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Autore: mayra97    15/01/2013    2 recensioni
Ricordo che aveva un sorriso perfetto, e ogni volta che lo mostrava sulla guancia destra si formava una piccola fossetta. I suoi occhi erano color cioccolato, un marrone che ti trasmetteva calore, serenità.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero seduto al banco del bar, stavo bevendo l’ennesimo drink per cercare di dimenticare, dimenticare tutto quello che era successo. Come al solito ero stato un coglione. Si esatto, avevo perso tutto quello che mi rendeva felice.

Un altro, grazie.- dissi al barista.
Sei sicuro, questo è il quinto..- mi rispose.
Si, ne sono sicuro.- risposi quasi incazzato.
Iniziavo quasi a dimenticare, isolarmi dal mondo.  C’era ancora una cosa però che mi mancava, la felicità. Anche se ormai ero ubriaco fino al midollo non riuscivo comunque ad essere felice.

Ero quasi in uno stato di trans e vedevo come delle immagini scorrere davanti.  Ero come tornato indietro nel tempo, al nostro primo incontro.

Io ero andato in vacanza in Italia con i miei genitori. A quel tempo non ero così menefreghista, mi interessavo molto di più alle cose, mi piace molto leggere, soprattutto la letteratura, ne ero come affascinato. Uno di quei giorni di vacanza ero andato a cercare un libro alla biblioteca della città, e lì ho conosciuto lei, la mia salvezza. Ne ero rimasto stupito, mi sembrava la persona più bella sulla terra, ogni suo piccolo difetto diventava un pregio, una parte che amavo incondizionatamente di lei. Cercai di parlare con lei, avvicinandomi con una stupida scusa. Ricordo che aveva un sorriso perfetto, e ogni volta che lo mostrava sulla guancia destra si formava una piccola fossetta. I suoi occhi erano color cioccolato, un marrone che ti trasmetteva calore, serenità. Rimasi tutto il pomeriggio li a leggere, alzando lo sguardo di tanto in tanto per vederla. Quando si alzò per andarsene mi avvicinai a lei, presi coraggio e le chiesi se le andava di bere qualcosa con me. Quando lei accettò mi sembrava di essere la persona più felice della terra, come quando ad un bambino viene regalato il giocattolo che tanto desiderava. Siamo andati sulla spiaggia, abbiamo preso un drink e ci siamo messi a guardare il tramonto. Dopo quel giorno ci vedemmo per circa due settimane, poi con dispiacere, dovetti tornare in Inghilterra. Ci sentimmo per dieci mesi al telefono, anche se era una cosa difficile visto i vari impegni. Un giorno mi disse che sarebbe venuta in Inghilterra, in vacanza per l’estate. Finalmente era di nuovo mia.

Strofinai gli occhi per cercare di risvegliarmi, per tornare alla realtà. Avevo un forte mal di testa, ma questo non mi impediva di pensare, lei sarebbe tornata ad essere mia.

No Harry basta, io non ce la faccio più. Questa storia non può andare avanti così, lo vuoi capire?- mi disse lei.
No aspetta fammi spiegare..- cerco di dirle.
No Harry, il tempo per spiegare è finito. Potevi pensarci prima. Tu non sai quanto io ho sofferto vedendo quasi ogni giorno una tua foto con una ragazza diversa addosso a te. Mi dispiace Harry, addio.- dice chiudendosi la porta alle spalle.
Aspetta..- non faccio in tempo a dire che ero rimasto nella stanza solo.
Avevo rovinato tutto, e non avevo neanche fatto in tempo a dirle la verità. Nei giorno seguenti avevo provato a chiamarla, andare a casa sua, ma senza nessun risvolto positivo.


Mi alzai dallo sgabello del bar, lasciai i soldi sul bancone e mi allontanai, ma venni fermato dalla voce del barista.
Sei in grado di guidare dopo tutti quei bicchieri?- disse.
Si, sono cosciente e poi lo sto facendo per una buona causa.- dissi.
Stavo guidando il più veloce possibile, era tardi ma non potevo far passare neanche un minuto in più, era già passato troppo tempo.
Arrivo sotto casa sua, le luci erano tutte spente però intravedevo una piccola luce, quella della tv. Faccio due respiri profondi, per prendere coraggio e mi dirigo alla porta.
Busso, sento il cuore impazzire, le gambe cedere e la testa girare, era una strana sensazione. La porta si apre e vedo lei, con i capelli fuori posto, senza trucco e con il pigiama. Era perfetta. Quando mi vede la sua faccia prende un’espressione come confusa, sorpresa.
 
Che..che cosa ci fai qui?- mi dice.
Sono qui perché anche se è passato un anno io non riesco ad andare avanti, ho bisogno di te al mio fianco. E poi non mi hai mai dato l’opportunità di spiegare, e vorrei dirti com’è andata realmente.- rispondo.
Ok, e come è andata?- mi chiese.
Quando.. quando noi abbiamo litigato, quindi un anno fa, era uscito da poco il nostro secondo album e quindi avevamo bisogno di pubblicità, anzi, per i menager ne avevamo bisogno. Secondo noi avevamo tantissime fan che ci sostenevamo sempre, che erano sempre con noi, ma per i menager questo non bastava, servivano più soldi quindi mi hanno detto che dovevo fingere di essere fidanzato con quella ragazza che tu hai visto. Hanno pensato che dovevamo iniziare subito, senza dire niente a nessuno, neanche a te. Io invece mi sono opposto, e loro per ricatto mi hanno detto di scegliere se stare con la band o con te. I ragazzi sono come fratelli per me e uscire dalla band significherebbe arrendersi, deludere fan, ma soprattutto abbandonare quattro fratelli. Io ho cercato di stare il meno possibile con quella ragazza, solo che ci hanno fatto tantissime foto e le hanno messe online e non ho potuto fare niente per avvisarti. So che tutto questo potrà sembrarti una cazzata solo che io non volevo deluderli e non volevo neanche perderti. Scusa, mi dispiace tantissimo..-le dico.
Tu hai fatto tutto questo per la band? Io.. io non lo sapevo, altrimenti le cose non sarebbero andate così. Scusami per averti trattato male, io non lo sapevo..
No tranquilla, sono io che dovevo avvisarti..- dico avvicinandomi a lei.
Delicatamente le carezzo il viso con la mano, le sposto i capelli e la bacio. Dopo quel lungo anno finalmente le mie labbra hanno toccato le sue, quelle labbra delicate che erano come droga per me. Ci stacchiamo e mi guarda con un sorriso dolcissimo, come per dirmi che tutto quello che è successo ormai non conta più.
Finalmente ho di nuovo la ragazza che amo tra le mie braccia, la persona più importante che possa esistere.
  
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