Mi chiamo Mitchie,ho 15 anni,e vivo in un piccolo paese dell’Ontario (Canada),chiamato Stratford.Sono qui da quest’estate..a causa del lavoro di mia madre,cambiamo sempre città..ed ora sono stanca,stanca di perdere sempre amici,stanca di dover sempre ricominciare la mia vita dall’inizio. Oggi è l’undici settembre,ed  è il mio ‘primo’ giorno di scuola qui..ed ho paura di rimanere sola..o di non riuscire a farmi degli amici.Eccomi,sveglia alle 06:50 del mattino,voglio rimanere nel mio letto..ma mamma mi chiama.Mi alzo,vado in bagno e inizio a prepararmi..mi lavo,mi vesto,mi piastro i capelli,e metto un filo di matita viola sulle palpebre,proprio come al solito. Metto la giacca,cartella in spalla e scendo. La scuola non è molto lontana,ma mamma come primo giorno di scuola vuole portarmi con la macchina..OH!MI SENTO COSI’ STUPIDA! Sono l’unica ragazza ad essere accompagnata da sua madre!Che vergogna..
Scendo dalla macchina,sono tutte persone ‘snob’,non troverò mai un’amica qui..cammino lentamente e silenziosamente dirigendomi all’interno della mia classe.
Ero in ritardo,la professoressa mi guarda male,e subito si alza dicendo alla classe:’’Questa è Mitchie,la nuova alunna,fatela sentire a suo agio’’.Ero vicino alla cattedra,e nel frattempo osservavo i miei ‘’compagni di classe’’.C’era un ragazzo misterioso,ciuffo all’insù,magro,occhi color nocciola,proprio vicino alla finestra .L’ultimo posto rimasto era proprio quello vicino a lui.Tolgo la giacca,appoggio la cartella a terra e mi siedo.Non parlammo per tutta l’ora,fino a quando non notò che mi sentivo sola,e che lo guardavo in continuazione.
-          Piacere,Justin.. *sorride*
-          Piacere,Mitchie..ricambiando il suo sorriso.
Bene,avevo un amico..ed era proprio lui,un ragazzo carino,dal carattere un po’ strano.Si mostrò molto carino con me..mi difendeva,e con le sue battute cercava di farmi sorridere..notando che ero un po’ agitata.Andai in bagno,c’erano due ragazze,erano proprio due ochette,avevano gonne corte,e due chili di trucco sulla faccia.Mi guardarono,e si misero subito a ridere come se avessero visto un clown..ero imbarazzata,mi chiusi in bagno e dopo un po’ ritornai in classe.
Ora di pranzo.Vado in mensa,e per sbaglio sbatto contro una ragazza poco più piccola di me,che impaurita si scusa,e corre via in un tavolo a mangiare,da sola..
Avevo bisogno di amiche..vero? Andai al suo tavolo e iniziammo a parlare..facemmo amicizia..era la mia prima amica qui,a Stratford..e continuammo a parlare fino al suono della campanella.
Finalmente a casa.