SCOMMESSE

Quella era la scommessa più stupida che Jade avesse mai accettato nei sui 18 anni!Jade camminava a passo spedito lungo uno dei innumerevoli marciapiedi della buia periferia londinese, uno dei posti meno ospitali della grande capitale inglese. Dietro ad ogni angolo c'erano locali, pub, discoteche, che inquinavano l'aria con la loro altissima musica. Le vie erano piene di gente poco raccomandabile; spacciatori, alcolizzati, mezze zoccole. Beh avete capito, quindi non andrò oltre. Ma proprio tra questa gente e tra queste strade pericolose che Jade era cresciuta, imparando presto a cavarsela da sola, diventando una ragazza autonoma, che riusciva sia a spiccare tra la folla che mimetizzarsi, diventando quasi invisibile.

Erano appena uscite da un affollatissima discoteca , ridendo a squarcia gola, camminando una appoggiata alla spalla dell'altra baloccando leggermente. La bionda si sedette su un marciapiede, continuando a ridere come una scema.

-dai Perrie alzati che andiamo a casa!- le urlo' Jade

-arrivo.. devo solo sedermi un attimo...- le rispose l'altra

dietro di loro si avvicinarono tre ragazzi. Uno di loro, biondo con occhi verdi nascosti da un paio di piccoli occhiali parlo' alle due amiche:

-buona sera bellezze!-

Jade si giro', per un attimo osservo' i nuovi venuti con sguardo vacuo poi sorrise.

-andatevene. Nessuna delle due vi vuole intorno!-

-ma Jade stavo scherzando.- le rispose il ragazzo. Lei scoppio' a ridere

-dai Erik ci caschi sempre! Vieni qui.

I due si abbracciarono. Erik era il suo miglior amico fin dall'infanzia: insieme avevano vissuto moltissime esperienze, aiutandosi a vicenda nei momenti più difficili.

Dopo questo momento di tenerezza i cinque ragazzi si spostarono in una vietta più appartata per parlare senza essere disturbati.

-ci avete dato giù di brutto neh?!- osservo' Erik con quasi un tono di rimprovero verso l'amica

-nah- fece lei – come tutte le altre sere. Poi e' lei quella che esagera sempre -

-wow. Non ti credevo così ragionevole- le disse uno degli altri due ragazzi, alto dai capelli castani corti

-Matt si dice essere ragazze serie non lo sapevi? Non sono una zoccola, ne tanto meno una delle tue zoccole.

-Uh. oggi siamo acide – disse l'altro con fare strafottente

Jade non ne poteva più di Matt, un puttaniere del cavolo che da qualche settimana le aveva messo gli occhi addosso. Ma lei non ci sarebbe mai stata, e questo rendeva la faccenda ancora più interessante ai occhi di Matt.

-Sapete, ultimamente ho adocchiato una casa niente male.- disse il moro

-e che vorresti fare? Derubarla per caso?- chiese Erik

-sai era proprio quello che avevo in mente.-

-ahaha, chi tu? Derubare una casa? Non sapresti neanche da dove iniziare!- esclamo' Jade

-perché tu sapresti come fare?!- Chiese Matt con incredulità

-Sicuramente più di te!-

Il ragazzo si avvicinò minaccioso a Jade

-Oh davvero? Io non credo proprio.

-Scommettiamo? Scommettiamo che io riuscirò ad effettuare il colpo e tu no?

-Vuoi giocare con il fuoco Jade? Beh io non mi tiro indietro. Ma chi vince cosa ha?

-Beh.. deciderà la penitenza per il perdente.- concluse la ragazza mantenendo sempre un tono di sfida

Matt sorrise malizioso.

-Beh, su sai già la penitenza che ho in mente io.. - poi si rivolse al terzo ragazzo della comitiva, che fino ad allora era rimasto in silenzio appoggiato al muro osservando con attenzione lo svolgersi degli eventi

-tu stai con me Travis?-

lui annui.

-invece tu Erik?-

il biondo non sapeva quali pesci pigliare. Avere l'odio di Matt significava andare dritto verso la propri morte, ma nel contempo non poteva abbandonare Jade, rimaneva pur sempre la sua migliore amica.

-Mi dispiace Matt, ma io non ci sto.

-Cioè vuol dire che NON mi aiuterai?

-Esatto. Jade se vuoi una mano io sono disponibile.

La ragazza avrebbe voluto saltargli al collo, ma quello non era il momento più adatto per le smancerie da stupida ragazzina.

-grazie Erik.- disse solo

Matt era furibondo. Se ne ando' con passo spedito incenerendo con lo sguardo qualsiasi cosa o persona che gli passava davanti. Travis lo segui a ruota.

I due ragazzi si guardarono in silenzio per 30 secondi. Nessuno dei due parlava perchè non c'era bisogno di parole, riuscivano a comunicare anche solo con una semplice e rapida occhiata

-Jade ci vediamo domani mattina-

lei sorrise

-ok. A domani Erik-

Intanto dall'altra parte dell'Inghilterra un ragazzo biondo dai occhi blu come il mare osservava il cielo notturno dal finestrino del treno. Era partito da qualche ora ormai, diretto verso la sua nuova casa a Londra, una città che ormai conosceva benissimo da un anno a questa parte. Un anno, un tempo cortissimo considerato la portata del successo che aveva riscosso non solo in Inghilterra, ma anche nel resto del mondo.

A pensarci al ragazzo veniva la pelle d'oca. Solo due anni prima passava il tempo in camera sua a cantare cover si canzoni famose, nella speranza di riuscire ad avere almeno la metà del successo dei veri cantanti. Ora... beh, eccolo li su quel treno pronto a vivere una vita totalmente diversa, in una casa gigantesca (così almeno gli era sembrata dalle foto), circondato da gente che prima vedeva solo in tv.

Una ragazza seduta dall'altra parte del suo vagone lo osservava con occhi sgranati, come se l'immagine trasmessa dai suoi occhi al cervello fosse frutto della stanchezza del viaggio e non a qualcosa di reale. Poi, rendendosi conto che era tutto vero, si alzò di scatto catapultandosi dal ragazzo e urlando come un'ossessa

-Conor Conor! Oddio oddio fammi un autografo ti prego!!

Il biondo sorrise gentile

-certo non c'è problema.

Ecco, uno dei tanti aspetti positivi della notorietà!-penso' lui