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Autore: olivandassss    15/01/2013    1 recensioni
Nessuna serenata, per questa giovane donna d'anima crepitante.
Nessuna serenata, un amplesso gelido a pungerle il cuore.
Ragazza, non piangere.
Genere: Malinconico, Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Christina Aguilera, The Voice Within (Male Version) 

 

 

 

Ragazza, non piangere.

Ha il respiro braccato. Ruzzola, caracollando sul crine vertiginoso della gola, giù, scivola, precipita nella folle caduta verso i polmoni, si lascia risucchiare, e scacciare fuori, in un singulto che è violenza nel petto, stupro acconsentito.L'acqua e il sale delle sue lacrime le strangolano gli occhi, le sommergono quel verde autunnale dalle ciglia d'inchiostro, le celano il mondo in una patina acquosa. Fa schioccare le palpebre, sgorgare sentieri di bruciante malinconia sulle gote imporporate d'irragionevolezza, e tutto torna nitido, non meno confuso, non meno spietato.La stanza è vacua, plasmata con liquido garbo dall'etereo blu della sera, visitatore cortese di quel carcere guarnito di fragrante rancore e glassato con voluttuosa menzogna.
Nessuna serenata, per questa giovane donna d'anima crepitante.
Nessuna serenata, un amplesso gelido a pungerle il cuore.

Ragazza, non più.

Troppe cadute, troppi appigli mancati nelle risalite stridenti imbarazzo. Troppe stanze immobili, occhi immutevoli, palmi ritratti. Gli ideali sradicati alla volenterosa radice, i principi esuberante immondizia, nient'altro che frivola ed immatura credenza. La fede, quella nella speranza, nel nuovo e miglior giorno, nel domani, nel prossimo, nel bene che, nella desolazione, riunisce i ciocchi con la tenerezza nelle pieghe del volto; questa notte flessuosa ne ride lieta, affacciandosi pietosa alla sua finestra.
Sei sola? Per quanto ancora?
Dicci, non senti freddo?

Ragazza, tieniti stretta.
  ..questo mondo cattivo..
Ragazza, credi in te stessa.
  ..che mi fa male..
Ragazza, non avere paura.
  ..non lo voglio toccare.
Ragazza, ti stanno aspettando!

«Nas?»
Una lama di luce, un cospiratorio sbuffo di bonario tepore, e la fluida consistenza di quella caligine gelida fugge, s'accalca atterrita ai margini ombrosi, turbina iraconda, inerme, fragile, l'insicurezza di una bambina dalla mente troppo sagace.
«Nas, sei qui?»
C'è una ragazza, affacciata alla porta. Strizza le palpebre nella penombra della camera da letto, lascia scorrere lo sguardo sul letto, la scrivania sopraffatta da libri su carta e su ancora libri e carta, sulle matasse indistinte di capi e scarpe da ginnastica, sulle lenzuola cosparse a terra, sulle tende accarezzate dalla brezza notturna, su quell'occhio giallo, rancido, indifferente, a inquisire dal centro del cielo.
«Sì, arrivo.»
Una figura si stira, s'alza e si avvicina, slegando il grumo teso in cui era rannicchiata, ai piedi del letto.
La ragazza sorride all'amica, il verde degli occhi lucido e vivo, un sorriso tremante a intiepidirle il volto arrossato.
La prende per mano, e la trascina via, ridendo.
«Andiamo, Anna!»

Ragazza, il mondo è tuo.

Una piccola cosuccia scritta in un momento di piagnisteo filosofico.
A interpretazione multipla e liberissima, chiaramente.
Ringrazio la voce dell'Aguilera per l'ispirazione, e la mia migliore amica, Anna, per aprire quella porta, sempre.
Sciao beli.

   
 
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