Fiamme. Fiamme dappertutto. Urla. Bambini. Buio.
Le mani calde di Peeta che mi accarezzano il viso per calmarmi e le sue braccia che mi avvolgono mi riportano alla realtà. Stanotte gli incubi mi fanno tremare più del solito.
La fodera fredda e bagnata del cuscino su cui ho la testa appoggiata mi fa capire che ho pianto mentre sognavo. -Sta calma, Katniss è passato, ci sono io.- Le parole di Peeta mi confortano e la sua vicinanza mi fa tremare di meno. Mi stringe forte finchè non mi calmo del tutto. Mi accarezza i capelli e mi guarda dritto negli occhi.
Il blu dei suoi occhi risplende anche al buio, come adesso. È incredibile la velocità con cui Peeta riesce a tranquillizzarmi. -È tutto passato - dice con un sorriso.
Mi stringo al suo petto cercando di sentire il battito del suo cuore. Non voglio dormire, ho paura che qualsiasi cosa mi stia aspettando in sogno non sia niente di buono. Era un pó che non avevo incubi. Speravo che non sarebbero ritornati, ma i ricordi sepolti nella mia memoria ogni tanto riemergono sprofondandomi nel panico più totale. Mi sciolgo dalla calorosa stretta di Peeta e mi appoggio sul cuscino fradicio di lacrime. Le mie mani scorrono tra i suoi capelli biondi e si fermano sul suo collo.
Rimaniamo in silenzio, al buio, interrotto solo da un lieve raggio di luna che entra dalla finestra e che si posa sulle mie mani. Le cicatrici sul dorso della mano sembrano ancora più evidenti e gli occhi di Peeta ancora più azzurri. -Katniss..- comincia lui - tu mi ami. Vero o falso?-. Questa domanda che mi ha fatto più volte mi fa stranamente battere il cuore. Non era mai successo le altre volte. Ho sempre risposto "vero", ma adesso c'è qualcosa che mi blocca a rispondere alla sua domanda. Qualcosa di più.
Peeta è tutta la mia vita. Peeta è quel raggio di luce durante il blackout, è la speranza che mi ha fatto tornare a vivere. Non mi basta dirgli solo che è vero.
-Io...Peeta io ti amo. Ti amo più della mia stupida vita- le parole mi escono dalla bocca come l'acqua di un fiume in piena, forse perchè erano da troppo tempo sotterrate da uno strato di paura e adesso vogliono uscire tutte insieme. Vorrei dirgli tante di quelle cose, e mi rendo conto che è il momento giusto. -Scusami per il male che ti ho fatto. Grazie di esistere e di amarmi. Potrei vivere altre cento vite e non ti meriterei -la memoria mi porta a questa frase che una volta mi disse Haymitch, di cui solo adesso ne colgo il vero significato- non potrei vivere senza te. Ti prego non mi lasciare, resta con me, il tuo coraggio mi aiuta a diventare più forte- sussurro.
Il viso di Peeta è a pochi centimetri dal mio, appoggiato sul mio cuscino.
Chiude gli occhi -Sempre- dice con un solo respiro. I suoi occhi più profondi dell'oceano adesso esplorano di nuovo nella mia anima e io mi sento coccolata dalle onde azzurre del suo mare. Prende un respiro, poi dice -Katniss...vuoi sposarmi?-.
Bam. Un colpo al petto mi ferma per un attimo il respiro e sento che gli occhi mi si riempiono di lacrime, che non fanno in tempo a uscire che ho già la mia risposta.
-Si- dico in un sussurro. I suoi occhi si illuminano, la bocca si apre in un sorriso. Si avvicina al mio viso e prima di sfiorarmi un "ti amo" fa capolino sulle sue labbra. Il suo tocco a contatto con le mie labbra mi fa rabbrividire e mi getto tra le sue braccia solide e calde.
Il ragazzo del pane mi sta chiedendo di legare la mia vita alla sua per sempre. Non avrei mai pensato che tutto questo sarebbe accaduto, che il dolce Peeta sarebbe tornato da me. Ma in fondo, credo che non se ne sia mai andato.