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Autore: ohmymaljk    17/01/2013    1 recensioni
Due perfetti sconosciuti.
Lui, un famoso cantante inglese.
Lei, una normale studentessa che verrà importunata da qualcuno in discoteca. Tom la salverà, sarà amore a prima vista oppure no?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rosetto, mascara, un po’ di eyeliner e sarei stata pronta per quella magnifica serata che mi aspettava.
Dopo due lunghi mesi, sarei tornata a fare la mia bella e amata vita notturna. Andavo in uno dei locali più in di Londra con la mia migliore amica.
Sarebbe venuta a prendermi in pochi minuti con la sua magnifica macchina, ma come al solito era in ritardo.
Ne approfittai per ridarmi una piccola occhiatina allo specchio.
Feci il labbruccio a papera e mi sistemai i capelli. Amavo farlo.
Mi arrivò un messaggio, era Lucas. Il mio ragazzo. Studiava in un college americano, ci vedevamo circa tre mesi all’anno e potevamo sentirci poco per via del fuso orario.
‘Ciao amore, sto per cominciare le lezioni. Ci sentiamo domani, ti amo’ mi diceva.
Stavo per rispondere ma Hilary suonò al campanello. Andai ad aprirle.
“Aieeh! Sei pronta?!” disse tutta gasata.
“Certo che sì Hils, andiamo dai!” risposi prendendo la mia borsetta e mi chiusi la porta alle spalle.
“Allora Lola, stanotte farai festa?” domandò Hilary maliziosamente.
“Ma va, sai che sto con Lucas” risposi io sbuffando.
Lei scoppiò a ridere e cominciò a fare retromarcia.

Arrivammo in discoteca e parcheggiammo la macchina nei parcheggi sotterranei. Pagammo l’entrata e ci dirigemmo subito verso il bancone dei drink.
La musica era altissima, e c’era Had Some Fun di Pitbull e dei The Wanted. Accidenti se li amavo a quei cinque.
“Dai Lola, andiamo a ballare!” disse Hils trascinandomi in pista dopo che avevamo preso i nostri drink.
Cominciai a ballare, il mio corpo si muoveva a ritmo di musica e non dava retta a tutti quelli che c’erano intorno.
Nel giro di venti minuti presi un Sex On The Beach, un Violino e poi altri due, fino a quando non ricordai più nulla di quella sera.

Tom’s pov.
“Dai baldraccone, vedi di vestirti! C’è ne andiamo tutti in discoteca stasera!” urlò Max felice entrando in camera mia.
Gli sorrisi, l’idea mi piaceva e anche molto.
Mi alzai e mi vestii. Camicia bianca, jeans neri e le mie amate converse.
Scesi dagli altri che erano già tutti pronti e andammo verso il locale più famoso di tutta Londra.
Dove potevano andare i The Wanted se no? Non di certo in un locale di quattro soldi.
 Quando arrivammo parcheggiamo la macchina ed andammo verso l’entrata. Pagammo ed entrammo.
“Wow, quante gente che c’è stasera!” mi urlò Jay all’orecchio.
“Si.. parecchia” disse Siva, che aveva sentito, accennando un sorriso.
Andammo al bancone dei drink a prendere qualcosa. Quando feci per girarmi qualcuno mi venne addosso, quasi non mi rovesciavo tutto il drink addosso alla camicia pulita.
Alzai lo sguardo, Zayn Malik era di fronte ai miei occhi che tratteneva una risata.
“Scusami, non volevo venirti addosso.. avevo gli occhi a una bella pupa, ehh.. perché sto ancora parlando con te?!” disse ridendo.
Sicuramente era anche mezzo ubriaco.
“Vattene va, ci fai più figura Malik” dissi acido.
Lui rise di nuovo e andò via, verso la pista.
‘Avevo gli occhi a una bella pupa’. Chi era la sfigata di turno? Pensai.
Lo seguii con lo sguardo, e vidi che stava puntando a una ragazza che ballava da sola, anche mezza ubriaca per i miei gusti.
Aveva un vestitino che le arrivava al di sotto del sedere nero, con un paio di tacchi altissimi.
Bionda, capelli a boccoli che le arrivavano al di sotto delle spalle.
Si muoveva a tempo di musica e il modo in cui lo faceva mi faceva semplicemente andare di matto.
Sykes, che ti sta succedendo!? Mi domandai tornando alla realtà.
“Ei brò, che stai a fa?” disse Sykes schioccandomi le dita di fronte alla faccia.
“Nu-nulla..” risposi nervoso.
“Chi è la ragazza? Dai diccelo Tom!” disse Jay sfottendomi.
“Ma quale ragazza?! Finiamola e andiamo a sederci!” dissi andando verso le poltroncine.
Il mio sguardo restava fisso su quella bionda fantastica. Non la conoscevo ma pensavo di essere già innamorato di lei.
Vedevo ancora il tipo dei One Direction puntare verso di lei, la stava spogliando con gli occhi e non mi piaceva affatto questa cosa.
Non so perché. Nemmeno la conoscevo, e intanto ero geloso.
“Se vabbè, oggi Nathan con noi non c’è!” disse Siva ridendo.
“Dai brò, dicci chi stai guardando” insistette Jay.
“Vedete quella ragazza lì?” domandai indicandola.
“Ti piace?!” disse Max dandomi una pacca sulla spalla.
“Il modo in cui quel Zayn la guarda.. mi da fastidio. Non voglio che sia una delle tante che si porta a letto, vedete quant’è innocente?” dissi con il cuore in mano.
“Ah, Tom innamorato di qualcuno che nemmeno conosce!” disse Jay sfottendomi.
“Ma finitela. Mi preoccupo solo per lei”
“Già, ti preoccupi per una che manco conosci, mai vista in vita tua Parker! Ti piace, non negarlo” insistette Siva.
Sbuffai e mi girai nuovamente per guardarla. Zayn si stava strusciando con lei, e le braccia della ragazza erano attorno al suo collo.
Si toccavano e anche troppo secondo i miei gusti.
Mi alzai di scatto senza nemmeno accorgermene, pronto ad andare a staccarglielo di dosso.
Max mi fermò.
“Ma sei scemo!? Che vuoi fare una litigata per una che manco conosci con quell’idiota? Non vogliamo finire sulle bocche di tutti Thomas!” disse rimproverandomi.
“E allora? Vedi che sta facendo? Non posso permetterlo.” Risposi andando verso di loro.
“Ei Malik! Lasciala stare, non vedi che è ubriaca?” urlai quando fui dietro di lui.
Lui si girò convintissimo, guardandomi con quel suo sguardo come per dirmi ‘non azzardarti più a dirmi una cosa con quel tono di voce’.
“Che vuoi Parker? Sto ballando con lei, non sono affari tuoi se è ubriaca o no!” disse innervosendosi.
“Malik non ti permetterò di usarla, come usi tutte le altre ragazze!” gli urlai.
“Uso.. uso le ragazze secondo te?!” disse arrabbiato.
“Beh.. da quanto vedo su tutti i siti internet, sì” gli risposi incrociando le braccia.
Sentii qualcuno mettermi una mano sulla spalla. Mi girai. Era Max.
“Porta la ragazza via, a lui ci penso io bro..” disse Max sorridendo.
“Ma chi vi credete di essere? Veramente pensate di potere arrivare così e dirmi cosa devo fare!?” urlò Malik arrabbiato.
Mentre Max si occupava di farlo tacere, presi la ragazza che nel mentre era scoppiata a ridere.
Rideva senza fermarsi, era parecchio ubriaca dato che nemmeno si reggeva in piedi.
“Ragazzi, la porto a casa.. non può stare così” dissi a Siva, Nathan e a Jay che ormai si era dato alla pazza gioia con la sua birra.
“Aspetta Tom, come torniamo noi a casa se ti stai portando tu la macchina!?” disse Siva.
“Affari vostri, a domani o a più tardi, non lo so!” dissi andando via con la ragazza.
Non sapevo nemmeno il suo nome, quando glielo chiesi si mise anche a ridere. Perfetto, perfettamente perfetto.

Arrivati a casa la tipa già dormiva sul sedile. Scesi e andai dal suo lato.
La presi in braccio e la portai dentro. Dormiva in sonno profondo, non si svegliava nemmeno con le bombe a parer mio.
La poggiai delicatamente sul mio letto, e fu allora che si svegliò. Un po’ confusa ma si svegliò.
Mi guardò un paio di secondi. Le sorrisi e tornò a dormire. Le levai i tacchi e li misi per terra accanto a letto.
Mi spogliai, rimasi solo in boxer. Mi misi accanto a lei e mi addormentai.

Lola’s pov.
Aprii gli occhi e sentii una fitta tremenda alla testa. Mi misi a sedere e gemetti dal dolore.
Mi guardai un attimo intorno, realizzando che quella non era né la mia stanza, né casa mia.
Mi voltai a vedere chi avevo al lato. Tom Parker, uno dei membri dei The Wanted era al mio fianco, mezzo nudo.
Dio cosa avevo fatto!? Ero sicuramente ubriaca la sera prima e.. e cosa? Non lo so.
Mi alzai lentamente e recuperai i miei tacchi da terra, mi avvicinai verso la porta per uscire dalla camera ma mi sentii prendere per il polso. Era una stretta tenera.
Mi girai. Tom era di fronte a me sorridente.
Le mie guance cominciarono ad andare a fuoco.
Non sapevo se perché ero stata con lui durante la notte o semplicemente perché lui era senza maglietta. Che situazione imbarazzante..
“Devo.. devo spiegarti un po’ di cose.” Disse il ragazzo sorridendo.
Io annuii ancora tutta rossa e lo seguii sedendomi sul letto accanto a lui.
“Ieri sera in discoteca.. eri ubriaca. E Zayn Malik, ci provava con te spudoratamente..” cominciò a dire assonnato.
Zayn Malik? Odiavo quel tipo.
“Così io ti ho salvata da quella brutta situazione, e ti ho portata a casa mia..”
“Perché lo hai fatto? Insomma, nemmeno mi conosci..” dissi con un filo di voce.
“Ah sai parlare!” disse lui ridendo.
“Ehm.. comunque, non lo so. Ma mi sembri una brava ragazza, e non volevo che finissi così facilmente tra le sue braccia.. ubriaca per giunta!” rispose.
“Grazie per avermi ehm, salvata. Ma ora devo andare, ho disturbato fin troppo..” dissi facendomi per alzarmi.
“Ma va, non hai affatto disturbato..” rispose lui sorridendo.
Ero stata a letto con lui?  
“To-To-Tom..” cominciai a dire prima di alzarmi dal letto.
“Non c’è bisogno di balbettare, tranquilla e dimmi pure”
“Cosa.. cosa è successo dopo, quando siamo venuti qui a casa tua?” domandai diventando di nuovo tutta rossa.
Lui si alzò dal letto e si mise di fronte a me. Era altissimo, io gli arrivavo all’incirca al petto.
“Cosa vuoi sapere esattamente?” domandò beffardo.
Penso che nel giro di un paio di secondi a sentire quella domanda diventai ancora più rossa di quanto già ero.

Tom’s pov.
La ragazza si era svegliata, molto confusa. Le avevo spiegato cosa era successo la sera prima, era diventata rossa circa ottocento volte e da come potevo presupporre voleva sapere se avevamo scopato.
No, non abbiamo scopato perché io non uso le ragazze, tipa di cui non so il nome.
Volevo dirglielo, ma rischiavo di farle scoppiare le guance che andavano in fumo e chiedevano pietà.
“Cosa vuoi sapere?” domandai sarcastico.
Lei boccheggiò due secondi senza darmi una vera e propria risposta. Così le misi le mani nei fianchi.
“Ei, stai tranquilla. Non volevo metterti in difficoltà.. –risi-. Scusami”
“No, scusami tu.. io sono una che.. cioè non darmi retta.. io” disse imbronciandosi da sola con le parole.
Scoppiai a ridere, non lo feci apposta. Ma era davvero buffa e simpatica.
La feci risedere a letto accanto a me.
“Posso andarmene ora?” domandò quasi chiedendo pietà.
“Posso prima sapere come ti chiami?” le domandai.
“Io.. io sono Lola” disse lei accennando un sorriso.
“Ohw, è davvero un bel nome Lola” risposi.
“Grazie, ma ora vorrei anche andarmene a casa..” disse.
Perché te ne vai? Stare in tua compagnia mi piace, eccome se mi piace. Avrei voluto dirle.
“Potresti accompagnarmici tu? Non ho la minima idea di dove siamo, non ho la macchina..” chiese ancora.
“C-certo. Mi vesto e ti accompagno” dissi felice.

Misi una maglia e un jeans a casaccio, poi un paio di tennis e fummo pronti ad andare.
La ragazza mi indicò le strade da prendere e in 15 minuti eravamo a casa sua.
Speravo mi dicesse ‘bene, se ti va puoi entrare’.
“Grazie per avermi accompagnata..” disse guardandomi e aprendo lo sportello.
“Non c’è di che” risposi accennando un finto sorriso.
Lei se ne andò senza dirmi più nulla. La guardai mentre camminava nel vialetto di casa sua.
Era perfetta dannazione. Mi girai un secondo verso la mia sinistra, il lato del passeggiero, e notai che il suo cellulare era sul sedile. Ottima scusa per auto-invitarmi ad entrare.
Lo presi e corsi verso la porta. Suonai al campanello e poco dopo mi venne ad aprire.
“Hai.. dimenticato questo in macchina” dissi mostrandole il telefono.
“Oh, che sbadata.. grazie” disse prendendolo.
Le sorrisi, penso che il mio sguardo le chiedeva ‘posso entrare? Non lasciarmi qui, ti prego’.
“Ti va di entrare a prendere un caffè?” mi chiese.
UN CORO ANGELICO FECE ‘OOOOOOH’ NELLA MIA TESTA. GRAZIE SIGNORE.
“Certo che mi va!” risposi entrando.
Andammo in cucina e mise su la caffettiera.
Notai che sulla tavola, a pochi centimetri da me c’era ‘Battleground’ il CD di noi ragazzi.
“Sei una nostra fan per caso?” domandai prendendolo.
“Uhm.. si.” Disse sorridendo.
“Wow..” risposi. Bene, un punto a mio favore.
Quando il caffè fu pronto me lo mise in una tazzina e me lo porse. Lei cominciò a sorseggiare il suo, seduta di fronte a me.
Nessuno dei due parlava, nella stanza calò il silenzio e il che era imbarazzante.
La ragazza finì il caffè e dopo pochi istanti io il mio.
“Io ora dovrei andare a lavarmi.. e..” disse alzandosi.
NO, NON VOGLIO ANDARE VIA, TI PREGO.
“Si.. certo, vado. Mi accompagni alla porta?” domandai triste.
Lei annuii e andai con lei verso l’entrata.
ORA O MAI PIU THOMAS, ORA O MAI PIU.
Quando si girò per dirmi ‘ciao’ la presi per i fianchi e la baciai dolcemente. Lei ricambiò quel bacio, non mi spinse via.
Mise le sue mani intorno al mio collo continuando a baciarmi, con un piccolo balzo era già con le sue gambe attorno alla mia vita.
Mi coricai nel divano con lei di sotto, facevo attenzione a non farle peso.
Continuavamo a baciarci con foga, con passione, con amore. Come non avevo mai fatto con nessuna.
Finimmo con il fare l’amore, lì su quel piccolo e scomodo divano. (?)
Quando mi lasciai cadere al suo fianco la vidi sorridere.
“Mi hai chiesto cosa avevamo fatto stanotte non è vero?” domandai accarezzandole il labbro inferiore con il pollice.
Lei annuii sorridendo.
“Non abbiamo fatto assolutamente nulla. Non volevo portarti a letto da ubriaca, non mi sarei mai permesso.” Dissi sorridendole anche io.
Lei mi baciò dolcemente senza dir nulla.

Passammo circa un’ora a chiaccherare, ridere e scherzare. Imparammo a conoscerci meglio l’una dell’altra, e posso dire che era una persona fantastica.
Mi squillò il telefono. Era Nath.
“Ei, dimmi tutto bro” dissi rispondendo alla chiamata.
“Oh ma dove sei!? Dobbiamo andare in sala registrazione, ricordi?” disse lui.
“Ah già, vero.. scusami me n’ero scordato. Arrivo” dissi triste.
Bloccai la chiamata e guardai Lola.
“Te ne devi andare?” domandò con il labbruccio.
“Si, ma se vuoi ci rivedremo..” le dissi mentre mi rivestivo. Lei si rimise la sua roba intima.
“Mi farebbe piacere..” rispose con un sorriso che le illuminò il volto.
Ci baciammo un’ultima volta e me ne andai con la speranza di rivederla presto.

Lola’s pov.
Quello che era successo tra me e Tom, Thomas Parker era semplicemente fantastico. Ancora non riuscivo a crederci, era tutto così fantastico.
Ma Lucas? Non mi andava di continuare a vedere Tom, ma stare con lui che era dall’altro capo del mondo.
Così gli scrissi un messaggio, sì, pessimo modo di ‘lasciare’ qualcuno.
‘Ciao Lucas, ho pensato molto e sono arrivata alla conclusione che questa lontananza non fa bene a nessuno dei due.. ho trovato qualcuno, che mi fa sentire bene.. Scusami, spero resteremo amici’. Che mostro che sono. Lasciarlo con un messaggio.
Ma era dall’altro capo del mondo, che potevo fare?
Passai il resto del pomeriggio a casa a sistemarla, dato che era un vero e proprio porcile.
Intorno alle sette sentii suonare al campanello. Andai a vedere chi era.
Thomas.
“Ciao..” dissi sorpresa di vederlo.
“Devo farti conoscere qualcuno, vieni” disse prendendomi per mano e trascinandomi fuori.
Mi fece salire in macchina e andammo verso casa sua, credo. Si, era casa sua. Di fronte alla porta era pieno di paparazzi.
Entrammo e vidi i ragazzi tutti seduti sul divano e guardare una partita. Quando entrammo si girarono tutti a guardarmi, mi sentivo così imbarazzata..
“Ragazzi, lei è Lola. Vi ricordate di lei?” domandò Tom sorridendo.
“Certo, come dimenticarsi?” domandò Max.
“Bene, da oggi la vedrete tutti i giorni..” continuò Tom.
“Tutti.. tutti i giorni?” domandai io.
“Ovvio, tutti i giorni” rispose sorridendo.
Mi baciò dolcemente davanti a tutti. 



-Spazio Autrice-
ZALVE u.u
Allora comincio con il ringraziare le mie carissime Giulia, Ilaria, Sara e Ylenia, perché senza di loro questa OS non sarebbe qui. 
La Giu e la Ila hanno aiutato a scriverla, all'inizio doveva essere una OS rossa, ma poi mi sono accorta che sono negata a scrivere quel genere e ho preferito andarci giù leggero.
Spero di non aver combinato un pasticcio, boh. Il finale è forse molto aspettato, forse fa schifo. Fatemi sapere che ne pensate.

#ClubPervy vi amo e scusate se non l'ho fatta rossa. 
xx Desi. 

   
 
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