Credete alla reincarnazione?
Potete sul serio prendere in considerazione l'idea di essere stati un'altra persona, in un altro tempo?
Io ci credo poco.
Non importa cosa dice la mia mente.
Io non riesco ad accettarlo.

“Thorin...”
Se questo è un sogno, per favore, Dei, non svegliatemi.
Se questa è la realtà fatemi essere dentro Bilbo ancora un po'.
Fatemi stare con lui finché potrò.
Datemi la possibilità di baciarlo, toccarlo, farlo mio per quel che mi è possibile.
Allungate la notte, fatela vivere in eterno.
Ma per favore.
Non portatemelo via.

Io lo ripeto ancora: non credo nella reincarnazione.
Non credo si possa essere stati qualcun altro. Non lo credo.
Non credo neanche in quei sogni in cui sono insieme a Watson. O quello che sembra il suo gemello. O quello che è lui ma allo stesso tempo non lo è.
Non credo nei sogni. Non sarò la persona più sana sulla Terra, ma non riesco a farlo.
Non importa se poi mi sveglio con le lacrime. Non importa quanto sono intensi.
Io non voglio farlo.

Avrei dovuto fidarmi di Bilbo.
Avrei dovuto dargli retta, credere al suo gesto.
Non voleva tradirmi, non voleva farlo.
In questo momento vorrei tanto poterglielo dire. Vorrei, se solo la voce venisse fuori.
Se solo queste lance non fossero così profonde.
Se solo non stessi morendo.
Allora potrei farlo.

Io non mi fido dei miei nemici. Ancora meno dei miei alleati. Sono persone pronte a tradirti appena ne hanno la possibilità.
Non posseggo la fiducia, eppure, in questo tetto che sembra enorme, avrei voglia di un gesto gentile.
Non da parte di quell'idiota che ho davanti. Quel falso angelo nero, che pretende di salvare la gente quando è solo capace di bruciarli.
Avrei voluto che Watson apparisse e mi portasse lontano, con lui. Così lontano che nessuno potrebbe trovarci. E allora gli racconterei i miei sogni. Probabilmente rideremmo insieme, ma sarebbe divertente.
Ovviamente non arriva nessuno.
… Allora, vogliamo vedere come sono i veri angeli?
Magari loro mi daranno la risposta che cerco.

Ho letto tante storie sulle reincarnazione.
Sono un medico, quindi l'argomento mi interessa. Solo che il mio non è un semplice interesso scientifico.
A volte faccio dei sogni. Io non sono io, sono un altro.
Che bacia. Fa sesso. Ama. Ride. Scherza. Combatte. Si dispera perché non ha un fazzoletto con sé.
Sono sogni così reali che molto spesso mi domando se è quella la mia vita.
Una vita senza Sherlock. Una vita con qualcuno che non so chi è.
Thorin, credo.
Ma i miei sogni non sono sempre belli.
Quello che non sono io molto spesso è tormentato. Vorrebbe parlare con Thorin, raccontargli la verità.
Solo che quella mi sfugge. Non la trovo, neanche a cercarla.
So solo che centra con un drago. Un grosso, nero drago.

Io sogno pochissimo. E non è detto che poi mi ricordo i sogni che faccio.
Il mio sogno ricorrente è quello di essere un drago. Domino una montagna d'oro, come un grande re.
Sono sogni abbastanza monotoni. Non faccio molto, a parte dormire e ogni tanto dare un'occhiata in giro.
A volte nei miei sogni appare John. È divertente, perché so che è lui nonostante non sia lui.
Parliamo, parliamo così tanto che alla fine lo trovo quasi simpatico. Lo stordisco con le mie parole, lo rendo insicuro. Ho un potere che nella realtà evito di usare. Io non sono un re.
Sono solo un consulente, io.

La verità è una sola.
Vorrei tanto che Thorin me la cavasse di bocca, ma è troppo concentrato nel recuperare il suo dannato oro (che poi sarebbe in parte mio).
Non si è neanche accorto della mia espressione quando il tordo ci ha detto che Smaug è morto.
La verità è una sola.
E non è quella che sembra.

Perché Sherlock sembra un enorme, gigantesco drago nero...?

Perché non sei venuto da me?

Perché non mi hai baciato un'ultima volta?

Perché volare non sembra così difficile?

Perché la verità non è quella che sembra. E non piace a nessuno.