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Autore: Keikasama    04/08/2007    5 recensioni
- Vuoi deciderti a fermarti!? - E Lui, gridava, faceva stridere le corde vocali il più che poteva. - Diamine Larxene! Ferma! - Allungò il filo della falce che portava in spalla, fino a farne nascere rovi, e foglie, intarsiati di rubinei fiori. Scarlatti, lacrime di sangue, idolatrazione della morte.
Pairing: Marluxia x Larxene.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Larxene, Marluxia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Akai Bara, Rose Rosse.
E tutt'intorno il cielo pareva di sangue.


- Anf… Anf … - Correva, veloce più del vento, Lei. E non voleva fermarsi, non poteva, non ne aveva la possibilità.
L’avrebbe raggiunta? Le avrebbe fatto del male? Cristo, un’attesa interminabile, quella. Quella in cui ti battevi per non essere divorata, quella in cui scappavi per fargli vedere che TU vali più di quelle rose. Quelle dannate rose. L’odore acre che emanavano era insopportabile, e quel giorno l’intero corridoio color nuvola ne odorava. Le colonne, immacolate, immobili come a fissare il loro gioco, venivano una ad una rotte da assestanti lampi fugaci, dietro le urla, gli affanni, le risate.
- Vuoi deciderti a fermarti!? - E Lui, gridava, faceva stridere le corde vocali il più che poteva. - Diamine Larxene! Ferma! - Allungò il filo della falce che portava in spalla, fino a farne nascere rovi, e foglie, intarsiati di rubinei fiori. Scarlatti, lacrime di sangue, idolatrazione della morte.
“ IO SONO SUPERIORE! IO SONO SUPERIORE! IO SONO SUPERIORE! ” E Lei si fermò, faccia a faccia con un bouquet di rose rosse.
Ai piedi, innumerevoli cerchi nel suolo, apparentemente senza fine, cupi. Paura? No, amore del rischio.
- Thundaga!! -
Come distrutto, il suono. Il rombo del tuono scaturito da quei semplici pugnali, otto, quattro per palmo, era inarrestabile, quasi quanto la fuga di Lei. Si guardò intorno, cominciò ancora a correre.
Questa volta venne però bloccata in tempo. Sentiva, Larxene, le spine floreali stringerle il busto, bucarle la pelle. Piano piano iniziava a farsi piacevole, la sensazione di essere intrappolata da Marluxia.
- Ah … Sei mia. - Il tempo di far cadere un petalo cremisi a terra, che Lui, dalla sua posizione in cima ad una colonna, stava già ad un palmo dal naso di Lei. - Figlio di puttana … - Rise, scostandosi e cercando di strappare la veste dell’ Organizzazione - … È questo che vuoi, no? - I loro sguardi, i loro occhi, si incrociarono passionalmente. Il nero cupo, l’azzurro ceruleo, assieme. - No, ti sbagli. - L’espressione severa, immutabile: Marluxia assumeva quel volto nei momenti in cui doveva annunciare qualcosa. Se lo ricordava, Larxene, se lo ricordava bene. - E allora che v… - Venne bloccata un’ennesima volta dalle labbra dell’ormai uomo. Si sentiva coccolata teneramente, da quei bizzarri capelli rosacei, e dal delicato bacio che le veniva dato. “ … ” Pensarono all’unisono, mentre le catene naturali si discioglievano, come fossero sciolte dal loro calore intenso. - Larxene … Facciamo fiorire rose, attorno a noi. - Silenzio. - Sì. - E vennero inghiottiti da lacrime di sangue, eteree, d’amore.

  
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