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Autore: Lisaa92    17/01/2013    2 recensioni
Il sapore di sangue mi invade i pensieri. Devo averne perso molto. Mi gira la testa, forse sono a terra ma non ne sono del tutto sicura. La ferita al fianco pulsa dolorosamente. Merda. In che situazione sono finita?
"Chiara!"
Devo stare veramente male se sento la sua voce, non posso illudermi che lui sia qui, non può sapere dove sono.
O forse si?
Provo a chiamarlo ma improvvisamente sprofondo nel buio assoluto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Il sapore di sangue mi invade i pensieri. Devo averne perso molto. Mi gira la testa, forse sono a terra ma non ne sono del tutto sicura. La ferita al fianco pulsa dolorosamente. Merda. In che situazione sono finita?
"Chiara!"
Devo stare veramente male se sento la sua voce, non posso illudermi che lui sia qui, non può sapere dove sono.
O forse si?
Provo a chiamarlo ma improvvisamente sprofondo nel buio assoluto.
 
 
8 MESI PRIMA
“Chià, vuoi sbrigarti? Faremo tardi e tu sai quanto odio fare tardi. Quando dicono che il concerto è alle 22, non intendono le 23, ma le 22.
Poi bisogna parcheggiare, trovare un tavolo, ordinare da bere, non possiamo fare sempre tutto di corsa!”.
Giulia, la persona più rompiballe che conosca, nonché la mia migliore amica.
“Eccomi, eccomi.” Le rispondo esasperata, prendendo al volo le chiavi della macchina che mi lancia.
Come al solito sono in ritardo e come sempre lei è l’unica del gruppo a farmelo notare.
Anche stasera ci siamo fatte incastrare da Giulia.
Saliamo in macchina spinte dalla sua impazienza; siamo in quattro: io, Giulia, Sonia e Cristina, amiche inseparabili dai tempi delle medie.
Stasera c’è il concerto del fratello di Sonia, Daniele, chitarrista storico degli Smonkeys e Giulia è assolutamente pazza di lui, tanto da trascinarci a ogni suo concerto. Cosa non si fa per un’amica?
Pensandoci bene, è da un po’ che non li vediamo dal vivo.
Bah, non è qualcosa di cui preoccuparsi; al momento ho ben altri pensieri per la testa.
Vorrei soltanto chiudermi in camera mia, con la musica al massimo e rimanere immobile a fissare un punto sul soffitto per ore.
Dire che è un brutto periodo è dire poco!
Il mio ragazzo mi ha lasciata (non rivanghiamo il motivo perché certe cose è meglio dimenticarle in fretta), l’estate sta per finire e io sono all’ultimo anno del liceo linguistico, e questo significa una sola cosa: maturità.
Come se non bastasse ho cambiato scuola.
Dopo quattro anni di sofferenze, ho deciso di lasciarmi tutto alle spalle e mi sono iscritta ad una scuola privata. In pratica dovrò ricominciare tutto daccapo.
Vengo riportata alla realtà da Sonia che sta chiedendo a un cameriere se può trovarci un tavolo.
Giulia mi tira un’occhiataccia non appena si accorge che il concerto è iniziato da un bel pezzo ormai; faccio spallucce e mi dirigo al tavolo.
Una voce maschile mi arriva all’orecchio.
Ehi, è veramente bravo!” penso tra me e me.
Ho visto più volte gli Smonkeys dal vivo, e ricordo che il cantante era più stonato di una rana con una mosca incastrata in gola. Ma allora chi sta cantando?
Mi giro per vedere il gruppo e il mio sguardo si posa sul ragazzo che sta cantando, moro, occhi verdi, non troppo alto…quello non è il cantante degli Smonkeys!
Riconosco subito la canzone: Wherever you will go. La adoro.
Lui alza gli occhi e mi fissa per un attimo che sembra un’eternità, poi mi rivolge un sorriso così radioso da confondermi.
 
Tornando a casa, Sonia mi spiega che quello è Andrea, il nuovo cantante degli Smonkeys, e che è grazie a lui se sono riusciti a organizzare una specie di tour in giro per l’Italia.
Naturalmente Sonia mi racconta vita, morte e miracoli di Andrea, vengo quindi a sapere che è fidanzato.
Mi sono immaginata tutto allora? Gli sguardi e tutto il resto? Bah..” mi dico sovrappensiero.
 
7 MESI PRIMA
Non posso fare a meno di sgranare gli occhi dalla sorpresa.
Due femmine e quattordici maschi: i maturandi del 2013.
Provenienti tutti da scuole diverse, perciò con poche lezioni in comune, ma a quanto pare saranno i miei compagni di classe per i prossimi 9 mesi, un vero parto.
L’unica altra ragazza, Alice, fa il linguistico come me, quindi saremo praticamente inseparabili.
Sembra simpatica, ha già fatto tre battute negli ultimi 2 secondi, probabilmente è più nervosa di quanto non voglia dimostrare.
 
La prima settimana di scuola è stata abbastanza dura; non sono una che da confidenza subito, quindi c’è voluto un po’ per fare conoscenza, ma per lo meno saluto tutti e ho quasi imparato tutti i nomi.
Alice è stata una vera rivelazione.
Con me è sempre simpatica e carina, ma quando si tratta di parlare con un ragazzo, si blocca. Alta, slanciata, capelli lisci e lunghi di un rosso ramato che salta subito all’occhio e due occhi verde smeraldo in cui specchiarsi tanto sono limpidi, dall’aspetto sembrerebbe una di quelle ragazze spigliate e dalla battuta sempre pronta, invece è di una timidezza disarmante.
I ragazzi al contrario sono tutti molto aperti, dopo una sigaretta di gruppo sono diventati tutti amici per la pelle. Tipico..
Non ho legato ancora con nessuno di loro, ci salutiamo, scambiamo due chiacchiere, ma ancora niente di più.
Solo con uno di loro ho avuto una vera conversazione..ok, diciamo più uno scontro che altro! Lui è uno di quelli che quando li vedi non puoi non pensare “eccone un altro che si crede chissà chi!”
È arrogante,  presuntuoso, egoista..
È Matteo.



ciao a tutti! sono Lisa e questa è la prima storia che scrivo.
Se passate di qui e la leggete spero che lascerete anche una recensione. grazie in anticipo a tutti.
Buon fine settimana :)
  
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