E' una giornata noramale, ma per me non lo è mai.

Il solo pensiero di vederti mi fa ribollire il sangue, il mio corpo viene investito da una rabbia inrefrenabile. 

Vorrei ucciderti, vorrei vederti soffrire, proprio come tu hai fatto con me.

Inizi la tua lezione tranquillamente e continui a guardarmi come se nulla fosse successo, come se quel giorno tu non mi avessi violata nella parte più intima.

Sentivi i miei singhiozzi eppure non ti sei formato, continuavi a toccarmi e hai ottenuto quello che volevi. 

Ma ora come ti senti? Non ti senti un msotro?

Vedo i tuoi occhi pentiti, solo ora ti sei accorto del danno che hai fatto?

Che hai giocato con una ragazzina di soli quindici anni?

Mi hai distrutto, mi hai portato via quello a cui una donna tiene di più.

Hai visto il mio corpo, le mie lacrime numerose, ma ancora oggi non ti sei mai avvicinato per scusarti.  Hai mai pensato a come mi sono sentita io?

Hai notato il cambiamento del mio comportamento? 

Hai incrociato il mio sguardo impassibile e per un attimo ti ho visto rabbrividire.

Nessuno vedrebbe mai uno simile sguardo su una ragazza piena di vita.

Ora capisco, c'è qualcosa che provi per me, quel qualcosa che ti ha fatto andare avanti quel giorno e ti senti un idiota per esserti innamorato a me, ma sai che non puoi rinnegare i tuoi sentimenti.

La lezione finisce, tutti escono, ma io rimango nell'aula.

Voglio affrontarti, voglio sputarti addosso tutto il mio dolore e farne il tuo dolore.

Ma non riesco ad essere cattiva e le lacrime hanno il sopravvento su di me.

<< Perché? >> riesco solo a mormorare, mentre il mio corpo è scosso dai singhiozzi.

<< Ludmilla, mi dispiace molto...>>.

 Ti do uno schiaffo.

<< Mi ha violentata... e tutto... e tutto quello che riesce a dire è... mi dispiace?>> singhiozzo, chiudendo gli occhi.

Scappo da quella stanza, scappo da quel mostro che mi rovinata, scappo da quel posto che mi porta brutti ricordi, scappo in cerca di uno spicco di felicità.

Ormai è successo, non si può piangere sul latte versato, ma vorrei tanto riavere quello che è mio. Vorrei aver avuto la forza di allontanarlo da me.

Pensare che dopo mi abbia mi ha ricattata, mi ha detto di far tutto quello che diceva, altrimenti avrebbe detto a tutti che ero una poco di buono che ci prova conn gli insegnanti.

E non potevo permettermi che il ragazzo che più che amo avrebbe sofferto per un bugia.

Gregorio mi ha rovinata, mi ha costretta ad essere qualcuno che non sono.

Mi ha costretta a far di tutto, purché Leon mi lasciasse, quando il mio cuore batteva per lui.

E ora sono sola e distrutta.

Mi asciugo gli occhi e vedo dove sono arrivata, sono in un parco.

Le lacrime cominciano nuovamente a scivolare dai miei occhi, mi aggrappo a un albero.

Da oggi basta, da oggi dirò tutto quello che mi ha fatto, da oggi tutti sapranno come stanno veramente le cose.

Vedo il cielo senza nuvole, ecco come sarà la mai vita da adesso, uno sfondo celeste con qualcosa che al centro brilla, quel sole che sarà il sorriso che animerà le mie giornate.

Per farcela posso solo contare su di me e il momento più spaventoso nella vita è quando realizzi che l'unica persona che ti può salvare,sei tu.