Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Osage_No_Onna    14/01/2013    4 recensioni
Ciao! La mia seconda storia su EFP *si commuove*
Chi è Sayuri? Una ragazza, anzi una Puella Magi, come tante altre: ha le sue aspirazioni, dei desideri, i suoi problemi. Una ragazza la cui strada inconterà per un' attimo quella di Kaname Madoka.
"Io finii i compiti molto presto quel giorno.
E continuai a riflettere sulla proposta del gattino.
Kyubey, questo era il suo nome, mi aveva chiesto di diventare una maga.
Per combattere le streghe.
In cambio lui avrebbe esaudito un desiderio.
Uno solo.
Per cui avrei dovuto scegliere bene.
Ma solo se avessi accettato.
E intanto mi continuavo a chiedere: perché io?
Quali doti sovrannaturali ho per poter diventare una maga?
Perché nessuno se ne è mai accorto se sono tanto grandi?
Perché io?
Comunque, dopo qualche giorno, accettai. Ed entrai a far parte delle maghe a tutti gli effetti."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kyubey, Madoka Kaname, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Don' t worry, Sayuri. It will end right!'
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-Puella Magi Sayuri Magica-

Capitolo 1

-In un mondo senza suono-

 
Yoko, dall’ aldilà ti vedo piangere. Ma tra le lacrime ti vedo sorridere e mi fai un gesto con la mano, forse ad augurarmi buona fortuna. Eri la persona migliore che avessi mai incontrato in vita mia. Ed anche tu, come me, eri una Puella Magi, o maga, come preferisci. Ma poi è successo che sei morta. In un incedente stradale, mentre andavi ad Osaka. Ma ricordi cosa dicevi? Che in fondo tu eri già morta. Eri solo un simulacro, ricordi? Un fantoccio la cui anima era rinchiusa nella Soul Gem e che doveva continuare a lottare per difendere la città dalle streghe.
Ora io sono qui. E combatto anch’ io contro quegli esseri strani e deformi denominati streghe. Cavoli se fanno schifo… ma non posso farci niente. Questo è il prezzo da pagare per essere diventate maghe e per aver espresso un desiderio. E dovrò continuare a farlo anch’ io. A pensarci bene il mio desiderio l’ ho sprecato…
Yoko, ora dove sei e come ti senti? Mi manchi.
 
Ricordo bene quel giorno… ero a scuola, nell’ intervallo, io e il mio gruppo TripleS: io, Sadako e Shibuko. Eravamo in giardino e stavamo ridendo. Shibuko stava mangiando un panino. Salame e insalata, lo ricordo bene. Shibuko abbina le cose più strane, ma se ne frega altamente.
“Ragazze, vi trovate alla seconda equazione?”chiese Sadako, che è scarsa in matematica.
“Io no, come sempre.”rispose indifferente Shibuko, continuando a mangiare.
“Mi trovo io, miracolosamente”risposi io, porgendo loro il quaderno.
Le mie compagne si rilassano e si siedono su una panca di legno, quelle tipiche da picnic, scomode e dure. Io mi allontano e mi siedo sotto un mandorlo.
“Sayuri”mi chiama qualcuno.
Quel qualcuno è una specie di gattino, candido ma con gli occhi rossi, un po’ inquietanti, e una decorazione a forma di goccia sulla schiena, sempre rossa.
Dalle sue orecchie pendevano due ciuffi di pelo stranamente larghi e lunghi, che quasi toccano terra.
Lui, ventriloquo, continua: “Stipula un contratto con me e diventa una maga!”
Mi ero molto meravigliata. Un gatto ventriloquo? Quella sì che era buona. E poi, cos’ era quella proposta della maga?
Mi abbasso verso di lui. “Una maga?”
“Si, una ragazza magica che combatte contro le streghe! E io in cambio esaudirò un tuo desiderio, qualunque cosa sia. Fammi sapere.”
Il gattino ventriloquo se ne va, e io passo tutta la giornata scolastica a pensare a quella strana proposta.  
Alle tre, mentre studio giapponese per il giorno seguente, ritrovo lo stesso gattino sulla scrivania: “E allora, ci hai pensato, Sayuri Yoshina?”
“Sì, ma ancora non so che decisione prendere… e perché proprio io dovrei stipulare questo contratto? Perché non qualcuno altro?”
“Perché tu, Sayuri Yoshina, ne hai la possibilità. Tu hai il potere necessario per poter diventare una maga.”
Qui confesso che la cosa cominciava ad intrigarmi.
“E cosa dovrei fare di preciso?”
“Devi solo stipulare un contratto con me esprimendo un desiderio, uno qualunque. Con questo desiderio tu potrai avere una Soul Gem, ossia una pietra che ti fornirà i poteri necessari per poter diventare una maga e combattere contro le streghe.”
“E queste streghe… quanto sono pericolose?”
“Dipende. Qualcuna lo è di più e altre di meno. Ma provocano molte sofferenze.”
“E io…avrei un potere sufficiente a combatterle?”
“Sì. Ti do ancora del tempo per pensarci su. Quando avrai preso una decisione chiamami, io sono sempre qui.”
E fu da allora che il gattino si insediò in casa mia, ma a quanto sembra nessuno poteva vederlo.
Io finii i compiti molto presto quel giorno.
E continuai a riflettere sulla proposta del gattino.
Kyubey, questo era il suo nome, mi aveva chiesto di diventare una maga.
Per combattere le streghe.
In cambio lui avrebbe esaudito un desiderio.
Uno solo.
Per cui avrei dovuto scegliere bene.
Ma solo se avessi accettato.
E intanto mi continuavo a chiedere: perché io?
Quali doti sovrannaturali ho per poter diventare una maga?
Perché nessuno se ne è mai accorto se sono tanto grandi?
Perché io?
Comunque, dopo qualche giorno, accettai. Ed entrai a far parte delle maghe a tutti gli effetti.
 
La terza notte di battaglie ho incontrato te, Yoko. Ero letteralmente fregata. Stretta nel mortale abbraccio di OctoKass. Temevo seriamente per la mia vita, ma con un colpo di spada tu riuscisti a farlo morire. Poi dividesti il Grief Seed con me. Molte persone furono salvate quella notte. Ma io non meritavo quel Seed. Lo meritavi tu, Yoko.
Mi ricordo ancora di te: avevi i capelli castani rinchiusi in due trecce e gli occhi del medesimo colore. Il tuo abito, purtroppo marrone, era bellissimo: ricordava quello delle principesse europee, ma meno sfarzoso.
Dicesti: “Scusami se intervengo al posto tuo, ma non volevo che una mia pari si mettesse nei pasticci.”
Una mia pari! Quale maga direbbe mai queste parole ad un’ altra maga? Pochissime. Noi siamo tutte rivali e vince chi riesce ad accaparrarsi più Grief Seed. Ma solo quelle che hanno espresso un certo tipo di desiderio riescono a battere in poco i mostri. Ops, volevo dire le streghe. E io non ero tra quelle. Avevo espresso un desiderio di protezione, quindi solo la mia difesa è potente. In quanto all’ attacco, ero e sono messa abbastanza male. Tu no, Yoko. Avevi un attacco potente. Ma poi sei morta. Proprio quando io stavo affinando le mie doti da Puella Magi, come dici tu. Avevi sempre preferito il termine latino, quella lingua antica che aveva dominato il mondo conosciuto… all’ epoca dei Romani. Ti interessavi molto degli altri popoli, Yoko. Eri la persona più aperta che io avessi mai incontrato.
E quando ho realizzato che eri morta, ho realizzato anche che avevo sprecato il mio desiderio.
Ma ormai non potevo ritirarlo.
 
Sto pensando a tutto questo mentre combatto contro una strega. Il colpo finale di frusta ed è finita. Kaputt. Morta. Svanita.
Dopo aver purificato la Soul Gem, mi sento stranamente vuota e depressa.
E mi sembra di vivere in un mondo senza suono.
 

Angolo dell' Autrice
Salve! Sono ancora commossa... la mia seconda FF su EFP! Spero che vi piaccia... l' ho scritta ad ottobre-novembre dell' anno scorso, durante la mia fase "PuellaMagiMania", ed ho anche fatto degli schizzi delle Puellae Magi di questa storia! *Modalità SuperFissata*

Importante: Il secondo capitolo è pronto. Se mi arriva almeno una recensione lo pubblico.
Siate clementi, ma se vedete errori avvisatemi, correggerò al più presto!
See you!
-Puff


 

   
 
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