C’era una donna in mezzo alla stanza che caminava avanti e indietro da ormai ore, tutti pensavano che lo facesse perché aspettasse qualcosa ,ma non era così, lei stava solo aspettando qualcuno.
Quel qualcuno si fece vedere alla sera, quando tutti erano ormai andati a dormire, ppure lei continuava ad andare avanti e indietro.
Il gelido silenzio, che oramai si sentiva tra le gelide mura dello studio, si ruppe per lasciare spazio a una voce profonda, senza dubbio maschile.
-: Effie, dove sei. Sei sveglia?
Un sospiro di sollievo lasciò la bocca di Effie. Pensava che non sarebbe più venuto all’appuntamento.
-: Haymitch potevi almeno dirmelo che saresti arrivato a quest’ora! - Si lamentò la giovane donna mentre una risata quasi soffocata uscì dalla bocca di Haymitch Abernathy.
-: Non dirmi che sei stata tutto il giorno ad aspettarmi!
-: In realtà si
Era buio nella stanza ma Haymitch giurò di aver visto un lieve sorriso curvare la bocca di Effie proprio in quel momento.
-: Allora cos’è che mi dovei dire di così tanto urgente?
Nella stanza si fece silenzio, uno di quelli tesi e imbarazzati.
L'uomo si avvicinò all'interruttore della luce  e lo accese per poi ristrovarsi davanti ad una donna con i capelli lunghi  e biondi, non del colore dell'oro oro ma del rame. I suoi occhi erano castani e la sua pelle era rosea, non aveva il trucco e Haymitch fece fatica a riconoscerla. Avrebbe giurato di tutto ma non che quella davanti a se fosse Effie, almeno non  quella che conosceva.
-:Senti zuccherino, sono molto stanca e vorrei andare a dormire, quindi, perfavore, dimmi ciò che mi dovevi dirmi.
Haymitch stava ancora guardando quella donna, non poteva ancora crederci, sembrava stesse sognando. La guardò ancora un po’; infndo, lui non aveva fretta.
Aveva un vestito bianco appena sopra il ginocchio alla Marilyn Monroe e un paio di ballerine. Strizzò gli occhi ancora un paio di volte per rendesi  conto che quella donna non era un Effie qualsiasi , ma era la sua.
-:Come vuoi Abernathy.. Buona notte!
-:Grazie
Quel “grazie” appena sussurato bloccò Effie sulla soglia della porta, si girò, la richiuse dietro di se e andò verso l'uomo.
-:Cosa scusa?- Lo disse quasi come se dovesse suonare ironico
-: Grazie Effie.
-: Per cosa io, non ho fatto prorpio nulla!
-: Andiamo dolcezza, veramente pensi che io mi beva una palla del genere? Pensi che non sappia che sei tu ad  insistere per far  mettere ogni anno dell’alcol per me? Pensi che  non sapppia delle volte in cui hai cercato di aiutare i miei tributi, pensi che non sappia che tu fossi l’unica la quale faceva il tifo per me  durante i miei Hunger Games e pensi  che non sappai che hai cercato di frmare Snow prima che uccidesse la mia famiglia?
Effie abbozzò un sorriso.
-: Come hai fatto a saperlo?
-: Me ne sono accorto.
-: Come?
-: Dai tuoi modi di fare con me, perché è questo che facciamo io e te. Ci aiutiamo a vicenda..Effie io non so come dirtelo, ma io ti amo!
-: Anche io Abernathy e non sai da quanto…
Venne interrotta da un bacio di Haymitch, in quel momento erano felici, e nessuno avrebbe potuto mai fare niente per dividerli.
Per sopravvivere l’uno aveva bisogno dell’altra ,perché è questo che fanno loro… si aiutano a vicenda.