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Autore: Portos    15/01/2013    1 recensioni
John Deacon e Roger Taylor vanno a spasso per Londra, travestiti da donna
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Please don't take my heart, ma per favore...!

In giro per Londra

 

“Sembri un cretino con quel binocolo, Freddie” commentò Brian annoiato.

Il chitarrista si passò una mano fra i ricci.

Avevano girato mezza città ma senza successo di quei due nessuna traccia e tantomeno non potevano mica chiedere: “Avete visto due travestiti da donna in giro?”

“Magari facciamo anche il promo di I want to break free?”

“Oddio sono davvero preoccupato...”

“Non credo, quei due se la caveranno benissimo!”

“Ma...ma...e se fossero rapiti dagli alieni? Oppure qualche serial killer di famose rock star li caricasse a forza...per poi ucciderli!”

“Oh San Criminal Minds fa stare zitto costui! E digli che non ci sono serial killer di rock star travestite da donna!” esclamò Brian agitando le mani come un santone durante la messa.

Freddie lo guardò.

Spero che un'ambulanza arrivasse presto. Molto presto.

 

John e Roger scesero in tutta fretta.

“Solo una cosa John, non baciarmi mai più, grazie”

John lo guardò apertamente stupito.

“Baciarti?”

“Mi hai scambiato per Veronica”
“Sostanzialmente bisogna essere ciechi, primo tu le tette non ce le hai nemmeno vere e secondo non saresti il mio ideale di moglie” commentò John.

Roger ebbe voglia di prendere John ed impiccarlo al primo lampione con qualcosa, ma si limitò a fulminarlo con un'occhiata inceneritrice.

“Piantala di pensare a cose omicide, piuttosto andiamo a mangiare qualcosa” disse John con un tono tranquillo.

“Hai ragione, come al solito, tu”

“Certo, anche se vorrei tornare come prima” sbuffò John.

Alla fine i due si fermarono davanti ad un bar per mangiare qualcosa.

“Prendiamo due toast a testa, giovanotto” disse John con la voce da vecchietta.

“Arrivano subito”

“Grazie” fece Roger mettendosi a giocherellare con uno dei codini e gli lanciò uno sguardo languido.

Il barista, un ragazzo sui vent'anni con il viso spruzzato di lentiggini, arrossì lievemente e rispose al sorriso.

“Sono stanc...a, tutto questo camminare mi troverò i piedi simili a quelli di un elefante”

“Hai ragione, nonna” cinguettò Roger.

“Londra è davvero molto grande da girare, vero?” domandò il barista.

“Già, ma la mia nonnina ama le lunghe passeggiate” rispose Roger con la sua vocina più dolce (be' non proprio, perché la voce di Rog è bassa e gutturale....vi lascio immaginare che razza di voce gli sia venuta fuori in quel momento)

“Oh capisco...”

Il barista servì loro i toast.

“Grazie” mormorò Roger sbattendo le palpebre in modo civettuolo.

“P...Prego, offre la casa”

John pensò che Rog fosse un completo idiota, ma nella parte della seduttrice ci riusciva alla perfezione!

“Mfff...ma noooo, daii” fece Roger con un sorriso alla lolita.

John alzò lo sguardo al cielo.

Quanto avrebbe ancora resistito con quel batterista da strapazzo che seduceva uomini come un'autentica mangiatrice di uomini?

Ci faceva colpo, che invidia...

John abbassò lo sguardo verso i propri vestiti da vecchia: sicuramente non avrebbe fatto colpo su nessuna con quel travestimento!

Oddio, un piccolo flirt se lo poteva anche permettere anche se era sposato e con prole?

Non si accorse nemmeno del cappellino che gli scivolò via dalla testa, tantomeno della presenza che si accomodò accanto a lei...ops a lui.

“Mi scusi ha perso il cappellino, signora” disse una voce maschile al suo fianco.

John sospirò sconsolato. Persino Brian era stato ritratto...e lui niente...ma perché aveva perso quella dannata scommessa? Perché non poteva tornare nei panni di un bassista del suo calibro?

“Mi scusi, non vorrei disturbarla ma...”

John voltò la testa, pronto a mandare al diavolo l'eventuale scocciatore che si rivelò essere un uomo sulla settantina ancora attraente dai luminosi occhi castani e un sorriso stampato in faccia, vestito elegante.

Teneva in mano il cappellino di John.

“Signora, il cappellino”

John batté le palpebre.

“Grazie”

“Non c'è di che” rispose il bassista rimettendosi quel cappellino ridicolo in testa.

“La prossima volta stia più attenta, o se no mi toccherà raccoglierlo di nuovo ad una affascinante signora come lei”

John impallidì sotto al pesante trucco, ma sorrise ugualmente.

“Ma dai, non sono così affascinante...”

Roger rischiò di strozzarsi con il toast.

Santo Cielo, quel tipo aveva scambiato John per una vera signora! John era veramente brutto con tutto quel cerone...e travestimento compreso!

“Non dica così. Se non sono invadente, posso offrirle un caffè?”
E a dispetto di tutto, John decise di starci.

“Certo, non è troppo invadente”

“Vero, vero” aggiunse Roger alquanto perplesso. Santo Cielo, il suo compagno di band era così disperato che accettava il caffè da uno sconosciuto?

“E lei dev'essere la nipote, giusto?”
Roger afferrò un braccio del compare e si stampò un sorriso, per l'ennesima volta.

“Sì”

“Studi ancora?”
“Già”
“E che scuola fai?”

“Sono all'ultimo anno di liceo” rispose Roger candido come un ciglio.

A John venne voglia di vomitare.

“Oh mi raccomando studia, ragazzina...ok?”
Roger annuì e tornò a dedicarsi al panino.

“Giovanotto due caffè per favore”

“Subito”

“E mi dica, lei è di Londra?”

“Io?”

E chi se no? L'alieno Paul o te travestito?

“Ovvio”
“No, sono originaria della Scozia” balbettò John con un sorriso incerto.

“Della Scozia? Scommetto che le signore che sono di li sono tutte affascinanti come voi”

John finse di arrossire, sbatté le palpebre e sorrise.

Roger rischiò di farsi andare di traverso il panino per l'ennesima volta.

“Ma non dica così io non sono affascinante, come lei dice”

John si mise a ridacchiare come intrigato, quando lui si chinò a sussurrargli qualcosa all'orecchio.

Il batterista non poteva crederci: il suo collega stava flirtando con un uomo?

Lo spettacolo andò avanti un quarto d'ora: John con il vecchio playboy, Roger che veniva fissato dal giovane barista come se fosse l'ottava meraviglia del mondo.

Alla fine arrivarono le sei del tardo pomeriggio.

Roger soffiò un bacio al barista, solo per prenderlo in giro (mica tanto bonariamente!) e il ragazzo a momenti non andò a sbattere contro gli scaffali con un'espressione ebete.

Il vecchiaccio lanciò un ultimo sguardo carico di struggente melanconia a Jhoanna, nella speranza di incontrarla ancora....

 

 

“Eccoli! Eccoli!” strillò Freddie agitandosi sul sedile come una scimmia in gabbia.

Brian lo guardò stizzito.

“Calmati!”

Brian suonò il clacson e attirò l'attenzione dei due poveretti che si erano fatti mezza Londra a piedi.

E finalmente John e Roger stanchi come erano salirono in macchina.

 

Nota autore: non lo so...tanto non è finita qui gente...eh, eh, eh

Ringrazio BluDrake per il vecchiaccio! Geniale idea!


 

  
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