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Autore: fanny80    04/08/2007    9 recensioni
Brian sta male, i suoi pensieri e poi... Sunshine... spoiler sulla quarta serie, lasciatemi un commentino... su...
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi rigiro in questo fottutissimo letto, vuoto come forse non lo è mai stato, no, non sono pazzo, o forse si, lo sono…

Chernobyl

 

Mi rigiro in questo fottutissimo letto, vuoto come forse non lo è mai stato, no, non sono pazzo, o forse si, lo sono…

Non chiedetemi perché, come diavolo ho fatto a ridurmi così, mi rigiro per ore al buio, in cerca di una cazzo di spiegazione che non c’è, no non ce ne sono di stupide spiegazioni, giustificazioni banali con “ma” e “se” al seguito.

E lo sapete? Me ne sbatto le palle di tutti quelli che probabilmente ora stanno lì a pensare:

 

Brian te la sei fottutamente cercata…

Bene grande scopatore delle galassie e ora che fai?

Ora che hai il cancro e la morte bussa alla tua stramaledetta porta…

Adesso che hai buttato fuori l’unico che avresti voluto vicino in questo momento…

Tu che ti credi forte, ma non farmi ridere, sei ottusamente orgoglioso, e per cosa poi?

Affronti tutto da solo consapevole di non poterlo fare, di non riuscire a farlo, perché indovina un po’? dannato stupito idiota, tu sei umano come chiunque respiri su questo mondo di merda!

 

E invece lo sapete cosa vi dico io? Andate a farvi fottere tutti quanti! A me non serve niente, chiaro? C’ero io su quel lettino, cosa cazzo credete? Da solo, eppure sono tornato, sulle mie gambe, così come ci sono andato, da SOLO!

Ma porca miseria, mi sono spaccato il culo per non far capire niente a nessuno, per non vedere quelle arie patetiche da “Povero Brian, siamo con te Brian, non morire Brian”.

E cazzo no! Non voglio morire, non ne ho la ben che minima intenzione!

Era tutto così dannatamente semplice no? Parto in vacanza per due settimane e tutti se la bevono, torno e ancora tutti si bevono le mie stronzate colossali e poi quell’idiota dell’oncologo mi chiama a casa lasciandomi quel fottutissimo messaggio in segreteria, e quel deficiente che fa? Va da Michael per compiangermi in compagnia!

MA IO NON SONO ANCORA MORTO CAZZO!!!

 

“No non lo sei Brian… ma ti comporti come se lo fossi…”

 

Stronzate! Sono tutte stronzate, Justin… Justin è un vero dannatissimo incubo, non voglio la sua patetica pietà, non lo voglio intorno, non voglio che mi stia fra i piedi adesso… è solo un ragazzino che non ha ancora capito un cazzo di come va la vita!

 

“Mi sei mancato…”

“Non ci credo”

“Davvero… mi sei mancato…”

“E allora dimostramelo…”

 

Ed ora tutto sembra un maledettissimo incubo, Brian non fare sforzi, Brian non serve che lavori tanto, Brian hai bisogno di aiuto… Brian dove sono le verdure ti preparo una minestra…

Ma cosa cazzo ne sapete eh? E poi che significa ti preparo una minestra?! Cosa accidenti dovrei farmene eh?

E paranoie su paranoie… Justin… cazzo ho cercato solo di lasciarlo andare, se ne sarebbe andato lo stesso prima o poi, se l’ho sbattuto fuori di qui è solo perché volevo rendergli le cose più semplici e perché… perché non lo voglio fra i piedi!

 

“Non c'è niente qui,

a parte birre e popper.”

 

“L'essenziale.”

 

“Allora dobbiamo fare

rifornimento di verdura.”

 

“Michael...”

 

“Finché sono qui,

posso farti il bucato.”

 

“Michael!

E' proprio questo il motivo per

cui volevo che nessuno lo sapesse.

E' per questo che ho detto

a tutti quanti che andavo a Ibiza,

nella speranza di non venire trattato

come un invalido, o una vittima,

o come se stessi per morire.

E adesso fuori di qui!

 

“Oh, pensi di potermi sbattere fuori di qui

come hai fatto con Justin? E per cosa?

Perché hai cercato di non svelare quello che lui sapeva,

perché è così che volevi? Lui ha il diritto di sapere.

E' la persona che ami. Il tuo compagno, che tu voglia ammetterlo o meno.

E malato o no, è stato un modo davvero squallido di trattarlo.”

 

“Cercavo solo di rendere più facili le cose…”

 

“Non rivedendolo mai più?”

 

“Se ne sarebbe andato comunque

prima o poi. Meglio prima.”

 

“Ma che cosa stai...”

 

“Vuoi andartene a casa, Michael? Vai a casa...!”

 

Io non ho bisogno di Justin! Non ho bisogno di uno che prima o poi se ne andrà comunque, è non mi sto commiserando, semplicemente questa è la dannata verità!

Ora me ne torno a casa, non ne posso più di tutte queste persone attorno che parlano all’infinito.

“Ciao Ted, me ne torno a casa” esco attraversando la strada, finalmente un po’ d’aria fresca, , il taxi è giù che mi aspetta mi siedo in questa macchina e devo ammetterlo, non mi sento davvero un granché, no anzi sto proprio di merda… Chernobyl… si decisamente… cazzo, odio stare male, non lo sopporto!!

Forza Brian, forza, ne uscirò in qualche modo, ci sarà un fottutissimo modo per uscirne, sto troppo male anche per guidare che schifo dannazione! Arrivato sotto casa mia, chiudo gli occhi lasciandomi andare contro il sedile prendendo fiato prima di scendere e pagare il tassista, non credevo di potermi sentire così di merda come adesso.

Ma no che dico, sto benissimo, muovi questo culo Brian Kinney, tornatene ad ammuffire nel tuo letto, già, patetico, ma è davvero l’unica cosa che vorrei fare adesso, lasciarmi andare nel mio letto e respirare soltanto.

Il portacarichi inizia a salire, si ferma con lo stesso identico movimento di ogni santa volta, ma adesso lo trovo fastidioso, apro la porta e…

Cazzo non è possibile dovevo farmi ridare le chiavi prima di sbatterlo fuori di qui.

“Ti avevo detto di andartene, mi pareva.” Buttò lì levandomi il cappotto con un gesto e fissandolo

 

“Credo di non aver sentito. Hai la tendenza a mormorare troppo.” Che faccia da schiaffi che hai Just, davvero una faccia di cazzo, che fine ha fatto quel moccioso testardo che si levava dai piedi quando glielo dicevo?

No aspetta un attimo, non l’hai mai fatto ora che ci penso, ti sei ostinato a rompermi le palle in modo ossessivo finché… “Vuoi della minestra? E' di Debbie: ricetta fatta in casa.”

 

“Be', non stupirti se mi viene da vomitare.” Ok adesso basta se ne deve andare, fuori di qui, fuori! Mi avvicino a lui con passi decisi strattonandolo “Ascoltami bene, pezzo di merda: non ti voglio avere qui!” mi da ai nervi averlo qui, non posso sopportare la sua patetica presenza, che cazzo è venuto a fare eh? Non ho bisogno della mammina idiota, ho bisogno che ti levi dalle palle! Cazzo!

 

“Non mi importa quello che vuoi. Non ti sbarazzerai di me.” Mi poggia la mano sul braccio spingendomi e finisco a terra, cazzo come sono ridotto male se un ragazzino riesce a mettermi al tappeto, Just si china su di me e cerca di aiutarmi “Merda. Stai bene? Dimmi che stai... “ mormora, ma perché mi guardi così? Non fissarmi così Just, cazzo non guardarmi per niente!

 

“Sto bene!” gridò strattonando la sua presa e alzandomi in piedi.

 

“Non stai bene.” Lo vedo ribattere e fare un passo verso di me.

 

“Allora perché diavolo me lo domandi?” chiedo mettendomi una mano sullo stomaco, o cazzo sto per vomitare.

 

“Così posso dirti che brutto stronzo pezzo di merda sei... per non avermelo detto, per avermi sbattuto fuori, e aver pensato di poter affrontare questa cosa da solo” ti guardo male mentre dici queste sciocchezze assurde, puttanate Justin, io non ho bisogno di te, vorrei non averne… non averne di nessuno. “e sopratutto, per aver pensato che ti avrei mollato. Perché hai pensato una cosa simile? Perché ti hanno asportato una palla? Perché non sei più perfetto?” mi viene quasi da sorridere per quanto è infantile vista così, ma cazzo Just…  “Be', mi creda, sig. Kinney, quella è la minore delle sue imperfezioni. Se volevo lasciarti, avrei avuto delle motivazioni più valide. Una marea!”

 

Si ok  allora che cazzo fai ancora qui? “Forse dovresti farlo…” mi esce questa frase fissandolo come se mi desse fastidio averlo lì.

 

“Sì, forse hai ragione. Ma credevo che noi due avessimo un impegno. E io ho intenzione di rispettarlo.” Non cambierai mai eh? Sempre il solito sentimentalista del cazzo Just “Adesso infili il culo a letto, brutto stronzo! E mangi quella cazzo di minestra!” e indovina un po’? Non ce la faccio neanche a ribattere, mi sento troppo di merda, anche se ancora non riesco a credere alle mie orecchie, mi avvio verso il letto e tu mi segui con quel dannato piatto di minestra il cui odore mi fa solo salire ancora di  più la nausea.

Mi butto sul letto e mi aiuti a svestirmi, ti guardo Just, sono quasi… ok… sono felice che tu sia qui Sunshine

 

   
 
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