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Autore: DemetriaTay    14/01/2013    6 recensioni
Il mio nome è Taylor Swift, sono una normale ragazza americana, a parte il fatto che sono una delle cantanti più famose al mondo. Benvenute nel mio mondo .
Tratto dal secondo capitolo :
“Ma tu chi sei?”
“Beh, una ragazza normalmente mi avrebbe detto : Ciao, grazie per avermi aiutata, questo è il mio numero”
“Ah davvero?? Beh, ti svelo un segreto … io non ti darò il mio numero”
“ Ma io infatti ho detto normalmente , questo non vale di certo per te”
“ Certo, perché io sono Taylor Swift e allor…”
“ Frena, frena. Chi saresti tu?”
“Tu… non mi conosci?”
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Fan-Fic dedicata a Taylor Swift, leggete se vi ha incuriositi un pochino :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                        Fearless
 
A Martina, mia interprete  di sogni..
Come farei senza di te?
Ti conosco da così poco eppure sei  più vicina a me di quelli che nonosco da una vita
Grazie :) 



 
Fissavo il cellulare poggiato sul tavolo della cucina ,  l’unica illuminazione proveniva da una vecchia lampada appartenuta a mia nonna e che mi aveva regalato dicendo che era magica : portava fortuna,non in amore però, considerando le mie relazioni passate.
 
Dai! Vi siete baciati!Che ti costa scrivergli? 
 
In effetti la ragione non faceva una piega. Ma poi si può sapere come mai questa era la prima volta che ero così timida, incerta? 
Non dico che nelle altre volte sia stata una pantera, ma ero decisamente più sciolta e sicura di me, e di certo non mi emozionavo per un semplice messaggio.
 
Ciao Chris , come va? 
 
Tamburellavo le dita sul tavolo con un nervosismo tale che anche Meredith sembrò accorgersene visto che salì sulle mie ginocchia per poi cercare con le sue zampette di giocare con il mio cellulare.
 
“Eh no, questo non si tocca  mi dispiace”
Il telefono si illuminò, niente suoneria a causa del lavoro.
 
Taylor… così così  tu?
Che voleva dire?
 
Non ti senti bene?
 
No… mi è venuta la febbre….
 
Febbre? Oh! Ora capivo tutti quei starnuti.
 
Mi dispiace, mi sento terribilmente in colpa..
 
Ed era vero. Se non fossimo rimasti sotto la pioggia come due imbecilli, probabilmente non si sarebbe ammalato e io non avrei tutti questi sensi di colpa.
 
Ma che dici! Non è colpa tua J E comunque non importa, sta già scendendo la febbre, stai tranquilla…
Certo, era facile dirlo per lui! 
 
Ok, ma sei hai bisogno di qualche cosa, di qualsiasi cosa dimmelo, ok?
 
Anche a costo di sembrare patetica, avrei fatto qualunque cosa per farlo sentire un po’ meglio.
 
Certo, ma non ti preoccupare. Ti saluta Maggie, che mi sta assordendo e ti ringrazia ancora del vestito .
 
Risi, ma il campanello della porta mi distrasse dai miei pensieri, così  risposi velocemente a Chris e andai a aprire.
 
Risalutala allora! Un bacio,  rimettiti presto e … ogni tanto pensami.
 
Mi ero forse spinta troppo in là? 
Appoggiai Meredith per terra e andai a aprire con la mia tuta con le stelline.
Non ero il massimo dell’eleganza e avevo bisogno di vestiti nuovi, ma non è ciò che si dice sempre anche quando l’armadio trabocca di abiti pressoché inutilizzabili come nel mio caso? 
“Oh, Luke… entra pure”
“Mi dispiace disturbarla ma ho i risultati di questo Chris”
Ruotai gli occhi al cielo.
“Non mi interessano, te l’ho detto. Qualunque cosa sia scritta li dentro, non mi farà cambiare opinione su di lui”
“Ma, Taylor…ci ragioni un po’. Non ha fatto niente di particolare, frequenta un college e vive ancora con la sua famiglia. Ma il problema è che è stato coinvolto qualche volta in passato in liti fuori dai locali. Noi ci preoccupiamo molto, anche se era evidentemente ubriaco, che possa farle del male in qualche modo”
Fami del male? Ma stavamo parlando dello stesso Chris? Quello timido, dolce che mi aveva portato in quel parco meraviglioso? No, era impossibile.
“Luke, forse parliamo di anni fa … sarà cambiato nel frattempo. Lui non è così! Credimi…”
“Siamo solo preoccupati, vorremo parlare con il ragazzo di persona”
 
Mi si gelò il sangue solo all’idea.
“No! Non ci potete parlare assolutamente. Questa è la mia vita privata, e se è un pericolo, cosa che sono sicura che non è, sono solo fatti miei. Ora per favore vorrei rimanere da sola”
 
Decisi, però,di cambiare tattica guardandolo alzando  il sopracciglio.
“Luke, ti ricordi di Jake?”
“Gy..?”
“Esatto,lui”
“Si, perché?”
“Non avevi dedotto dopo le tue ricerche che era perfetto per me”
Luke parve rabbuiarsi.
“Io non capisco cosa centri tutto questo con…”
“Hai visto com’è finita, no? Questo per dirti che non bisogna giudicare la gente così, in base a un foglio stampato senza conoscerlo realmente, quindi per favore cerca di fidarti ogni tanto di me, Luke”
 
Non volevo essere così dura con Luke che in fondo, ma molto in fondo, ci tenevo. 
Ma era l’unico modo per chiudere l’argomento e non dargli modo di investigare oltre.
Luke annuì afflitto e prima di andarsene poggiò la cartellina blu sul mobiletto all’entrata. 
Io per tutta risposta lo presi, lo esaminai per un secondo tra le mani e lo conservai in un cassetto del mobile vicino all‘entrata. 
 
Ero totalmente consapevole che stavo facendo la figura della ragazzina viziata che non ascolta niente e nessuno, ma se avevo capito una cosa negli anni era che mi dovevo fidare del mio istinto. E io mio istinto mi diceva il contrario di quello che mi diceva la gente e una volta alleato con il cuore, nessuno poteva farmi cambiare idea.
Ritornai al mio cellulare e il mio cuore iniziò a battere come un tamburo non appena vidi che mi aveva risposto.
 
“Per quello non ti devi preoccupare, ti penso sempre. Piuttosto fallo tu e non dedicare troppe attenzioni al portinaio, mi raccomando ”
 
Forse Maggie aveva ragione : era geloso e questa volta non era solo una mia impressione.
 
“Chris… mi manchi”
 
Scrissi di getto e mi resi conto di cosa avevo scritto solo nel momento in cui inviai il messaggio.
Sembrava che le dita avessero scritto quello che pensavo realmente senza darmi tempo di collegare il cervello.
Presi a passeggiare nervosamente per la stanza, avanti e dietro parlando con Meredith.
“Ora chissà che penserà! Che sono una stupida, matta , sdolcinata! Ma perché gli ho scritto quel messaggio, perché? E se mi non mi rispondesse più? O peggio ancora mi scrivesse che avevo frainteso tutto, che non prova le stesse cose che io provo per lui?” dissi prendendo la gattina e mettendola all’altezza del mio viso. Lei per tutta risposta mi leccò il naso, doveva essere un gesto di coraggio.
 
Il telefono si illuminò.
Procedevo verso il tavolo come una condannata a morte, a passi lenti e insicuri, seguita da Meredith.
 
“Anche tu Taylor, non sai quanto. Vorrei essere lì con te in questo momento e non tra le grinfie di Maggie ;)”
 
Il mio cervello si era fermato alla fine della prima frase, per la seconda avevo dovuto aspettare un po’ di ossigeno per continuare.
Avevo bisogno di fare una pazzia, ma una bella grossa. 
Non risposi al messaggio e chiamai Luke che rispose subito. Gli chiesi di preparare una macchina e che dopo dieci minuti dovevamo partire. 
Sorprendentemente non fece domande ma si limitò a annuire prontamente.
 
Mi fiondai in camera così velocemente che sbattei  un piede contro un mobiletto di cui neanche ricordavo l’esistenza.
Dopo un’imprecazione degna della principessa d’Inghilterra presi le prime cose che mi capitarono a tiro, non mi presi nemmeno la briga di truccarmi decentemente e uscii di casa in cinque minuti. 
 
Non aspettai neanche l’ascensore che era perennemente occupato e usai le scale saltandomi tre scalini alla volta.
Sentii il mio telefono suonare e in qualche modo riuscii a rispondere, inserendolo tra l’orecchio e la spalla e cercando in contemporanea di allacciare la giacca.
“Pronto..” risposi in cerca di ossigeno per la corsa pazza che stavo facendo.
“Taylor, tesoro sono io Liam… ma perché così ansante? Mmmh, che mi nascondi? Cosa state facendo tu e Chris?”
“Liam, ma che vai a pensare? Sto correndo, penso … che sto facendo…. La corsa più veloce che abbia mai fatto…” riuscii a dire dopo varie interruzioni per riprendere fiato.
“E perché mai? 
“Non… mi riconosceresti in… questo momento”
“Va bene, visto che non sto capendo niente, ti racconterò di quello che è successo ieri : stavo normalmente passeggiando con John, sai come facciamo…”
“Liam! Ti posso richiamare dopo?” chiesi aprendo il portone alla ricerca di Luke.
“Ok, ok ma mi sembra che anche tu hai delle cose da raccontarmi, o sbaglio?”
“Certo, appena avrò cinque minuti liberi, ti chiamerò promesso”
 
Chiusi la conversazione e vidi Luke aprirmi la portiera.
Ma , naturalmente nel momento in cui mi inserii nell’auto andai a sbattere contro il tetto dell’automobile .
Luke mi guardò stranito chiedendomi se mi fossi fatta male.
“Vai, parti !” risposi dopo avergli dato l’indirizzo del luogo.
 
Il mio telefono riprese a squillare e con uno sbuffo risposi.
“Taylor? Sono Austin, ti sei dimenticata del tuo fratellino?”
“Austin, come va?”
“Bene, alla grande… ti devo far conoscere una persona…”
“Chi sarebbe questa persona?”
“La mia nuova ragazza”
“Oh! Beh, allora certo che la incontrerò, ma ora devo proprio scappare Austin”
“Certo, certo vai superstar e per Natale mi servirebbe una nuova macchina nuova”
“Naturalmente! Sai dove te la puoi prendere?”
“Ehm ti stai per arrabbiare, giusto? In questo caso ti lascio in pace.” e chiuse la conversazione.
 
In una quindicina di minuti arrivammo e la macchina non fece in tempo a fermarsi che mi ritrovai sul marciapiede della casa di Chris.
Aspettai che Luke ripartisse per dirigermi poi verso il vialetto di casa sua.
Emozionata stavo per premere il campanello quando la porta si spalancò all’improvviso e venni travolta da una persona, finendo per terra.
“Scusami…”
Quando alzai lo sguardo vidi due occhi smeraldo che mi fissavano prima dispiaciuti e in seguito sorridenti. 
“Chris, che ci fai qui?”
“Mi sembra di abitarci” rispose sollevandosi da sopra di me e aiutandomi a rialzarmi con una mano.
“Sì, ma non avevi detto di avere la febbre?” gli chiesi cercando di togliermi un po’ di fango dai jeans.
Sorrise divertito prima di  avvicinarsi a me e depositarmi un leggero bacio sulle labbra. Leggero per modo di dire, visto che le reazioni del mio corpo non avevano tardato a mostrarsi. 
 
Zitto cuore, rallenta questi battiti. 
“Passata”
Si girò di profilo guardando la strada, facendomi ammirare ancora di più i suoi lineamenti perfetti e a quel punto mi fiondai di nuovo sulle labbra, solo questa volta meno delicatamente.
E non mi interessava se c’era qualche paparazzo appostato dentro i cespugli o qualche macchina appostata sul ciglio della strada. L’unica cosa che importava era Chris e le sue labbra.
Sorpreso all’inizio , non aveva perso tempo cingendomi la vita con le sue braccia facendo aderire il suo corpo al mio, perfettamente. 
“Taylor” disse sulle mie labbra. 
“Uhm, sì… scusami” risposi imbarazzata, mentre sentivo le mie guance diventare sempre più calde.
“Ti stai scusando perché mi hai baciato?”  disse depositandomi un altro bacio all’angolo della bocca.
Feci una risatina nervosa toccandomi con gesto meccanico i capelli.
“Se fosse per me, andremo avanti tutto il giorno, ma quella bambina ci sta guardando scandalizzata” sussurrò abbracciandomi. 
 
Mi girai e vidi una bambina in bici sul ciglio della strada con la bacco a forma di “O” e occhi sgranati. 
“Dove stavi andando?” chiesi dopo essermi rigirata.
“Lo vuoi sapere davvero?” annuii “da te”
“Ma ora sei qui… quindi… ti va di fare un giro?” chiese prendendomi una mano.
Tanto per cambiare annuii, a corto di parole per la sua rivelazione e lo seguii. 
 
Percorremmo una buona parte della strada in silenzio, fino a quando lui non si decise a parlare.
“L’altro giorno…” iniziò “ho parlato con Maggie”
“Ah davvero?”
“Sì… si è messa a parlare di colpi di fulmini e stronzate del genere” disse passando una mano tra i capelli. 
“Beh, ha un’immaginazione molto sviluppata” 
 
Deglutii.
Chris scoppiò a ridere fermandosi vicino a un albero.
“Ma ci pensi? Ha detto che il nostro incontro è stato un colpo di fulmine!”
“Impossibile” dissi avvicinandomi a lui.
“Impossibile” ripeté Chris baciandomi famelico.
 
“Ah no?” rispose una voce famigliare.
Mi staccai da Chris ritrovandomi Maggie che ci guardava arrabbiata, molto arrabbiata. 
“Maggie ma da dove sei spuntata fuori?” chiese Chris non accennando a mollare la presa dalla mia vita.
“Pasticceria, ma questo non è la cosa importante” disse poggiando una busta, probabilmente contenente i pasticcini, e prendendo a passeggiare avanti e dietro scuotendo la testa incredula.
“Ma vi siete visti?” urlò facendo girare un’anziana verso di noi.
“Siete due teste di cazzo! Ecco cosa siete! Taylor, io ti voglio già bene come a una sorella, ma sembrate avere i paraocchi! Si vede lontano un miglio che siete fatti l’una per l’altra , perché cavolo continuate a negare i sentimenti che avete?!”
Detto questo prese un bel respiro, raccolse la busta e se ne andò verso casa.
 
Si girò improvvisamente e si rivolse a Chris.
“Con te faremo i conti dopo” suonò come una minaccia.
Io e Chris rimanemmo ancora sconvolti dall’accaduto.
E non soltanto perché aveva urlato come una pazza, ma perché la verità delle sue parole era disarmante.
Aveva ragione, e come … !continuavamo a rinnegare una cosa che di fatto era visibile a tutti, tranne che a noi.
 
Mi girai verso Chris che aveva un’espressione pensierosa, le labbra leggermente schiuse e la fronte aggrottata. 
“Chris, io non so che dire…” ammisi mordendomi un labbro.
“Non dire niente,.. Vieni” disse trascinandomi verso un piccolo raduno di gente.
“Ma è una festa?” chiesi una volta che ci fummo avvicinati a un gazebo bianco.
“Sì” 
“Ma non siamo stati invitati!” dissi ridendo.
“E allora? Facciamo finta di esserlo”
Raggiungemmo il centro della pista da ballo e Chris mi guardò furtivo prima di chiedermi :
“Mi concede questo ballo, signorina Taylor?”
I’m not much for dancing , but for you I did *
“Certamente” e iniziammo a muoverci tra le note di una canzone sconosciuta, ma che da quel giorno avrei sicuramente aggiunto alla lista delle preferite.
Mi lasciai completamente andare, appoggiai la testa sul petto di Chris e chiusi gli occhi.
Mi sentivo così protetta in quel momento, non avevo più paura di niente e di nessuno.
Nemmeno dei miei sentimenti. Non più. 
Rialzai lo sguardo e vidi Chris fissarmi con una strana luce negli occhi e poco dopo disse :
“Sono proprio un …. aspettami qui” e dicendo così si allontanò dalla pista sparendo tra la gente.
 
Ciao! Vi ricordate di me? 
Non credo, visto che è da troppo tempo che non aggiorno, e mi dispiace tantissimo. Ma non basta.
Sono stata super impegnata, davvero! 
Mi perdonate? *occhi dolci*
Non so con che coraggio pubblico questo capitolo che non mi piace affatto, soprattutto all'inizio che non sapevo proprio cosa scriverci O.O 
Ma il prossimo lo farò sicuramente migliore, ho già qualche idea ma ditemi... cosa pensate che farà Chris? :)
Detto questo vi lascio annunciandovi che l'altro giorno mi sono creata un account di twitter.
Anche se devo capire bene come funziona ...
Seguitemi se vi va, e io naturalmente vi riseguo!
Yes, ragazza tecnologica modalità on!!
Twitter:
@Taylanevy 

*Last kiss
   
 
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