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Autore: cristal_no    13/01/2013    4 recensioni
Il suo tono era diventato sarcastico, sapeva ormai cosa c’era tra me e Gideon e che di sicuro quando eravamo lì non mi dedicavo molto ai compiti. Guardai verso il finestrino accennando un sorriso, però aveva parlato al singolare, rivolsi lo sguardo di nuovo verso Mr. George e gli domandai :”ma allora il mio dia…”: mi corressi un poco imbarazzata :”Gideon dove sarà?”
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’auto mi lasciò di fronte al palazzo. Sono scesa velocemente e ho sbattuto la portella portella alle mie spalle per poter essere finalmente tra le braccia di Gideon e per sapere che cosa aveva di tanto importante da dirmi. Salì le scale correndo , mi fermai prima di continuare per vedere se ero apposto, ero riuscita a fermarmi a casa per potermi cambiare . Avevo messo un paio di jeans chiari con una magliettina a bratelline verde mela ( dato che faceva caldo come una giornata di agosto anche se era ancora maggio) che mi aveva regalato Leslie per il mio compleanno e una giacca di pelle, mi diedi un’ultima aggiustata ai capelli e bussai con il cuore che mi batteva a mille. Ci volle poco perché la porta si aprì e Gideon mi strinse tra le sue braccia, mi diede un bacio e come sempre le ginocchia mi tremarono come una gelatina ma ero sicura che non sarei mai crollata perché lui era con me. Mi salutò con una voce dolce accarezzandomi delicatamente la guancia con la sua voce :” ei, mio piccolo diamante” si fermo e mi guardò negli occhi e ci scambiammo un sorriso divertito, poi riprese:” Vieni, togliti la giacca e posala lì, su quella sedia ” avevo l’aria preoccupata perché sembrava essersi dimenticato quello che mi doveva dire di così importante :” allora, che è successo? “ mi guardò con aria confusa, sembrava che lo avessi riportato alla realtà, mi fissò per un secondo poi mi strinse a se e posò il mento sulla mia testa e poi pronunciò quelle due parole che aspettavo da così tanto tempo “ TI AMO “ adesso tutti i pensieri che avevo in testa erano svaniti nel nulla. Finalmente. Eravamo seduti sul divano a vedere un film, non lo stavo seguendo, la mia mente era ritornata alla realtà, occupata a pensare a cosa Gideon volesse dirmi, quando ad un tratto abbassò la testa verso di me e disse la frase che teneva la mia testa fuori da tutto :” Sai, oggi mia madre è venuta a farmi visita per parlarmi di Raphael, ha trovato un collegio dove poterlo rinchiudere in un certo senso” , ho pensato subito alla mia amica Leslie, da poco quei due avevano capito che erano fatti l’uno per l’altra e così senza preavviso arriva la madre di Gideon e decide di riportarselo di nuovo in Francia con lei :”No, non può, povera Les..”mi posò le masi sulle spalle mi allontanò leggermente da lui e parlò :”non ti preoccupare, dopo vari tentativi sono riuscita a convincerla a lascialo qui con me, sarà in buone mani e poi Mr. George gli ha offerto “ mollò la presa dalle mie spalle, si alzò e si incamminò verso la cucina …perché non è rimasto con me, ho bisogno del suo contatto :”un piccolo lavoretto a Temple per tenerlo occupato, quindi da qui non se ne va “.Tirai un sospiro di sollievo. Gideon uscì dalla cucina con due piatti di pasta e li posò sul tavolino apparecchiato ai miei piedi scesi dal divano e mi sedetti per terra affianco a lui poi ricomincio a parlare :” ma non era questa la cosa importante che dovevo dirti” cosa.. non era finita lì . Le mie preoccupazioni ricominciarono a girarmi per la testa,:” senti devo chiederti una cosa davvero importante” si voltò meglio verso di me :” io ti amo , e spero che tu per me provi lo stesso “ ,:” certo “ ma che razza di domanda è non avrei mica pianto per lui o le mie gambe diventerebbero come la gelatina se non lo amassi :” bhe, quando due persone si amano sinceramente fanno molte cose insieme e … sarò schietto, allora…” perché non si muoveva ? Mi stavano venendo le ansie :” io vorrei che tu e io, io e tu ..vivessimo insieme in questa casa “ strabuzzai gli occhi, non potevo crederci, se avrei detto si mi sarei svegliata ogni mattina con il profumo del caffè preparato da lui, tutti i miei risvegli sarebbero stati molto più dolci se lui era con me non solo nei miei pensieri appena sveglia. Non sapevo che dire e lui di certo avrebbe voluto sentire una risposta concreta e subito, mi uscirono solo degli insulsi versi e forse sarà uscito un si, non ne avevo idea ora l’unica cosa che mi venne spontanea di fare e buttarmi tra le sue braccia e baciarlo fino allo sfinimento.
  
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