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Autore: Rakyr il Solitario    02/08/2007    8 recensioni
I pensieri di Renji su ciò che gli succede intorno (spoiler fino all'inizio della saga degli Allancar)
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renji Abarai, Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciò che non ammetterò mai ad alta voce

Perché?

E’ una domanda che mi sorge spontanea ultimamente, dopo tutto il casino che è successo per colpa dei traditori e di tutto il resto.
I miei amici divisi, messi uno contro l’altro dai rispettivi capitani.
Kira e Hinamori, i miei amici, le persone di cui mi fidavo, il primo che sta superando a fatica il trauma, l’altra che è stata rinchiusa in una sorta di ospedale psichiatrico perché, nonostante tutto, continua a sostenere l’innocenza di Aizen.
Ti ha quasi ammazzato, cazzo, e tu continui a volergli bene?!
Vorrei poter far tornare tutto come prima, quando ancora appartenevo all’undicesima brigata, o a quando eravamo nella scuola.
Noi tre, uniti.
Noi tre che avevamo sfidato l’ordine di un senpai, affrontando la morte per salvarlo e riuscendoci.
Ma ora vi puntate la spada contro ed io sono costretto a farmi da parte, perché schierarmi da una o dall’altra parte so che significherebbe odio eterno.

Mi costa ammetterlo, ma vorrei tanto avere il carattere di quello spostato di un ryoka.

Quell’idiota dai capelli arancioni che è riuscito dove io avevo fallito.

Quel demente dalla testa più dura di un masso di granito.

Lui sarebbe però riuscito a metterli d’accordo, mettendo un braccio sulle spalle ad uno e l’altro sull’altra e prendendo a scherzare ed a ridere.
Certe volte mette il buon umore.
Anche se non glielo direi mai…
Non c’è da stupirsi se ce l’avrebbe fatta…in fondo è riuscito a farsi amico un quincy a cui, per di più, era stata uccisa l’unica persona di cui si fidava da quel pagliaccio sadico di Mayuri.

Lui che i suoi amici avevano seguito fino nella suol society, rischiando la vita.

Si era portato dietro addirittura uno del casato Shiba, che per suo rispetto aveva salvato Rukia, in barba al suo odio smodato per gli shinigami ed al fatto che lei gli avesse ammazzato il fratello.
Successivamente le condizioni della morte furono chiarite, e aveva capito il perché di quel gesto.

Perché?

Perché tu ci riesci e io no?!

Hai restituito il sorriso alla mia adorata Rukia, e nonostante sia lei che quella tua…come si chiama…Inoue…si veda da un miglio che hanno una cotta per te non te ne accorgi.
Ti porto ancora rancore per aver rischiato di farla giustiziare, ma ti stimo per esserti preso la responsabilità di soccorrerla.

Ti invidio, perché hai amici pronti a rischiare la pelle per te, basti ricordare il possente Sado, che sfidò Shunsui con la semplice spiegazione “perché Ichigo vuole salvarla”.
Ganju, che dietro alle sue mille prese in giro ed alle sue presunzioni ti rispetta ed ha rischiato la vita per te (aiutato dalla sua decisione dalla sua alquanto irritabile sorellina)
Orihime, che nonostante tutto ti segue.
Ishida, che ha trovato il suo miglior amico nel suo peggior nemico.
Rukia…

Già, Rukia…ti ho odiato Ichigo quando ho saputo che aveva perso i suoi poteri per colpa tua.

Volevo ucciderti.

Ma non ci sono riuscito, e pian piano ho iniziato a stimarti, a considerarti come un amico.

Sei simpatico quando vuoi, anche se ammetterlo mi costa.

Dalla prima volta che ci siamo incontrati sei stato un gradino sopra di me.
Mi hai sconfitto anche ignorando il nome della tua zampakuto e se non fosse intervenuto il capitano Byakuya probabilmente non starei parlando ora.
Nonostante tutto ti sei allenato ed hai sfidato le parole di Rukia solo per salvarla.

Le hai restituito il sorriso, ed anche in questo mi hai sconfitto.

Impreparato sei riuscito a tener testa a Zaraki l’Immortale ed a Ikkaku, che un tempo era un mio senpai, ed ambedue ti considerano come un avversario degno.

Non ci sono mai riuscito.

Hai battuto Byakuya in combattimento mentre io sono riuscito solo a toccargli la veste con una lama spezzata.

Ti ho odiato per questo.

Ti ho odiato per avermi superato in tutto, per avermi umiliato in duello, per avermi tolto il mio personale traguardo.

Eppure ora sei un amico.

Ti ho aiutato a riprendere confidenza in te quando un demone ti bracca dai recessi della tua mente.
Ti ho aiutato a combattere Aizen, anche se per ambedue non è valso a molto.
Ho seguito il tuo ordine quando mi hai letteralmente lanciato Rukia, dicendomi di scappare.
Vorrei tanto poter essere come te, poter far sì che la Kuchiki mi sorrida ancora o litighi con me.
Quei litigi mi mancano tanto ora che vedo che quelle attenzioni le rivolge solo a te.
Vorrei poter riuscire finalmente a vincere contro il mio capitano, raggiungendo il mio personale traguardo.
Vorrei combattere alla pari contro Kempachi.
Vorrei tante cose che tu hai.

Eppure non ti darò mai la soddisfazione di sentirmelo ammettere ad alta voce…
  
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