She's a natural disaster.
“Quale caratteristica ti piace di più di
Maka?”
A Soul capitava sempre più spesso questa domanda, da quando
la notizia
fidanzamento tra lui e la sua Meister si era sparsa – opera
di una certa
Thompson, ma ehi, era specializzata in pettegolezzi – per
tutta la DMWA. Ed
ogni volta che gli ponevano questa domanda, Soul non sapeva mai come
rispondere.
Di solito sbuffava con nochalanche, per poi cambiare repentinamente
argomento,
facendo indispettire il suo interlocutore.
Ma, cosa gli piaceva davvero di Maka?
Beh, sarebbe stato superficiale pensare a una sua sola
particolarità.
Ci si mise a pensare seriamente su. Uhm,
da cosa posso cominciare? Pensò.
Amo il modo in cui si trucca
decretò.
Lei da un po’ di tempo aveva cominciato a mettere mani sui
cosmetici, e
all’inizio era una completa frana. Ma dopo varie lezioni da
parte di Blair,
riuscì a padroneggiare quell’arte.
La prese un po’ in giro, quando gli disse che si truccava per
lui – anche in un
modo un po’ brusco – e la sorprese quando la sua
risposta fu soltanto “Sei
bella anche senza”. Sii sentì immensamente cool.
Poi, finì il pensiero di
prima, adoro il modo in cui legge.
Beh, alcuni si chiederanno come possa essere questa una
particolarità speciale.
Perché non hanno mai visto Maka
leggere,
pensò Soul.
Quando lei prendeva in mano un libro, poteva succedere qualsiasi cosa,
ma non
avrebbe mai distolto l’attenzione dalle pagine. Si potevano
scorgere gli occhi
smeraldini di lei guizzare da una riga all’altra, in un
movimento quasi
ipnotico. Quante volte ne era rimasto incantato, per poi prendersi una
librata
in testa perché la si stava fissando? Ugh, tante.
I pensieri di Soul non si fermarono, e continuarono a galoppare.
Adoro le sue paranoie. E per quanto
Maka risultasse coraggiosa, ne aveva di infantili a dir poco.
Come quella di chiudere le tende quando pioveva, così da non
fa “entrare” il
rumore dei tuoni. Poi si sentiva lo stesso il rimbombo, ma lei
continuava a
farlo tutte le volte. Ridacchiò.
Vado matto per la sua timidezza nel sentire la musica. Maka aveva quasi
una
fobia per i dischi di Soul, e in sua presenza non li prendeva mai. Era
come se
si vergognasse di sentire la musica, e lui non ne capiva assolutamente
il
perché.
Però Soul l’aveva beccata un paio di volte,
perché trovo diversi CD dei Green Day
accatastati in un angolo nascosto del salotto. E non potevano essere
volati fin
lì dalla mensola della sua camera.
Soul sospirò. Gli sembrava così poco cool pensare
alla bacchettona in questo
modo, ma doveva ammettere che gli aveva cambiato letteralmente la vita.
Era
diventata in poco tempo la sua eroina, quella che
sconfiggeva i cattivi, quella che combatteva anche per i più
stupidi dei
litigi, anche per le cause perse. Con lei è sempre una
guerra, anche per
guadagnarsi solamente un bacio, oppure il telecomando per vedere la tv
la sera.
Lei è un uragano, che ha scombussolato la sua mente e la sua
vita, distrutto i
suoi ideali come una delle più potenti calamità
naturali.
«Soul! Invece di continuare a poltrire sul divano, che ne
dici di darmi una
mano?» lo sgridò sarcasticamente Maka.
Soul sorrise, si alzò dal divano con il suo solito fare
annoiato, e rispose
sbuffando «Sì, arrivo.»
Da tutte quelle riflessioni, aveva finalmente scoperto la risposta alla
famigerata domanda:
“Quale caratteristica ti piace di più di
Maka?”
“Io amo tutto di
lei.”
“She
puts her make up on like graffiti on the walls of
the heartland
She's got her little book of
conspiracies right in her hand
She will come in first for the end of
Western civilization
She's a natural disaster, she's the
Last Of The American
Girls.”
·
Siamo da
Matryoshka … dove l’ispirazione ha deciso di fare
definitivamente le valige
lasciando sola questa povera autrice.·
Last
Of The
American Girls è una canzone dei Green Day (Ma chi lo
avrebbe mai detto?). Billie Joe – il cantante
– la dedico a sua moglie Adrienne. Questo è uno
dei tanti motivi per cui penso
che questa canzone di adatta perfettamente a Maka – e
andiamo, che la prima
strofa parla di lei!
Dopo un assenza a causa della mancanza d’ispirazione, torno a
scrivere
qualcosa. È molto breve, lo considero una specie di
allenamento per riprendere
la mano con la tastiera. (?)
Detto questo, alla prossima!