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Autore: Valsi_inkheart    15/01/2013    6 recensioni
Dal primo capitolo:
"Pensare a quanto la sua vita sia cambiata, a come l’uomo meraviglioso accanto a lui sia passato da essere il suo miglior nemico a diventare suo marito, sino ad essere padre di un figlio assieme a lui.
Magari racconterà proprio questo a Ian, domani. Di come due persone siano destinate a stare insieme, anche se loro non lo sanno. Proprio come non lo sapevano i suoi due papà, dieci anni prima."
Flashback fiction, Kurtbastian.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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You can always be found

 

Alle mie compagne di banco,

non che mi dispiaccia scrivere nelle ore di filosofia.

Ma senza di voi non immagino dove sarei adesso..

Un po’ come Sebastian.

Ora lo so:

“If you get lost, you can always be found”

 

Here and now – Prologue

 

Ian: http://imaginatephotography.com/wp-content/uploads/2-year-old-Colin-3.jpg

Songlist: http://www.youtube.com/watch?v=ympZNmzbJwY

(quanta prevedibilità..)

 

 

- Ehy, papà buono, vai a leggere la storia a quell’antipatico di tuo figlio… Vuole solo te.

Un bambino dai capelli biondi e meravigliosi occhi verdi sorride eccitato dal suo lettino, nell’ascoltare queste parole. Un uomo con i suoi stessi occhi le ha pronunciate, accompagnandole ad una linguaccia scherzosa. Nonostante abbia invitato l’altro a raggiungere il bimbo, si dirige verso di lui, lasciandosi dietro l’uscio cui era appoggiato, attraversando la cameretta azzurra disseminata di giocattoli. Si china a raccoglierne qualcuno, pensando che non vede l’ora che il piccolo cresca, così da poterlo costringere a raccogliere la sua roba da solo.

Un improvviso e familiare panico gli attanaglia lo stomaco. Quando pensa all’adolescenza della meravigliosa creatura che ha davanti, non riesce a fare a meno di chiedersi se ne sarà in grado, se sarà quel padre che vuole essere. Se sarà bravo come il suo, di padre: capace di capire i suoi bisogni, le sue inclinazioni, e disposto a ballare Single Ladies solo per lui. L’ansia blocca i suoi arti inferiori, impedendogli di camminare e raggiungere suo figlio, il suo bellissimo bambino. Non può fare a meno di richiamare l’attenzione di suo marito, perché raggiunga la camera al più presto: è l’unico modo che ha per calmarsi. Un rilassante muscolare non è nulla a confronto.

- Sebastian!!

- Eccomi Kurt, ero sotto la doccia - , qualche parola, e la presenza dell’altro appena dietro la porta, e Kurt si sente subito incredibilmente tranquillo, dedito solo a guardare il corpo alto e scolpito dell’uomo con cui condivide la vita, i suoi occhi verdi, le mani… anche con i pantaloni del pigiama e una semplice t-shirt grigia risulta assolutamente perfetto. Non riesce a resistere dallo sporgersi sulle punte per dargli un leggero bacio all’angolo della bocca, avvolgendogli i fianchi con le braccia. Ancora abbracciato a lui, Kurt si rivolge al piccolo, che li guarda, ipnotizzato.

- Sei contento che sia arrivato papà Seb, eh piccola peste?

- Non ti piacciono le storie che ti legge papà Kurt, mostriciattolo? – gli chiede Sebastian, allontantandosi da Kurt, per stendersi di fianco al bambino, abbracciandolo.

- Sì mi piacciono. Però tu le inventi, e così sono più belle.

L’uomo accanto al bambino sorride trionfante all’altro. Kurt finge di mettere il broncio, prima di avvicinarsi al bambino per posare un bacio sulla sua fronte.

- Domani la storia la inventerò io, e vedremo chi vincerà, se io o papà! Buonanotte, Ian, - dice, allontanandosi.

- Visto, piccolo? Papà non mi dà la buonanotte,- si lamenta Sebastian. Ian ride.

- Dai, papà, dai un bacino anche a lui! – Quel sorriso torna sul viso dell’uomo steso sul letto troppo piccolo per lui. Kurt gli si avvicina, dandogli un leggero bacio sulla guancia e sussurrandogli all’orecchio “ci vediamo in camera, e facciamo i conti”. Sebastian gli sorride, strizzandogli l’occhio, prima di prendere Ian di peso e farlo stendere addosso a lui.

- Allora, mostriciattolo, la cominciamo questa storia o no?

Kurt esce dalla camera, chiudendosi la porta alle spalle.

Come al solito, il suo rituale di idratazione e depurazione della pelle serale, dura esattamente quanto la favola di Sebastian, così i due si ritrovano ad entrare insieme in camera. Ognuno entra dalla sua parte del letto ma si incontrano al centro, abbracciandosi; la guancia di Kurt sul torace di Sebastian, una mano in quella di suo marito, a giochicchiare con la fede ancora luccicante. L’altra mano di Sebastian gli sta scompigliando dolcemente i capelli. Solo se succedesse qualcosa ad Ian, questo momento perfetto potrebbe essere rovinato.

- Sei carino.- Il silenzio che Kurt interrompe non è pensante, fastidioso. È un silenzio che accomuna i respiri e regolarizza il cuore, che sa di tranquillità e di voglia di restare così per sempre. La voce è un po’ soffocata dalla t-shirt di Sebastian.

- Sono molto più che carino. E pensavo che questo fosse stato appurato tempo fa. – Ridendo, Kurt gli colpisce un braccio. Certe cose non cambiano proprio mai.

- Non è che avresti un ago? Vorrei un attimo sgonfiare quell’immenso ego che ti ritrovi - . Sebastian fa sussultare leggermente Kurt, a causa della risata che scuote il suo stomaco per qualche secondo. I due si guardano: Sebastian è divertito, sì. Ma ha anche una certa curiosità negli occhi.

- Con Ian. Tutte quelle paure sul non essere un buon padre… non avevano senso, almeno per te. Sei praticamente perfetto, con nostro figlio.

Sebastian resta in silenzio per un paio di minuti. Poi, un po’ imbarazzato, risponde a Kurt.

- Siete… voi siete tutto quello che ho. Mi avete salvato, non so dove sarei finito adesso se voi non foste entrati nella mia vita. Quindi tutto quello che posso fare è proteggervi, tutto quello che sono in grado di fare è assicurarmi che stiate bene. Tu e Ian… io semplicemente, ve lo devo, ecco.

Kurt si sente totalmente riempito dell’amore che prova per l’uomo accanto a lui. È fiero del fatto che sia riuscito a tirare fuori i sentimenti, a rompere quella maschera che aveva sempre fatto finta fosse il suo vero viso. Lo stringe più forte.

- Ti amo, Sebastian.

- Bene, quindi ora facciamo sesso? – Kurt sospira, rassegnato.

- Buonanotte, tesoro, - dice, girandosi dall’altro lato. Sente Sebastian ridere, e depositagli un leggero bacio appena sotto l’orecchio. Spegne la luce, e sussurra: – Buonanotte, amore.

Kurt non dorme stanotte. Quando sente il respiro regolare di Sebastian, si siede con la schiena contro la testata del letto. È un’abitudine che ha da un po’: passare del tempo a pensare a quanto la sua vita sia cambiata, a come l’uomo meraviglioso accanto a lui sia passato da essere il suo miglior nemico a diventare suo marito, sino a diventare padre di un figlio assieme a lui.

Magari racconterà proprio questo a Ian, domani.

Di come due persone siano destinate a stare insieme, anche se loro non lo sanno.

Proprio come non lo sapevano i suoi due papà, dieci anni prima.

 

 

 

 

Note dell’”autrice”

Oh, ci ritroviamo qui ancora una volta! So di aver abbandonato parecchie fic e non so cosa abbia questa di diverso dalle altre. So solo che l’ho scritta senza essere costretta (almeno, non come le altre volte!) dalle mie compagne di banco Cristina e Mimì (già citate!). Boh, questa storia mi esce così. C’è serietà, lo giuro! Ho addirittura una cartellina con tutti gli appunti della storia.

Come ho già scritto, si tratta di una flashback story (e non una flashfic come ero convinta si dicesse… grazie Mi’!), quindi ci sarà un passato/presente che spero non vi confonderà come sta facendo con me!

Inoltre, per ogni errore di grammatica rimando ai miei professori: questa storia è scritta con bic e fogli a righi presi e rubati qua e là, poi ricopiata al pc piano e con pazienza la sera (motivo per il quale a volte farò qualche piccolo ritardo.. l’ultimo anno mi spaventa come Ryan Murphy, e la maturità ancora di più! Ma giuro che ce la metterò tutta.) :’D

Un’altra piccola noticina (mi sto dilungando, okay), spero non siate prevenuti nei confronti della coppia. Nemmeno io ero una loro grande fan, ma provate a leggere “Don’t You Remember” e “A Change In The Weather” senza rimanere folgorati dalla loro bellezza sconfinata. Amateli con mee! *u*

Bene, credo di aver detto tutto. Grazie davvero, se siete arrivati fin qui. Significa tutto per me.

Vals.

  
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