo.
-Devi.
-Non ti amo più Lali.
-Vedi lo abbiamo detto.

I miei occhi cominciarono a gonfiarsi lentamente, e il suo sorriso cominciò a spegnersi.

-No Lali, devi cercare di vedere qualcos’altro. Siamo dei masochisti, te ne rendi conto?
-Io ho detto quello che sentivo, niente di più Peter.
-Ah davvero? Bene, grazie per aver costretto anche me a dirlo.
Abbassò lo sguardo e fece per sollevarsi dalla sedia, ma la fermai afferrandola per il braccio.
-Allora è finita?
-sospirò- Sì.

Lasciai scivolare piano la mia mano sulla sua per poi mollare la presa, non avevo più le forze per lottare, ero stanco, stanco di perdere ogni cosa. La vidi alzarsi lentamente, e poi voltarsi dandomi le spalle. Poi fece qualcosa di insolito, qualcosa che non mi aspettavo facesse. Spostò i capelli in avanti, e si tolse qualcosa che le stava attaccata al collo, non capivo quel gesto fino a quando non si voltò nuovamente verso di me e aprì il pugno della sua mano lasciando scivolare qualcosa sul tavolo, accanto alla mia mano.

- Te la ricordi, no? –sforzò nuovamente un sorriso- Me la regalasti al mio diciottesimo compleanno,sono passati tre anni. Dicesti che ogni volta che mi saresti mancato, sarebbe bastato aprire il ciondolo e avrei sentito il tuo profumo. Ora, sarebbe un po’ difficile continuare a tenerlo, non credi?-passò lentamente il suo sguardo dal ciondolo a me- Arrivederci Peter, meriti tanto.

Presi la collana tra le mani, la strinsi così forte da capire di aver ridotto in mille pezzi il laccetto. Poi rivolsi la parola a Lali per l’ultima volta.

-Arrivederci? Non doveva essere un addio? –risi quasi seccato-
-lei sorrise- Non mi piacciono gli addii, lo sai o te ne sei già dimenticato? –si avvicinò nuovamente a me, e fece per accarezzarmi il viso, ma io la evitai così si scostò subito- Ciao Peter.

Si voltò, mi diede le spalle e andò via. Io rimasi seduto, e la seguì con lo sguardo, fino a che non sparì alla soglia della porta. Gli occhi mi si gonfiarono, cercavo di mantenere un pianto silenzioso, ma era abbastanza faticoso. Sentivo solo le voci degli altri clienti seduti ai tavoli accanto, che ridevano e scherzavano. Ecco, mi sentivo morire. Ero morto. Sentivo i battiti del mio cuore accelerare e diminuire. Il mio, adesso, era un ‘cuore senza volto’, senza di lei il mio cuore non era più niente, io non ero niente. Quella, fu l’ultima volta che la vidi, dopo quasi tre anni del nostro amore lei se n’era andata. Da quel maledettissimo giorno d’estate, fu inverno tutti i giorni, fuori e dentro di me.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Angels / Vai alla pagina dell'autore: HaileyJames