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Autore: Patta97    17/01/2013    4 recensioni
"- River Song. La donna che ha ucciso il Dottore. La donna del Dottore – esordì. – Sei gelosa di me? -"
Una leggera River/Eleven per lanciarmi in questo fandom: la moglie del Dottore è gelosa della nuova, affascinante compagna del marito?
Spoiler! 7x06: The Snowman
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 11, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao, fandom!
Questa è la mia prima storia qui, scritta stamattina a scuola mentre pensavo al mio adorato OTP River/Eleven.
Dopo aver visto The Snowman (ri-avverto anche qui che tutta la fan fiction si basa su Spoiler della settima stagione, anche se credo che ormai tutti l'abbiamo vista!) non potevo non scrivere qualcosa che riguardasse River...
Spero che leggerete e mi lascerete un parere, essendo nuova qui!
Chiara
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- Ciao, dolcezza -

Il Dottore si girò verso la voce alle sue spalle.

- Salve, cara – salutò con un sorriso.

- Ti trovo di buon umore rispetto a… dieci anni fa? – chiese River Song, venendogli vicino.

- Undici – la corresse il Signore del Tempo, smettendo definitivamente di armeggiare coi comandi del TARDIS per dedicare la propria attenzione alla moglie.

- Girano voci, nel vasto universo… - sussurrò River sul viso del marito.

- Voci? – sorrise il Dottore, alzando un sopracciglio. – Le voci possono essere buone, cattive, molto buone, molto cattive, così così e molto così così… - elencò, contando sulle dita della mano destra. – A che tipo di voci si riferisce lei, dottoressa Song? –

- Professoressa, per te – lo corresse automaticamente la donna. – Voci buone, direi. Ti sei trovato una compagna – disse con tono poco convinto.

- Ah, sì! Ottime notizie! E la devo ancora trovare, comunque, per l’esattezza – precisò il Dottore, voltandosi nuovamente facendo svolazzare i lembi della giacca, per premere valvole e bottoni, non avvertendo il disagio della moglie.

Lei rimase in silenzio ad osservarlo.

Poi lui ricominciò a parlare, logorroico come sempre, entusiasta come prima.

- Sei uscita di prigione solo per questo? Per delle voci? Non è da te – si stupì appena il Signore del Tempo.

River non rispose e il Dottore girò la testa per guardarla.

Una lacrima solitaria solcava il viso della donna, ma fu subito spazzata via da un gesto veloce della mano, per nascondere i danni.

- River! Piangi? – chiese l’altro, alzando entrambe le sopracciglia come la personificazione dello stupore.

- Che acume, Dottore… - commentò lei, evitando il suo sguardo, ma si decise a parlare. – Le voci dicono… che Clara Oswin Oswald ha stregato i cuori dell’ultimo della sua specie come solo un’altra ha fatto, in passato – rivelò, citando.

Il Dottore la abbracciò, non sapendo che altro fare.

In fondo, lui doveva solo limitarsi alle cose scientifiche.

- River Song. La donna che ha ucciso il Dottore. La donna del Dottore – esordì, chiudendo gli occhi e sussurrando fra la massa di capelli ricci di lei. River sospirò. – Sei gelosa di me? -

La donna provò a scostarsi dall’abbraccio, in un moto d’orgoglio. Ma lui la strinse forte finché non la sentì rilassarsi completamente.

Passò qualche secondo e River si rese conto che il Dottore aspettava ancora una risposta. Spinse il volto contro la giacca del marito, parlando attraverso il tessuto. – Come potrei non esserlo, stupido, vecchio ragazzino? Sono gelosa di te… continuamente. Ma non possiamo sempre stare insieme e l’importante è che tu non viaggi da solo. E adesso… hai addirittura trovato una compagna che ti invoglia di nuovo a vedere le stelle – aggiunse, scostandosi dolcemente dall’abbraccio e allontanandosi di qualche passo. – Allora, che vuol dire che la devi “ancora trovare”? –

Il Dottore le rivolse uno dei suoi sguardi, quelli accompagnati da un sorriso commosso e orgoglioso.

Poi batté le mani una contro l’altra per scaricare l’atmosfera.

- È semplice! È morta – rivelò, tranquillo.

- Morta – ripeté River, alzando un sopracciglio. 

- Già, morta. Per la seconda volta, in realtà. Ma è ancora viva! Da qualche parte, credo… - spiegò, confusionario.

Ma River capì. – Ah, capito! – esclamò, dopo aver riflettuto. – Credo di poterti dare una mano – annunciò, mettendosi a digitare qualcosa e a guardare lo schermo posizionato sopra i comandi.

- Una compagna del genere non ti era mai capitata – commentò la donna dopo qualche attimo, con un lieve sorriso sulle labbra. – Piuttosto speciale -.

- Mai speciale come un astronauta impossibil… mente gelosa – buttò lì il Dottore, sfiorandole la punta del naso con l’indice destro.

- Ti diverte, non è vero? – scherzò River, scuotendo piano la testa.

- Non più del necessario, ma… sì – ammiccò, aggiustandosi il cravattino.

Dopo qualche altro istante di lavoro, River era pronta. – D’accordo, Dottore – esclamò. – Io ho finito. Parti subito per trovarla. E poi ricomincia. Ricomincia a viaggiare, a incontrare mondi, strane creature e nuovi nemici, a salvare l’universo. Ricomincia a essere chi amo – aggiunse appassionata, guardandolo in quegli occhi antichi.

- No – sorrise il Dottore.

River sbarrò gli occhi, sorpresa e ferita. – Perché no? Dimmelo –.

- Voglio prima fare una cosa – disse con uno strano sorriso malizioso, iniziando a salire la rampa che portava nella camera. – E le consiglio di seguirmi, professoressa. Potrei aver bisogno della sua assistenza – si sciolse il cravattino e sparì dietro la porta.

- Oh, dolcezza – sospirò River prima di andare dal suo Dottore.
  
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