Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |      
Autore: Blackangel91    03/08/2007    1 recensioni
questa storia viene narrata da Kagome in prima persona, in cui racconta il giorno in cui tutto finì
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io Kagome Higurashi ero felice, lo ero veramente, la mia vita era perfetta, finalmente dopo tanto tempo, oltre all’ ottimo posto di lavoro, che mi ero trovata con molta difficoltà, avevo trovato l’ amore. Si avete capito bene l’ amore. Infatti la per sona di cui ero innamorata da una vita e di cui lo sono tutt’ ora, infine è venuto da me e si è dichiarato, mi disse le parole più belle e più dolci che io abbia mai sentito in vita mia, mi commossi, mi ricordo di non aver mai pianto così tanto, per la felicità si intende, come quel giorno. Da quando ci siamo messi insieme, mai una litigata, mai un tradimento, sembravamo la coppia perfetta, vivevamo solo del nostro amore reciproco. Vi starete chiedendo perché parlo al passato, semplice, ve lo spiego subito, tanto lo ricordo come se fosse oggi. Sarebbe dovuto essere il giorno più bello della mia vita, erano passati giusto sei mesi dal nostro fidanzamento e stavo andando a trovarlo a lavoro. Quel giorno ero veramente felice camminavo ad un metro da terra per la contentezza, ero veramente su di giri, avevo deciso di fargli una sorpresa, ero passata in pasticceria a comprargli la crostata di frutta che gli piace tanto per festeggiare. Pensavo che niente e nessuno avrebbe potuto rovinarmi quel giorno, ma non sapevo quanto mi stessi sbagliando. Entrai nel suo studio, si! lui era un grande avvocato di successo, mi avvicinai alla scrivania della sua segretaria. La signora Kaede, l’ avevo considerata sempre più una nonna che una dipendente del mio ragazzo, con quel sorriso sempre stampato sulle labbra, con le sue perle di saggezza che impartiva a chiunque ne avesse bisogno, con, insomma, la sua aria materna. La vidi sorridere, appena mi notò, io risposi a quel sorriso nel modo più caloroso possibile. Mi avvicina, chiedendole il piacere di non annunciargli il mio arrivo, perché avevo intenzione di fargli una sorpresa, le mostrai anche la crostata accuratamente confezionata. La vidi annuire e sorridermi complice. Quatta quatta mi avvicinai alla porta, da dentro provenivano dei rumori, però non riuscii ad identificarli subito, pensando che fosse in riunione, aprii un po’ la porta, giusto per accertarmi che fosse veramente impegnato, così da non perdere un occasione. Ma quello che vidi non fu propriamente quello che mi aspettavo, anzi non lo era affatto. Il mio, se ancora così si poteva dire, ragazzo era… come si può dire?... in atteggiamenti intimi, anzi stavano scopando di brutto, con una sconosciuta direste voi? no! Troppo semplice, oltre al danno ci doveva essere anche la beffa! Perché quel grandissimo bastardo, solo così lo posso definire, stava rombando con la mia peggior nemica! Colei, e lui lo sapeva benissimo, era stata capace un tempo di levarmi tutto, il bene dei miei amici, e della persona che un tempo avevo amato moltissimo. Ringrazio solo che i tempi erano cambiati e io mi ero rifatta una vita con nuovi amici più fedeli dei precedenti. Ma a lei questo non andava bene, a Kikyo non andava bene che io fossi felice, infatti come un uragano si era ripresentata nella mia vita, aveva già provato ad allontanare da me i miei amici, ma loro erano furbi, avevano capito subito di che pasta era fatta, allora sono stati loro ad allontanare lei. Allora visto che con loro la sua tattica non aveva funzionato, aveva deciso di levarmi una cosa per cui avevo sempre sofferto in passato, spesso anche a causa sua, e per cui ora ero la persona più felice di questo mondo. “L’ amore.” E a quanto vedo ci è riuscita benissimo. Mi allontanai da quella stanza con il cuore in frantumi, senza fare rumore, non volevo dargli la soddisfazione di vedere la tristezza, la disperazione che in quel momento traspariva dai miei occhi. Me ne andai assumendo un finto sorriso per non far preoccupare Kaede. Però prima dovevo fare una cosa, mi avvicinai nuovamente a Kaede, dicendole che purtroppo Inuyasha, ecco il nome di quel disgraziato, dicendole che purtroppo era impegnato e quindi non potevo entrare. Lo so era una bugia, probabilmente se ne era accorta pure lei, perché mi guardò stranamente. Le chiesi un pezzo di carta, lei un po’ titubante me lo diede, presi la penna dalla borsa e ci scrissi qualcosa sopra, poi piegai il bigliettino in quattro parti e glielo consegnai insieme alla torta, pregandole di consegnarli ad Inuyasha appena possibile, infine mi voltai e me ne andai a testa alta. Una volta uscita da quel edificio, mi misi a correre mentre sulle mie guance scendevano copiose le lacrime, non sapevo neppure dove stavo andando, in quel momento mi andava solo di correre e sfogarmi. Mi fermai dopo molto e mi ritrovai davanti alla casa della mia migliore amica, senza neanche accorgermene andai a bussare, ad aprirmi fu proprio lei, che appena mi vide in quello stato senza pensarci due volte mi fece entrare. Piansi, piansi veramente tanto, ero distrutta. Lei non mi chiese nulla, capiva che non ero ancora pronta ad affrontare di nuovo tutto, ascoltò solo i miei singhiozzi, cercando di sedarli con delle carezze. Rimanemmo così per chissà quanto tempo, fatto sta che io stremata mi addormentai. Quando mi risvegliai ero ancora fra le braccia di Sango, ormai le lacrime erano completamente asciutte sulle mie guance, lei mi guardava dolcemente come a darmi il coraggio per farmi parlare. La guardai tristemente, poi sospirai pesantemente, mi faceva davvero malissimo raccontare, la ferita era fresca, troppo fresca, ma mi convinsi che sarebbe stato meglio così, sarebbe stato meglio parlarne e cercare di levarmi un penso, farmi in pratica aiutare. Così le raccontai tutto, le raccontai anche cosa avevo scritto nel biglietto “”Come tu stesso, Inuyasha, mi hai detto “la felicità è effimera è solo un piccolo momento che ti abbraccia per poi lasciarti improvvisamente abbandonandoti solo in un mare di dolore”, e in questo momento non posso che darti ragione, perché adesso è quello che mi sta succedendo. firmato Kagome”” lei rimase shoccata non poteva veramente crederci, quando si riprese cerco di consolarmi, dato che le lacrime avevano ripreso a scorrere più abbondanti di prima. Ero veramente distrutta sia esteriormente che interiormente. Sono passati ormai 4 anni da quel fatidico giorno, risono rifatta una vita, vi chiederete se l’ abbia perdonato?, se si, bhè vi sbagliate di grosso! Comunque la mia memoria anche dopo tutto questo tempo vaga ancora per quel “giorno in cui la mia felicità finì”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Blackangel91