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Autore: yachan    25/07/2004    0 recensioni
Ash torna a Pallet Town, ma al suo ritorno una sorpresa lo coglierà impreparato, portandolo a riflettere sulle sue scelte.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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LIGHT AND SHADOW

LIGHT AND SHADOW

 

Cap. 2

 

 

Ash era sdraiato sul suo letto. Non riusciva a prendere sonno. Aveva in mente Misty e il suo viso triste. Nessuno gli aveva ancora voluto raccontare qualcosa.

Era troppo teso. Sapeva che la sua amica era in difficoltà e lui non sapeva come aiutarla.

Si alzò dal letto e uscì di casa.

Una passeggiata, gli avrebbe schiarito le idee. Passò per il parco.

I suoi interrogativi non avevano risposta.

Camminando, si accorse di un vecchio giornale su una panchina. Spinto un po' dalla curiosità o forse solo per distrarsi, si sedette sulla panchina e lesse il giornale.

E solo lì capì. Arrotolò il giornale e si diresse verso il laboratorio.

-         Ash, cosa ci fai qui?- chiese Gary.

-         Tu lo sapevi, vero?

-         Cosa?

Ash gli indicò l'articolo in prima pagina del giornale.

-         Ah…è così l' hai saputo.

-         Perché nessuno mi ha avvisato di quello che stava succedendo?- chiese adirato.

-         Eri troppo preso dai tuoi incontri…e poi non ti riguardava.

Ash prese Gary per il colletto.

-         Non mi riguardava? Gary, Misty è una mia amica! E' una persona importante per me! Come può non interessarmi!- disse arrabbiato.

Gary lo guardò, senza scomporsi.

-         Beh, non è così importante per te…se ti sei dimenticato di lei per questi due anni.

Ash allentò la prese e Gary allontanò la mano di Ash.

-         Io non mi sono dimenticato di lei.

-         Ah, no? Eppure non ti sei più fatto sentire da lei- disse in tono ironico- Né una telefonata, né una lettera…e questa la chiami amicizia?

-        

-         Forse eri troppo preso dai tornei, per accorgerti che una persona che ti è stata accanto per tanto tempo, stava soffrendo.

Ash non sapeva cosa dire. In fondo aveva ragione. La sua mente si era solo concentrata su di sé, senza pensare agli altri. Si era comportato da egoista.

-         Devo parlare con Misty!

-         Fermo! Non è certo così che risolverai tutto. Ha solo bisogno di tempo.

-         Sì, ma io devo scusarmi con lei. Sono stato un insensibile- corse via, prima che Gary potesse dire altro.

Cercò di raggiungere il più presto possibile la palestra di Cerulean City.

Entrò dentro e cercò Misty.

-         Ash, sei tu?

-         Violet!

-         Cosa ci fai qui? Non eri in viaggio?

-         Sono tornato da qualche giorno. Dov'è Misty?

-         Lei? Dunque…in questo momento è in camera sua…sta dormendo.

-         Posso vederla?

-         Ecco…non so se è la cosa più giusta, vedi lei…

-         Sì, Violet, lo so.

-         Ah. Beh, in questo caso, la sua stanza è di sopra. Terza porta a destra.

-         Okey, grazie.

Ash salì al piano superiore e si piazzò davanti alla porta.

Prese un gran respiro e bussò.

Niente.

Provò ad entrare lo stesso.

-         Misty?

La ragazza era sdraiata sul suo letto e stava dormendo.

Ash si avvicinò a lei e notò che i suoi occhi erano gonfi, come se avesse pianto a lungo.

Si sedette su una sedia che era lì vicino ed attese che Misty si svegliasse da sola. Non voleva disturbare, mentre dormiva.

Dopo qualche minuto, Misty incominciò a muovere le palpebre.

Notò la presenza di qualcuno.

Era Ash e si era addormentato sulla sedia.

-         Ash- lo svegliò.

-         Eh? Cosa? Ah, ciao, ti sei svegliata.

-         Cosa ci fai qui?- chiese con poca voglia.

-         Io…sono venuto per te.

-         Per me?

-         Sì…ho saputo cosa ti è successo…

Misty lo guardò con terrore. Adesso anche lui lo sapeva. Sperava che questa notizia non giungesse alle sue orecchie.

-         Misty…scusami, io non mi sono fatto sentire per così tanto tempo…e così sono rimasto all'oscuro di tutto, mentre sarei dovuto stare al tuo fianco.

-         Tu non hai nessun obbligo a prenderti cura di me- disse un po' nervosa- E poi avevi altro da fare.

-         Sì, ma forse avrei potuto aiutarti.

-         Aiutarmi?- disse con una risata ironica- Io non ho bisogno di te.

Queste parole fecero male al ragazzo.

-         Però noi…

-         …Siamo amici- continuò la ragazza- Proprio per questo ti chiedo di lasciarmi in pace. Vattene- disse con serietà.

-         Andarmene? Vuoi che me ne vada?

-         Sì. Voglio restare sola- il suo tono cominciava sempre più ad alzarsi.

-         Non voglio. Io voglio stare qui con te.

-         Piantala! Ti ho già detto che non ti voglio tra i piedi!

Ash si spaventò del cambiamento della ragazza. Che fine aveva fatto la Misty che conosceva?

In ogni modo, non era il caso di provocarla ulteriormente. Però non se la sentiva di lasciarla così.

-         Misty, io voglio solo aiutarti! Perché reagisci così? Non sembri più tu.

-         Giusto Ash, non sono più io. Dimenticati della vecchia Misty e lasciami in pace!

-         No! Sono venuto per te e non mi muoverò di qui!

-         Perché fai questo, Ash?

-         Perché sono preoccupato per te.

-         Preoccupato per me? No, non credo…tu sei più preoccupato per i tuoi Pokèmon, che di me!- disse con rabbia- Non ti sei mai preoccupato per me, Ash Ketchum! Tu e i tuoi tornei…come se il mondo girasse unicamente per te!

Ash non seppe che dire. Ma non aveva intenzione di lasciar perdere il discorso, lì.

-         E tu? Pensi che quello che fai sia giusto? Si è trattato di un incidente, Misty, non puoi addossarti la colpa!

Misty si calmò e chinò la testa.

-         Cosa ne vuoi sapere, tu? A te è sempre andato tutto bene! Non puoi…non puoi capirmi, né aiutarmi!

-         Posso provarci!

-         Non so di che farmene della tua stupida pietà, Ash! Lasciami in pace!- la sua voce sì abbassò-…per favore.

Ash sentì che la ragazza stava piangendo.

-         Scusami…se è questo che vuoi…allora vado- uscì dalla stanza e chiuse dietro di sé la porta.

Misty si asciugò le lacrime e si rimise a letto.

Chiuse gli occhi, ma gli apparivano solo immagini…immagini di qualche mese fa.

 

-         Eccoci all'incredibile scontro tra i due sfidanti! La capopalestra di Cerulean City, contro uno sfidante!- disse un uomo dal microfono.

La gente applaudì entusiasta. Lo scontro aveva portato in vantaggio Misty. Ancora un mach e avrebbe vinto. Ma accade l'imprevedibile.

Lo sfidante, fece scendere in capo, un Pokèmon forte, che mise al tappeto il Pokèmon di Misty.

Misty non volle arrendersi e chiese al Pokèmon di resistere.

Lo sfidante decise di mettere fine all'incontro con una terribile tecnica.

Il Pokèmon ne rimase evidentemente ferito.

La folla rimase terrorizzata, non si era mai visto una simile previsione.

Misty corse a recuperare il Pokèmon che era caduto in piscina e non era riemerso.

Salì in superficie, con il Pokèmon tra le mani. Era conciato molto male e respirava a fatica.

Misty portò subito il Pokèmon al centro Pokèmon, ma fu tutto inutile. Qualche minuto dopo, smise di vivere. Qualche ora più tardi, si sparse in giro della sconfitta del capopalestra e della sua decisione avventata di far combattere fino allo stremo il suo Pokèmon. Nei giornali, fu duramente criticata per il suo comportamento.

Ma le parole scritte su un giornale, non potevano fare così male, come il pensiero di aver perso un Pokèmon per sempre, a causa sua. Sì, la colpa era solo sua.

 

°°°°°°°

Ash scese per le scale, fino ad arrivare all'ingresso, dove l'aspettava Violet.

-         Allora, come è andata?

Ash non rispose, ma gli fece intendere l'esito con un cenno alla testa.

-         Oh…mi dispiace…

-         No, me lo sarei dovuto aspettare…non potevo pretendere che si confidasse con me…

-         Non è colpa tua…non sei l'unico che prova a parlarle. Anche Gary e Tracey ci hanno provato, senza esito.

-         Loro sono venuti qua?

-         Sì, e Gary viene di frequente, ultimamente.

-         Gary…

Allora la persona che avevo visto uscire dalla palestra, era davvero Gary.

Quindi, Gary…era a conoscenza dello stato d'animo di Misty.

-         Forse tornerò domani.

-         D'accordo.

Ash uscì dalla palestra e si diresse verso Pallet Town.

Durante il tragitto, s'incontrò con una persona di sua conoscenza.

-         Gary!- disse sorpreso, anche se doveva aspettarselo.

-         Ash…immagino che starai tornando dalla palestra Hanada.

-         …Sì.

-         Dalla tua espressione, direi che non ti è andata bene.

-         Mh.

-         Che pretendevi, che dopo tanto tempo, ti corresse incontro a braccia aperte?

-         Non ho detto questo! Però…speravo di riuscire ad aiutarla…ma non vuole il mio aiuto- disse triste.

Gary gli passò vicino e gli diede una pacca alla spalla dell'amico.

-         Non ti preoccupare, adesso è solo disorientata dal tuo arrivo…dagli il tempo di abituarsi all'idea.

Ash lo guardò un po' risollevato.

-         Stai andando da Misty?

-         Sì…

-         A quanto so, in questo periodo gli sei stato vicino…

-         Beh, non avevo altro da fare…

-         Non puoi inventarti una scusa più credibile?- disse Ash ironico.

-         D'accordo…preferivo non dirtelo, ma io e Misty ci stiamo frequentando.

-         Che?!- esclamò Ash.

-         Non è niente di serio…diciamo solo, che passiamo molto tempo insieme. Niente di più.

Ash rimase silenzioso.

-         …A te, piace Misty?- chiese.

-         …Sì- ammise- Ma non mi sono ancora dichiarato…è sotto stress e preferisco non agitarla ulteriormente- Gary guardò il ragazzo, che era leggermente preoccupato- Penso che questo non ti crei problemi, Ash, poiché a te non piace Misty, se non come amica, vero?

Ash alzò lo sguardo.

-         Io…no, non c'è problema…- chinò la testa per un lato.

-         Bene, allora io vado…- si allontanò.

Perché questa notizia doveva ulteriormente rattristarlo?

Misty…

Gary arrivò alla palestra Hanada ed entrò.

-         Ciao Gary!- salutò Violet- Proprio in questo momento è appena andato via…

-         Sì, lo so, Ash.

-         Oh.

-         Misty come sta?

-         Mh…non so se la visita di Ash gli abbia fatto piacere.

-         Beh, io vado da lei.

-         Okey.

Gary salì al piano superiore e bussò alla porta.

-         Se sei tu, Ash, vedi di andartene al più presto!- sentì una voce provenire dalla stanza.

-         No, Misty, sono Gary.

-         Gary? Entra.

-         E così Ash è venuto…

-         Gli hai raccontato tu cosa è successo?

-         No, l' ha scoperto da solo.

-         Mh.

-         Piuttosto, non credi di aver esagerato con lui? In fondo Ash non ha colpa in questa storia.

-         …Sì…però non sono riuscita a trattenermi…ho finito per fare uno dei miei soliti pasticci.

-         E' un pasticcio che si può rimediare…

-        

-         Ma dimmi, come ti senti oggi?

-         Male…- si chinò avanti, appoggiando la testa sulle ginocchia piegate.

-         Sei sicura di voler rinunciare al ruolo di capopalestra?

-         Sì…è la cosa migliore…del resto, non combinerei che disastri…

Ash camminò per un po' nel parco di Cerulean City.

L'idea che fra Gary e Misty ci potesse essere qualcosa, lo rendeva matto. Non voleva, non volava che la sua amica Misty si potesse mettere insieme a Gary. Ma perché non voleva?

In fondo, sarebbe dovuto essere felice per Misty e Gary. Però non lo era. Era arrabbiato…con Gary che era riuscito a stare insieme a Misty e con se stesso perché l'aveva abbandonata per tutto questo tempo.

Le parole di Misty avevano un fondo di verità. Non si era che preoccupato per i suoi Pokèmon e a vincere le medaglie. Voleva arrivare al più presto in vetta, senza preoccuparsi che poteva perdere una persona importante come lei.

Sospirò rassegnato. Ora come ora, non poteva fare niente, se non attendere che Misty si calmasse.

-         Hai sentito la novità?- Ash sentì un gruppo di ragazzine parlare tra loro.

-         Sì, sembra che la palestra sarà chiusa per gli incontri Pokèmon.

-         Già, è la soluzione migliore. Dovevano pensarci prima.

-         Del resto, come può definirsi la capopalestra quella?

Ash si avvicinò alle ragazzine.

-         Non pensate di esagerare?- disse in tono arrabbiato.

Le ragazzine si guardarono a vicenda un po' divertite.

-         Ma sei nuovo da queste parti? Non sai quello che è successo alla palestra, qualche mese fa?

-         La capopalestra ha fatto morire il suo Pokèmon, durante un incontro. E noi staremo esagerando?

-         E' stato un incidente!- disse Ash innervosito- Non è stata colpa sua!

-         Ah, no? Non si è mai visto un capopalestra che lascia morire il suo Pokèmon!

-         Voi non sapete come si sono svolti i fatti!

-         Ah, e tu sì, invece?

Ash stette in silenzio. In effetti, lui non aveva assistito all'incontro. E non sapeva come si erano svolti realmente i fatti. Però era sicuro dell'innocenza dell'amica.

-         Vedo che non rispondi, ti hanno tagliato la lingua? O sai di essere in torto?

-         …Non è colpa sua- ribadì.

-         Oh, fai come vuoi, ma di sicuro nessuno metterà piede in quella palestra, con una capopalestra così inaffidabile.

-         Già, neanche io ci andrei.

Si allontanarono.

Pian piano, Ash riusciva a sentire cosa poteva provare Misty.

Dalla sua parte non c'era quasi nessuno. Era stata giudicata, ancora prima di aver potuto contraddire.

Eppure nessuna di quella gente, poteva neanche lontanamente provare l'angoscia e la disperazione della ragazza.

Si era chiusa in se stessa, per evitare che i giudizi degli altri potessero peggiorare la sua situazione.

Si era rinchiusa nella sua oscurità.

 

CONTINUA…

 

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Anteprima: Ash andrà a trovare di nuovo Misty, ma la situazione non cambierà. La ragazza continuerà ad essere scontrosa con il ragazzo.

Eppure gli sforzi di Ash porteranno a qualche miglioramento. Ma sarà sufficiente per allontanarla dalla sua oscurità?

"Nella luce e nell'oscurità, io ci sarò"

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Ed ecco il secondo capitolo.

Wow, l' ho terminato oggi, ma lo pubblico domani ^-^

E allora, come vi sembra? Commentate!

Ciao e alla prossima!

By Ya-chan

   
 
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