Mattina di Novembre, nella fredda e pungente capitale della Germania dell'Ovest.
Ludwig, sveglio dalle prime ore del mattino, come sempre rivolge pensieri al fratello costretto a stare al di là del maledetto muro che separa la nazione.
Non era un tipo sentimentale, il tedesco, ma aveva un'incredibile voglia di piangere.


9 Novembre 1989;
Alle prime luci dell'alba si odono grida di gioia e rumori molesti. Al tedesco basta scendere in città per vedere, e credere, a quello che stava accadendo.
Avrebbero buttato giù quella barriera di li a poco, migliaia di ragazzi, donne, uomini, che aprivano varchi in quell'incubo di mattoni,
E' incredulo, Ludwig, si precipita tra loro, cercando l'albino freneticamente.
Tantissima era la gente accorta, ormai non avrebbero potuto far più nulla per fermarli.
Berlino sarebbe tornata ad essere una città sola, senza muri, senza soldati.
Eppure Germania non riusciva a trovarlo, il Prussia un pò megalomane.
Era Est, e ad Est sarebbe dovuto stare eppure, non lo trovava.
Ma Est non esisteva più ormai.
Era forse possibile che Est era scomparso?
E se non l'avesse più ritrovato, quel fratello?
Ludwig non ha nemmeno il tempo di ragionarci su che si ritrova a piangere come un bambino.
Quelle non erano lacrime di gioia, come quelle degli altri, no.
Quelle erano lacrime di dolore, dolore di una guerra, dolore di un muro, dolore di atrocità che aveva pagato con la vita di quel fratello,













- Spazio Autrice -
 
Serata un pò malinconica, OS nata ascoltando 'The Wall' dei Pink Floyd. 
Sò di non aver fatto un grande lavvoro ma avevo bisogno di scrivere qualcosa su 'sti due. Qualcosa di triste Spero di tornare presto a scrivere su questo fandom, intnto volevo avvisarvi che mi trovate anche su Fanworld: http://www.fanworld.it/8645-Irihat-Beilschmidt.html
Va bene, io spaVisco.
Addio.