Ma esattamente sopra l'appartamento di Kai, sembra esserci una tempesta.
In realtà la vera tempesta c'è solo dentro il suo cuore, un cuore che lui stesso ritiene marcio e in grado di non resistere a lungo.
Kai è un ragazzo di appena diciannove anni. Ha i capelli neri, è alto e magro. E' solo. Ha degli amici, sì, ma lui si sente solo con se stesso. Si sente solo in un modo tutto suo, in un mondo che non esiste e che il suo cervello ha creato da solo. Perché sì, ― Inutile non dirlo ―, lui è convinto che il suo cervello ragioni in un certo modo, differente dagli altri, che lo fa sentire escluso. Perché lui ha un modo differente di vivere la sua vita. E' una persona che nel futuro vede solo la morte, o meglio, che nel futuro vede solo il giorno in cui morirà, ed il presente lo passa ad aspettare quel giorno. Perché lui è convinto che la sua vita sia uno schifo, perché ormai è così, e fargli cambiare idea è difficile e forse anche impossibile.
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Sull'appartamento di Kyungsoo non c'è nessuna tempesta. Lui si sveglia col calore del sole sul viso, e si crogiola nel letto alla ricerca di quei cinque minuti in piu' per non andare al lavoro.
Kyungsoo è il contrario di Kai in tutto e per tutto. Kyungsoo è una persona allegra e solare, affidabile ed energica. Una di quelle persone che nel futuro vede la voglia di sposarsi, avere dei figli e vivere tutti insieme felici e contenti.
Non ha mai pensato al fatto che nel mondo ci possano essere persone come Kai. Semplicemente non lo ritiene possibile, perché lui la vita la ama.
La sua routine quotidiana comincia, quindi, come sempre, nel migliore dei modi.