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Autore: luxuryloser    16/01/2013    3 recensioni
Kurt Hummel non è il bel volto sulle copertine di tutte le riviste di moda disposte a pagare abbastanza per averlo, non è nessuna delle pose naturali immortalate dai flash delle macchine fotografiche; Blaine Anderson non è le parole delle canzoni che non ha l'ispirazione per scrivere, non è un esame dato per soddisfare un padre a cui non vuole somigliare.
No, sono solo facciate costruite per nascondere il ragazzo che non è mai andato a spiare i Fringuelli alla Dalton e quello che non ha mai cantato Teenage Dream a uno sconosciuto perfetto. Forse avranno l'occasione di buttarle giù.
Model!Kurt, Los Angeles, 2015.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lost Angeles

 

Prologo




"Dammi desiderio." Flash.

"Dammi passione." Flash.

Kurt aveva imparato a seguire i consigli -chiamarli ordini o minacce sarebbe stato più appropriato- di Clive alla lettera.

Aveva imparato a far scorrere le mani sulla pelle scura di Santana come se davvero la volesse, come se non si trovasse sul set del quarto servizio fotografico della giornata, come se i loro corpi seminudi fossero altro che uno strumento per vendere -cos'era, quella volta?- completi eleganti sparpagliati sul pavimento e miniabiti di pizzo che avrebbero facilmente potuto essere scambiati per la fodera di una pochette.

Funzionava così, nell'ambiente: o facevi quello che diceva lui, o eri fuori.

Anche quando significava perdere te stesso.

"Dammi pericolo." Flash.

"Dammi controllo." Flash.

Premere contro di lei con più possibile pele esposta era ormai come stare sdraiati sul divano di casa a bere vino bianco ipocalorico -ma chi aveva inventato quella roba?- e lamentarsi delle rispettive vite sentimentali. Avevano una chimica incredibile e tutti, dalle ragazzine ricche e viziate che sbavavano sul suo sedere alle sfilate, ai paparazzi che davvero avevano bisogno di farsi una vita fino all'adorabile signora che era la nonna di Santana, pensavano che stessero insieme.

Ding, risposta sbagliata.

"Dammi scintille." Flash.

Avevano iniziato quella carriera come tutti: per i soldi; si erano incontrati ad un improbabile, truccatissimo provino, arrivando ad ubriacarsi ad un karaoke bar dopo essere stati scartati per la solita bionda ossigenata e il classico palestrato in overdose da steroidi.

Erano bastati un'occhiata, un buon gay-radar da gay e un paio di disgustose Caipiroska, e lui e l'ispanica avevano trovato ciò di cui avevano bisogno: una persona su cui contare, e qualcuno con cui condividere un posto dove vivere che non fosse la camera di un Motel dalle pareti imbarazzantemente sottili.

"Dammi complicità." Flash.

Santana era una stronza. Un concentrato di sentenze dalle lamette nei capelli ai trampoli Manolo -un suo regalo, ovviamente-.

Kurt usava il sarcasmo come la sua lingua madre, rendendosi ancora più inavvicinabile.

Avevano fondato da subito la loro piccola associazione a delinquere, fino ad arrivare a svegliarsi la mattina solo con battutine deliziosamente acide su labbra da fata e trucco da panda. Incredibilmente e senza alcun senso logico, erano arrivati a non poter fare a meno l'uno dell'altra.

Nessuno dei due l'avrebbe mai ammesso, ma il loro rapporto era l'ancora di salvezza che impediva ad entrambi di naufragare, l'aria che riempiva il vuoto lasciato da qualcosa che non c'era mai stato.

"Dammi un fottuto orgasmo, Hummel, o do il posto a qualcun altro!"

Flash.

"Come se potessi trovare qualcuno che porti questi stracci meglio di me."

Spinse Santana contro il muro di cartapesta della scenografia, le mani sulle sue cosce a sollevarla da terra.

Quella sera davano Bridget Jones sulla ABC.

La ragazza gettò la testa all'indietro, mentre Kurt si lasciava cadere sul suo collo, le labbra aperte e gli occhi chiusi. Flash.

Avrebbero potuto ordinare giapponese, per cena. Aveva voglia di wasabi.

Più che una pubblicità era un porno. Flash.

Uno etero, poi. Entrambi rabbrividirono, scambiandosi un'occhiata di eloquente disapprovazione.

"Dammi sesso, dammi lussuria, dammi piacere."

Flash.

Flash.

Flash.



Ciao, sono Chiara e non faccio uso di alcolici da--
No, non ci tenete a saperlo.
Appena ritrovata la password di EFP (mi sento tanto Darren), questa è stata la prima boiata che ho scritto che ho voluto pubblicare. Non è molto, e con le cose che ho letto in questo fandom sto tipo sprofondando nell'autocommiserazione, ma ci tengo parecchio. Senza considerare quanto io sia morta nello scrivere questa scena because, ya kno', Colfer e la Rivera.
Rimane qui su un piatto d'argento, fino al prossimo capitolo: magari vi presenterò il mio Blaine.
Makeout sessions in a steamy car,
Kayley.

  
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