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Autore: Queen    26/07/2004    11 recensioni
Lo spirito di una ragazza che aveva vissuto un amore infelice si impossessa del corpo di Misty, solo un libro può salvarla...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LEGGENDE POPOLARI

 

 

LO SCRITTORE MALEDETTO

 

Era un caldo pomeriggio primaverile e Ash, seguito dai suoi inseparabili compagni di viaggio Misty e Brock, stava viaggiando per diventare un allenatore di pokemon.

Misty: Brock, quanto manca per la prossima città?

Brock: Ormai dovremmo essere quasi arrivati!

Ash: Scusate, ma non ho ancora capito dove siamo diretti…

Misty: Ma tu non capisci mai niente? Dobbiamo andare a Pepper City… ( è un po’ ridicolo… ma non sono riuscita a trovare niente di meglio…n.d. Queen)

Ash: Scusami tanto, ma visto che li non c’è una palestra, il nome di questa città non mi rimane in mente…

Misty: Perché hai una mente?

E ricominciarono a litigare. Come sempre Brock cercò di farli calmare, ma con scarsi risultati… Ad un certo punto si udì un grido poco distante di li, e tutti e tre si diressero in quella direzione. Quando arrivarono videro una ragazza che aveva all’incirca la loro età con i capelli lunghi e castani e gli occhi verdi,appoggiata ad un albero che stava per essere attaccata da tre Beedrill.

Ash stava per intervenire usando il suo pikachu, ma fu fermato da Brock…

Brock: Aspetta Ash…

Ash: Cosa c’è Brock?

Brock: … Lascia che sia io a salvarla… non hai visto quanto è carina?

Ash e Misty caddero a terra…

Ash: E va bene, però sbrigati prima che sia troppo tardi…

Subito Brock prese una sfera pokè e la lanciò.

Brock: Forretress, vai! Rapigiro su quei tre Beedrill!

Appena il pokemon uscì dalla sfera eseguì l’ordine del suo allenatore e colpi in pieno i tre pokemon facendoli fuggire.

Ragazza: Grazie per avermi salvato… senza il tuo intervento credo che me la sarei vista davvero brutta…

Brock: Figurati… è un mio dovere assicurarmi che delle ragazze carine come te non corrano dei rischi… ma dimmi un angelo come te ha anche un nome?

Ragazza: Non dire così che mi fai arrossire… comunque mi chiamo Laura, e voi chi siete?

Misty: Io sono…

Brock: Te li presento io! Lei è Misty, lui è Ash… ed  io sono Brock, ma se non ti piace puoi chiamarmi in qualunque modo, tanto per me fa lo stesso!

Laura: Em… no, no Brock andrà benissimo…

Misty: Ma come ha osato interrompermi ora lo prendo e gli faccio vedere io…

Ash: Dai Misty, calmati, lo sai come è fatto… comunque, come mai ti trovi qui da sola? Dove sei diretta?

Laura: Dovrei andare a Pepper City… ma credo di essermi persa…

Brock: Ma non ti preoccupare mio angelo… anche noi siamo diretti li! Perché non ti unisci a noi?

Laura: Se non vi disturbo…

Ash: Certo che puoi…

Brock: Disturbare, tu… scherzi? Cosa aspettiamo, andiamo!

E senza attendere una risposta si incamminò…

Ash: Brock ha proprio perso la testa…

Misty: Ma come hai detto tu… sai com’è fatto…

Ash: Però bisogna ammettere che questa volta ci ha visto proprio bene… è proprio una bella ragazza… non come una di mia conoscenza…

Questo non avrebbe mai dovuto dirlo, in un istante si trovò il pugno di Misty stampato in faccia… poi la ragazza iniziò a seguire i due che si stavano allontanando lasciando Ash steso a terra per via del pugno ricevuto

Misty: Ti conviene muoverti se non vuoi perderti…

Ash si alzò, e riprese a seguire il gruppo.

Dopo circa un’oretta arrivarono a Pepper City: era un piccolo paesino, molto pittoresco. Girando in cerca del centro medico notarono che gli abitanti erano impegnati ad ornare la città.

Laura: Ecco il centro medico, avanti andiamo!

Quando entrarono trovarono l’infermiera Joy ad accoglierli.

Joy: Posso esservi utile?

Ash: Si, potrebbe prendersi cura dei nostri pokemon?

Joy: Certo!

Misty: Scusi, ma che è in programma una festa?

Joy: Si, è una nostra antica ricorrenza… alla quale è legata una triste storia…

Misty: Quale storia?

Joy: Tanto, tanto tempo fa, c’era uno scrittore che abitava in una casa alla periferia del paese. Si faceva vedere raramente e se ne stava sempre chiuso in casa, e in città girava la voce che praticasse dei riti magici… per questo gli fu dato il soprannome di “scrittore maledetto”. Un giorno sparì misteriosamente, senza lasciare traccia, di lui si seppe solo che stava lavorando ad un libro…

Brock: E di cosa parlava il libro?

Joy: Dovete sapere che molto tempo fa, molto prima che lo scrittore si rinchiudesse in casa, successe un fatto strano riguardante una ragazza, Sabrina, e un ragazzo, Riky. I due si conoscevano da molto tempo, e lei si era perdutamene innamorata di Riky, ma non aveva il coraggio di rivelargli i suoi sentimenti per paura di rovinare il loro rapporto di amicizia. Un giorno, proprio il giorno della nostra festa, non riuscendo più a tenersi dentro i suoi sentimenti, decise di rivelarli al ragazzo. Però venne a sapere da un suo amico che Riky stava frequentando, a sua insaputa, un’altra ragazza. Questo le causò un profondo dolore e per non rivedere più Riky, Sabrina decise di rinchiudersi in casa. Il giorno dopo Riky non avendola vista alla festa, decise di andarla a trovare, ma venne cacciato via senza una ragione. Decise allora di chiedere spiegazioni ad una sua amica, che gli disse che la colpa era solo la sua perché usciva con una ragazza e non gli aveva detto niente. Lui smentì tutto, disse che non era vero niente,e che sicuramente qualcuno le aveva voluto fare uno scherzo. Si precipitò a casa della ragazza per dirle che niente era vero e che in realtà lui l’amava, ma non la trovò. Chiedendo ad una vicina seppe che Sabrina era da poco uscita e si stava dirigendo al tempio sulla collina. Quando arrivò vide la ragazza che stava per buttarsi, cerco di fermarla ma non ci riuscì…la ragazza morì… il giorno dopo anche Riky, che non poteva vivere con il rimorso di non essere riuscito a salvarla, si tolse la vita… Molti credono che durante la festa, le anime dei due rivivono la loro triste storia…

Ash: Si, ma cosa centra questo con il libro?

Joy: Il libro non fu mai recuperato… però molti dicono che parlasse proprio di questa storia, ma che si interrompeva con la scena dove Riky arrivava al tempio… non si sa perché, comunque si interrompeva li. Dicono anche che durante la festa, sentono delle voci provenire dal tempio sulla collina… e tutto questo è iniziato proprio da quando lo scrittore è scomparso…

Brock: E’ molto strano non trovi Laura? Laura mi senti?

Laura: E’? Ah, si, si… è molto strano…

La ragazza era assorta nei suoi pensieri, sembrava che qualcosa la preoccupasse.

Brock: C’è qualcosa che non va?

Laura: No, no, va tutto benissimo… è solo che…la storia mi ha un po’ intristito, tutto qui!

Joy: Se intendete rimanere per assistere alla festa, potete alloggiare nella locanda qui accanto!

Ash: Quanto dura questa festa?

Joy: Due giorni…

Brock: Avanti Ash, possiamo anche fermarci per due giorni, no?

Ash: E va bene… però appena finita la festa ripartiamo subito ok?

Così i quattro si diressero alla locanda indicata da Joy. Si sistemarono nelle loro camere e scesero per la cena. A metà cena…

Misty: Scusate, salgo in camera…

Brock: Ma la cena non è ancora finita…

Misty: Lo so, però non mi sento molto bene…

Così si alzò dalla tavola e se ne andò.

Ash: “Chissà cosa le è preso… inoltre non mi ha rivolto la parola per tutta la sera…”

La cena stava continuando tranquillamente, Laura e Brock sembravano andare molto d’accordo e Ash si sentiva di troppo e quindi decise di andarsene…

Ash: Bene, me ne vado in camera, sono molto stanco…

Brock: D’accordo, noi restiamo ancora un po’ qui e dopo saliamo, ci vediamo domani!

Intanto Misty si trovava nella sua camera seduta vicino alla finestra, se ne stava li a guardare il cielo che quella sera era pieno di stelle. Era assorta nei suoi pensieri, pensava ad Ash…

Misty: “Ash è proprio un bambino, possibile che debba prendermi sempre in giro? Oggi poi ha proprio esagerato…perché con tutte le altre ragazze è gentile mentre con me si comporta sempre così? Non riesco proprio a capirlo…”

Nel frattempo Ash, mentre si stava dirigendo nella sua stanza vide che nella stanza di Misty c’era ancora la luce accesa.

Ash: “E’ ancora sveglia… strano, aveva detto che non si sentiva bene… forse è meglio andare a controllare…”

Così si avvicinò alla porta e bussò.

Ash: Msty, sei ancora sveglia? Posso entrare un attimo?

Misty: “ Ash? possibile che sia davvero lui?” S-si, entra pure…

Ash entrò e si avvicinò alla finestra. Ci fu un attimo di silenzio: Ash stava in piedi e guardava fuori dalla finestra, mentre Misty lo stava osservando, era rimase stupita dalla sua entrata,  non si sarebbe mai aspettata che Ash si preoccupasse per lei…

Misty: “ E se lo avesse fatto perché prova qualcosa per me? Ma cosa vado a pensare… è impossibile…”

Poi prese a fissare il pavimento. In quel momento Ash iniziò a fissarla e notò che il suo sguardo si era fatto triste.

Ash: Ti senti bene ora?

Misty: E’? Ah, si ,si…

Poi calò il silenzio.

Misty: “ Questo silenzio è imbarazzante… devo trovare qualcosa da dire…”

Misty: Cosa ne pensi della storia che ci ha raccontato Joy? Io non vorrei mai trovarmi in una soluzione come la sua… amare una persona da tanto tempo e poi scoprire che quella persona per te non prova niente… in parte posso capirla…

Ash la guardò con aria interrogativa, non aveva capito il significato di quelle ultime parole.

Ash: Secondo me è stata troppo impulsiva… avrebbe dovuto parlarne con lui prima…

Misty: Avrei voluto vedere te al suo posto… avrà agito di impulso, in certe situazioni è impossibile ragionare…

Ash: Comunque arrivare addirittura a buttare via la sua vita…

Misty: Ma prova a capirla, si sarà sentita crollare il mondo addosso… aveva perso la cosa più importante…

Poi riprese a guardare il pavimento.

Ash: “ Forse è meglio cambiare argomento, se continuiamo così va a finire che litighiamo… ma cosa posso dire?”

Ci pensò per qualche secondo poi…

Ash: Come mai per tutta la sera non mi hai rivolto la parola? Te la sei presa per quello che ti ho detto oggi?

Msty alzò il viso, i loro sguardi si incrociarono. Si fissarono per qualche istante, lui l guardava ansioso di ricevere una risposta, mentre lei era sorpresa, non riusciva a crederci, Ash aveva proprio fatto centro.

Misty: Non puoi pretendere di ferire i sentimenti di una persona senza offenderla…

Ash non riuscì a capire neanche questa volta il significato di quelle parole, l’unica cosa che le era chiara era che si era offesa proprio per quello che le aveva detto nel pomeriggio.

Ash: Scusa, non credevo che ti offendessi per così poco, io stavo solo scherzando…

Misty: Per così poco? Diciamo che quella di oggi è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso…

Ash: Cosa vorresti dire?

Misty: Che non riesco a capire perché con tutte le altre ragazze che incontriamo ti comporti gentilmente mentre con me ogni occasione è buona per prendermi in giro…

Ash non  rispose, si diresse verso la porta, l’aprì, ma prima di uscire si voltò verso la ragazza.

Ash: Forse perché io ti considero diversa dalle altre…

Poi uscì chiudendo dietro di se la porta. Misty stava ancora fissando la porta, questa volta era lei che non era riuscita ad afferrare il significato delle parole da lui dette.

Misty: “ forse sono stata troppo dura… dopo tutto lui era venuto qui perché si era preoccupato per me, mentre io l’ho solo aggredito… è che mi ha preso alla sprovvista, non pensavo che lui si preoccupasse per me… poi quelle parole… io sarei diversa dalle altre… cosa voleva dire?”

In quel momento un soffio di aria gelida entrò dalla finestra e avvolse Misty, le sembro di sentire qualcosa, come qualcuno che le sussurrò qualche parola che non riuscì a capire, si sentiva un po’ strana. Si mise sul letto e si addormentò.

Intanto Ash era entrato nella sua camera e si era disteso sul letto.

Ash: “ Credo di aver peggiorato le cose… forse non sarei dovuto andare a trovarla…”

Poi dubito in mente gli tornarono in mente alcune parole dette da lei.

Ash: “…posso capirla… cosa voleva dire con quelle parole? E poi ferire i sentimenti di una persona… non sarà che in fondo prova qualcosa per me?”

Con quest’ultima idea che gli frullava per la testa chiuse gli occhi e si addormentò.

Il giorno dopo i primi a svegliarsi furono Brock e Laura, che si incontrarono per fare colazione. Subito dopo arrivò anche Ash.

Ash: Buon giorno a tutti!

Brock: Buon giorno Ash!

Laura: Buon giorno, ma dov’è Misty? Non ditemi che non si è ancora svegliata…

Ash: Già…

Brock: Forse è meglio andarla a chiamare.

Il ragazzo stava per andare ma si bloccò subito; gli tornò in mente quello che era successo la sera prima.

Ash: Laura perché non ci vai tu?

Laura: Va bene…

Ash: Io intanto vado a fare un giro per il paese… ci vediamo più tardi…

Così uscì e si incamminò per la strada.

Ash: “Forse è meglio se non mi faccio vedere per un po’ da Misty… così avrà il tempo per calmarsi e potremmo parlare tranquillamente…”

Intanto Laura era arrivata davanti alla camera di Misty.

Toc toc

Misty: Chi è?

Laura: Misty sono Laura, perché non vieni giù a fare colazione?

Misty: Non ho fame…

Laura: …allora ripasso tra un po’, così andiamo a fare un giro per il paese, così diamo un’occhiata alla festa…

Misty: No, oggi non mi va di uscire.

Laura: Cosa c’è ti senti male?

Misty: Sto benissimo, solo che non mi va di uscire e basta!

Laura: Ne sei sicura?

Misty: Si, non vi preoccupate per me e  divertitevi…

Laura: Va bene…

E ritornò nella sala ristorante.

Brock: Misty? Non scende?

Laura: No, ha detto che non ha fame…

Brock: Però dopo viene a fare u giro con noi?

Laura. No, ha detto che non gli va… ma Ash dov’è?

Brock: E’ uscito da solo… a quanto pare saremo solo io e te.

Così fecero colazione e poi uscirono.

Brock: Allora vuoi andare a vedere qualcosa in particolare oppure facciamo un giro per il paese?

Laura: Veramente…

Brock. Avanti dimmi dove vuoi andare e io ti ci porterò subito!

Laura: Vorrei andare alla casa dello scrittore…

Brock: Come mai proprio li?

Laura: Sono curiosa di vederla, e poi vorrei provare a cercare quel famoso libro…

Brock: Proprio non ti capisco… comunque se è li che vuoi andare andiamo!

Fece qualche passo e poi si bloccò di colpo.

Laura: Cosa c’è? Perché ti sei fermato?

Brock: Ecco… non so la strada!

Laura: Non ti preoccupare, basterà chiedere in giro!

Così fecero, e dopo un po’ arrivarono alla casa dello scrittore. Ritrovarono davanti ad un cancello in legno malmesso, lo oltrepassarono senza problemi e si trovarono in un giardino che evidentemente non veniva curato da moltissimo tempo; era pieno di erbacce alte che rendevano difficile il passaggio.

Brock: E’ da molto che qui non entra nessuno…

Laura: Per forza, gli abitanti considerano questo posto maledetto e hanno paura ad avvicinarsi!

Brock: Cosa?!? Ma tu come fai a sapere queste cose?

Laura: E’? Ah, vedi… l’ho sentito dire in paese…

Arrivarono fin davanti alla porta.

Laura: E ora come facciamo ad aprirla?

Brock si avvicinò alla porta, le diede un colpo con la mano per vedere quanto fosse solida, ma appena la toccò cadde lasciando libero il passaggio.

Brock: Bene, ora il problema non sussiste!

Entrarono, la casa era illuminata dalla luce del sole che entrava dalle finestre.

Brock: Da dove iniziamo le ricerche?

Laura: Non saprei, andiamo in questa stanza qui e vediamo.

Iniziarono a cercare, passarono alcune ore ma del libro non c’era traccia, fecero un pausa per far pranzo poi ricominciarono le ricerche.ormai il sole stava calando, e così diminuiva anche la luce nella casa.

Brock: Abbiamo controllato per tutta la casa ma non lo abbiamo trovato… inoltre anche il sole sta calando e qui si riesce a vedere sempre meno…

Laura: Già… forse è meglio tornare alla locanda…

Così si incamminarono. All’albergo…

Borck: Chissà se Ash è tornato…

Laura: Chiediamo ad un cameriere se lo ha visto…

Così si diressero verso il cameriere che li avea serviti la sera precedente.

Laura: Mi scusi, mi sa dire se il ragazzo che era con noi ieri sera è tornato?

Cameriere: No, io perlomeno non l’ho visto…

Brock: E l’atra ragazza che era con noi?

Cameriere: Quella con i capelli rossi? Non è uscita dalla sua camera si è fatta anche portare il pranzo!

Laura: Grazie per le informazioni!

Poi il cameriere se ne andò.

Laura: Quei due sono strani… ma si comportano sempre così?

Brock: No, non hanno mai fatto così…

Laura: Speriamo almeno che si presentino a cena…

Brock: Si, vedrai che ci saranno…

Infatti per l’ora di cena Ash era tornato e Misty era scesa.

Si ritrovarono allo stesso tavolo della sera prima.

Brock: Allora Ash cosa hai fatto per tutto il giorno?

Ash: Niente di speciale, ho solo fatto un giro per la festa. E voi?

Laura: Noi siamo stati alla casa dello scrittore per cercare il libro…

Misty: Lo avete trovato?

Brock: No, abbiamo girato per tutta la casa, guardato praticamente ovunque ma non abbiamo trovato niente!

Laura: Che ne dite se dopo andiamo a farci un giro per la festa?

Brock: E’ un’idea magnifica! Voi che dite?

Ash: Io ci sono stato tutto il giorno, non mi va di tornarci!

Misty: Per me va bene!

Così dopo la cena Ash salì in camera sua, mentre Bock, Laura e Misty andarono in paese per fare un giro. Girarono per un po’, c’erano molte persone, e la strada era disseminata di bancarelle dove si poteva trovare di tutto.

Brock: Non è niente male questa festa vero?

Laura: Già, tu cosa ne pensi Misty?

Misty: Si, è molto bella…

Laura: Cos’hai? Non ti senti bene?

Misty: No, mi sento solo strana, è da ieri sera che mi sento così…

Brock: Forse è meglio tornare alla locanda… non vorrei che ti ammalassi seriamente…

Misty: Ma no, non è niente, non c’è bisogno che ritorniamo subito…

Laura: E invece si, tanto la festa c’è anche domani, quindi ora torniamo alla locanda e ci riposiamo, così domani ci possiamo divertire ok?

Misty: Se proprio insistete…

Così tornarono alla locanda e ognuno andò nella sua camera.

Il mattino dopo non andò molto diversamente; Ash si era alzato di buon ora ed era uscito, Brock e Laura erano andati a fare un giro in paese e Misty era rimasta nella sua stanza.

Misty: “ma cosa mi prende, non mi sono mai sentita così strana… è come se non fossi più me stessa… chissà cosa penserà Ash, non vorrei che pensasse che sia per colpa sua… ho deciso, oggi appena ritorna gli parlo… e poi devo scusarmi con lui peer il mio comportamento dell’altra sera…”

Ormai era ora di pranzo. Nella locanda si ritrovarono Brock, Laura e Misty, che era scesa per parlare ad Ash che però non era presente.

Laura: Ciao Misty! Come ti senti oggi?

Misty: Molto meglio, ma Ash dov’è? Gli dovrei parlare.

Brock: Penso che sia ancora alla festa, sicuramente farà pranzo li come ha fatto ieri…chissà cosa avrà da fare, passa tuta la giornata li!

Laura (scherzando): Forse ha conosciuto qualche ragazza…

Misty: Ah, ah, ah, figuriamoci Ash? E’ impossibile!

Brock: Avanti ora mettiamoci a tavola, andremo a cercarlo dopo!

Misty: “E se avesse conosciuto per davvero qualche ragazza?  Ma cosa vado a pensare…” però quest’idea le girava per la testa, non riusciva a togliersela dalla mente.

Quando ebbero finito…

Brock: Bene, possiamo andare!

Misty: Io non vengo…

Laura: Ma come, non dovevi parlare con Ash?

Misty: Si ma mi è venuto un po’ di sonno, preferisco andare a dormire, con Ash  palerò questa sera…

E si affrettò a salire in camera.

Brock: Io non la capisco più… avanti andiamo…

Laura: Va bene…

Passarono un po’ di tempo a passeggiare per le bancarelle finché…

Laura: Ei guarda laggiù, c’è Ash!

Brock: E’ vero! ASH! EI SIAMO QUI!

Ash appena li vide li raggiunse.

Laura: Come mai questa mattina te ne sei andato senza dirci niente?

Ash: Stavate dormendo tutti ed io non volevo svegliarvi… ma Misty dov’è? Non ditemi che se ne è rimasta ancora in camera!

Brock: Esatto… tu sai cosa le è preso?

Ash: Ecco… l’altra sera abbiamo avuto una piccola discussione, non era niente di così grave… però a quanto pare se la deve essere presa visto che da quella sera non mi ha più parato…

Laura: Sappi che oggi ti cercava, voleva parlarti, ma non ti ha trovato… perché ti rendi così irreperibile?

Ash: Se non mi faccio vedere è perché vorrei prima farla calmare per poterle parlare tranquillamente…

Brock: Credo proprio che sia ora che le parli…

Ash: Già…

Laura: Avanti, torniamo alla locanda così sistemiamo tutto!

Ash: Va bene!

Così i tre si incamminarono.

Intanto alla locanda…

Misty si trovava nella sua camera, ma non era tranquilla, quell’idea che le era venuta in mente a pranzo l’aveva resa inquieta… cercava di non pensarci ma qualcosa gliela riportava prepotentemente in testa… ad un certo punto le sembrò di sentire una voce…

< è inutile, non puoi cercare di non crederci… lo sai anche tu che è così…>

Misty: No… non è possibile… e poi chi sei, cosa vuoi da me?

< tu sai chi sono >

Misty: Ti prego vattene via lasciami in pace!

< sai bene cosa devi fare… >

Misty uscì dalla sua camera, non sembrava più lei si affrettò ad uscire dalla locanda e si diresse verso la collina…

Poco dopo arrivarono Ash e gli altri, stavano per dirigersi verso la stanza di Misty, quando furono fermati dal solito cameriere…

Cameriere: Se state andando a chiamare la vostra amica… non la troverete in camera, è uscita da un po’, aveva un’aria strana, e aveva anche una gran fretta!

Ash:E dove era diretta?

Cameriere: Si stava dirigendo verso la collina, in direzione del vecchio tempio…

Brock: E cosa ci andrebbe a fare?

Ash: Ora che ci penso era rimasta molto colpita dalla storia che ci aveva raccontato Joy… avrà voluto vedere il posto in cui si è svolta la parte principale di quella storia…

Laura: Cosa? E se… presto dobbiamo andare!

Ash: Andare dove?

Laura: Se è come penso Misty è in pericolo…

Ash: Cosa vorresti dire?

Brock: Laura c’è qualcosa che dobbiamo sapere?

Laura: … si, ma non possiamo perdere tempo…

Ash: Devi spiegarci cosa sta succedendo!

Brock: Centra qualcosa il libro e quello scrittore maledetto?

Laura: …

Brock: Laura dicci tutto!

Laura: … dovete sapere che quello scrittore in realtà è un mio lontano parente…

Ash: Cosa?

Laura: Già, non ho voluto dirvelo prima perché non sapevo come l’avreste presa…

Brock: Per quale motivo sei venuta qui?

Laura: Ricordate la storia che ci ha raccontato Joy? Lei ha detto che Sabrina aveva saputo da un amico che Riky usciva con un’altra…

Ash:… ma questo non era vero…

Laura: … infatti quella era solo una cosa che il mio parente si era inventato…

Ash: Il tuo parente? Vuoi dire che fu lo scrittore ad inventarsi tutto?

Laura: Esatto… lui era segretamente innamorato di Sabrina e non voleva che lei confessasse il suo amore a Riky perché sapeva che il ragazzo ricambiava i suoi sentimenti… lui non credeva che i due potessero arrivare a tanto… quando seppe quello che era successo, decise di rinchiudersi in casa, non voleva più vedere nessuno, sapeva che il responsabile della loro morte era lui… non poteva sopportare quel senso di colpa…così, dopo alcuni anni, decise di scrivere un libro che palasse di quella storia… però aveva intenzione di cambiare il finale… così che, almeno nel libro, il loro amore poteva trionfare… ma non ci riuscì, quando arrivò alla scena del tempio non riuscì a continuare, fu preso dal rimorso, così decise di nascondere il libro e di suicidarsi…

Brock: Ma tu come fai a sapere tutte queste cose?

Laura: Prima di suicidarsi scrisse una lettera ad un suo parente nella quale raccontava come erano andate realmente le cose…

Ash: Ma questo cosa centra con Misty?

Laura: Io penso che lo spirito di Sabrina si sia impossessato del corpo di Misty…

Ash: E’ per questo che ultimamente era strana… ma perché proprio nel suo corpo?

Brock: Si vede che i sentimenti di Misty combaciavano con quelli dello spirito…

Laura: Forse è colpa mia… Brock ti ricordi oggi cosa le ho detto?

Brock: Ma tu scherzavi…

Laura: Si ma Misty aveva la mente sotto l’influsso dello spirito… quindi è stato sufficiente per far si che lo spirito si impadronisse completamente della sua mente…

Ash: Cosa le hai detto?

Laura: Che tu stavi sempre in giro per la festa perché avevi trovato una ragazza…

Ash abbassò la testa poi disse sussurrando: Dunque io avrei la parte di Riky…

Poi si girò ed iniziò a correre in direzione del tempio.

Brock: Ash, dove vai?

Ash: Al tempio, cercherò di fermare Misty, voi però trovate un modo per allontanare lo spirito…

E si allontanò.

Brock: Non è facile… come possiamo fare?

Laura: Io penso che l’unico modo sia trovare quel libro e finire la storia…

Brock: E perché?

Laura: Gli spiriti che sono costretti a vagabondare sulla terra e rivivere gli ultimi attimi della loro vita lo fanno perché hanno delle faccende in sospeso… evidentemente aspettano ancora la fine della storia per poter avverare il loro sogno d’amore…

Brock: E’ per questo motivo che lo cercavi?

Laura: No, i miei parenti mi hanno mandata qui perché lo considerano un tesoro di famiglia… è per questo che non mi sono preoccupata tanto quando non lo avevamo trovato, però ora dobbiamo recuperarlo!

E si diressero immediatamente verso la casa dello scrittore.

Brock: Bene, siamo arrivati, ma ora dove cerchiamo? L’altra volta abbiamo guardato ovunque…

Laura: Secondo quello che mi hanno detto prima di venire, dobbiamo cercare un nascondiglio segreto…

Cercarono ovunque, ma non trovarono niente che potesse somigliare ad un nascondiglio segreto.

Laura (gettandosi a terra): E’ inutile, non lo troveremo mai… è colpa mia, non avrei dovuto dirle quella cosa… ho commesso lo stesso errore del mio vecchio parente!

Brock (avvicinandosi): Non dire così, tu non avevi intenzione di ferire i sentimenti di Misty… avanti, continuiamo a cercare, non c’è tempo da perdere!

Laura: Va bene…

Poi Brock sentì una voce che gli sussurrò all’orecchio…

< il camino…>

Brock si alzò, e si diresse verso un vecchio camino posto sulla parete sinistra. Si avvicinò e notò che uno dei mattoni era un po’ più sporgente rispetto agli altri. Lo spinse in dietro fino ad allinearlo e subito si sentì uno suono, come di  una botola che si era sbloccata… guardò nella direzione da dove aveva sentito il suono e vide che delle assi si erano alzate proprio davanti al camino. Si avvicinò e aprì completamente la botola. Al suo interno c’era un vecchio manoscritto tutto impolverato.

Laura: Brock, lo hai trovato! Ma come hai fatto?

Brock: Non so, è stato come se qualcuno me lo avesse detto… ma ora non perdiamo tempo!

Laura: Hai ragione.

Poi prese il libro e lo aprì verso la fine, sfogliò qualche pagina e alla fine ne trovò una scritta a metà oltre la quale iniziava una serie di fogli bianchi. Prese una penna che aveva con se, la mano le iniziò a tremare.

Brock: Avanti non ti preoccupare ci riuscirai…

Laura gli fece un sorriso poi iniziò a leggere:

“Appena arrivò la vide, era in piedi sopra al muretto che recintava il tempio, fissava il vuoto sotto di lei; stava per buttarsi… era arrivato in tempo, ma sarebbe riuscito a salvarla?”

Con queste parole si interrompeva il libro…

Intanto al tempio si stava svolgendo proprio questa scena: Ash era appena arrivato stremato per la grande corsa, e vide Misty salire su quel muretto. Si sentì un po’ più sollevato, non era tardi, poteva ancora sperare di salvarla.

Ash: Misty!

La ragazza si girò, aveva una strana espressione in viso, aveva l’aria assente e i suoi occhi erano come spenti.

Misty: Cosa ci fai tu qui? Vattene, non voglio vederti!

Ash: So che non sei tu a parlare… devi svegliarti, torna in te!

< Tu l’hai fatta soffrire >

Ash: Tu devi essere lo spirito che la tormenta… lasciala in pace! Sappi che non ti permetterò mai di far del male alla persona più importante della mia vita!

All’udire quelle parole Misty sembrò per un attimo tornare in se, ma non riusciva  combattere lo spirito.

Misty: …A-Ash…

< no, non ascoltarlo, sta mentendo…>

Era confusa, ora rischiava seriamente di cadere. A quel punto Ash fu avvolto da un vento gelido.

Riky cercò di avvicinarsi lentamente…al muretto per cercare di convincere Sabrina a scendere…

Ash: Sabrina ascoltami, quello che ti hanno detto è una bugia, non è vero che esco un’altra ragazza…

Misty: Non avvicinarti, so che stai mentendo!

Ash: Devi credermi, qualcuno avrà voluto farti uno scherzo…

Misty: Non insistere ormai ho deciso!

A quel punto il ragazzo si avvicinò al muretto e ci salì sopra.

Ash: Sappi che se tu ti butterai di qui… io ti seguirò!

Misty: Ma cosa dici?

Ash: Tanto no potrei vivere senza di te…

Misty: Oh, Riky…

Sabrina cercò di avvicinarsi al ragazzo, ma scivolò e cadde. Riky riuscì ad afferrarla, ma scivolò anche lui, riuscì, però, ad aggrapparsi… ma per quanto tempo avrebbe resistito?

Ash: Sabrina reggiti forte… vedrai che ce la faremo…

Misty: Lasciami, non riuscirai a resistere a lungo…

Ash: No! Ora cerca di aggrapparti alle mie spalle, così poi dovrei riuscire a risalire…

Sabrina fece quello che le aveva detto Riky. Il ragazzo si aggrappò, poi, al muretto anche con l’atra mano e, con un grande sforzo, riuscì a risalire. Appena si ritrovarono sul tempio, Sabrina si gettò tra le braccia del ragazzo.

Misty: Riky! Perdonami, sono stata una stupida, non avrei mai dovuto credere a quella storia…

Ash: Non t i preoccupare… ora è tutto finito…

Laura: “Poi avvicinò il volto di lei al suo e la baciò… finalmente i due avevano coronato il loro sogno d’amore, niente oramai avrebbe potuto più dividerli… FINE”

Brock (abbracciandola): Ce l’hai fatta!

Laura: Ora finalmente gli spiriti di quei due ragazzi potranno riposare in pace!

Poi si udì una voce:< grazie >

Brock: … ed anche quello dello scrittore…

Ritornando al tempio…

Ash e Misty si stavano ancora baciando, furono avvolti da un vento gelido che sparì all’improvviso. Quando si staccarono si guardarono negli occhi e si allontanarono leggermente restando abbracciati, si sentivano bene così l’una nelle braccia dell’altro…

Ash: Ora come ti senti? Sei tornata te stessa?

Misty: Si… ma cosa è successo? L’ultima cosa che ricordo è che mi trovavo in camera mia… poi più niente…

Ash: Lo spirito di Sabrina era entrato dentro il tuo corpo… stavi per buttarti di sotto…

Misty: Ma come è potuto succedere?

Ash: Secondo Laura e Brock perché i tuoi sentimenti erano simili ai suoi… è stato per colpa mia?

Non rispose, si allontanò da Ash e si diresse verso il muretto.

Misty: Pensavo che a te non importasse niente di me…

Ash: Solo perché con te mi comporto in maniera diversa da come mi comporto con le altre? Ma te l’ho detto che tu per me sei diversa… sei speciale…

Misty: Prima mi è sembrato di sentire la tua voce… è vero quello che avevi detto?

Ash le si avvicinò, la prese per i fianchi e l’avvicinò a se, con la schiena di Misty appoggiata al suo petto.

Ash: Fino all’ultima parola… tu sei davvero la persona più importante per me… Misty io ti amo!

Misty: Ti amo anche io Ash!

Poi si girò lentamente, i loro volti si avvicinarono e si baciarono.

Alla festa…

Laura: Chissà che fine Hanno fatto Ash e Misty…

Brock: Non ti preoccupare, vedrai che staranno benissimo… piuttosto… come ma hai rimesso a posto il libro? Non avevi detto che la tua famiglia lo voleva a casa?

Laura: Si, ma penso che il libro debba restare dov’è… a casa dirò che non l’ho trovato!

Brock: Penso che tu abbia preso la decisione più giusta!

Laura: Già… guarda laggiù, non sono Ash e Misty?

Laura non si sbagliava, erano proprio loro, che si avvicinavano tenendosi per mano.

Brock: Chi si vede… ma guardali i due piccioncini…

Misty: Smettila Brock!

Ash: Siete stati voi a fare andare via lo spirito dal corpo di Misty?

Brock: Esatto!

Ash: Come avete fatto?

Laura: Abbiamo trovato il libro dello scrittore e lo abbiamo completato!

Brock: Ma ora non pensiamo a questo, divertiamoci!!!!

Passarono tuta la sera a ballare e scherzare, si divertirono moltissimo, ormai si era fatto tardi e tornarono alla locanda per riposare, il giorno dopo sarebbero dovuti partire.

Infatti il mattino seguente si alzarono di buon ora, fecero colazione e si prepararono a partire, era arrivato il momento di salutarsi…

Laura: Mi dispiace di avervi causato tanti problemi…

Ash: Non dire così, ci siamo divertiti…

Misty: Ci mancherai…

Laura: Mi mancherete anche voi… mi raccomando, cercate di non far più sorgere altri malintesi tra di voi…

Ash e Misty si sorrisero, quell’esperienza aveva fatto nascere tra di loro un legame speciale che niente avrebbe potuto rompere.

Ash: Non preoccuparti…

Misty: …non credo che accadrà di nuovo…

Ash: Ei Brock perché non dici niente?

Brock se ne stava in disparte, era triste, in quei giorni passati con Laura si era trovato bene, non aveva pensato che presto si sarebbero dovuti separare.

Misty (sussurrando ad Ash): Forse è meglio lasciarli soli…

Ash: Hai ragione…

Misty: Noi dobbiamo andare, ci siamo ricordati che dobbiamo passare a salutare Joy prima di partire…

Ash: Già, Brock, ti aspettiamo al centro medico!

 E se ne andarono di fretta.

Laura: Bene, è giunto il momento di salutarci…

Brock: Si… senti Laura io volevo dirti una cosa…

Laura: Avanti dimmi…

Brock: Ecco… in questi giorni mi sono trovato bene con te… e…

Laura: E…

Brock: …Credo di essermi innamorato di te…

Laura si avvicinò e lo baciò.

Laura: Anche io mi sono innamorata di te…

Brock: Perché no ti unisci al nostro viaggio?

Laura: Va bene!

Brock: Fantastico, avanti andiamo a dirlo subito ad Ash e Misty!

Si incamminarono verso il centro medico ansiosi di comunicare la notizia ai loro amici.

Ash: Guarda chi sta arrivando…

Misty: E’ Brock, e con lui c’è anche Laura!

Ash: Vuoi vedere che l’ha convinta ad unirsi a noi?

Misty: Sarebbe fantastico!

Brock: Ragazzi!!!!! Ho una grande notizia, Laura non parte più, si unisce a noi! Siete contenti?

Ash: Visto cosa ti avevo detto?

Misty: Siamo felicissimi! Vedrai ci divertiremo un mondo!

Laura: Ne sono sicura!

Ash: Cosa stiamo aspettando allora? Andiamo!

Cosi i tre amici partirono con un muovo elemento alla volta di nuove ed emozionanti avventure.

 

FINE

 

Bene la fanfic è finita spero che vi sia piaciuta, avrei dovuto pubblicarla un po’ di tempo fa, ma ho avuto dei problemi e l’ho dovuta posticipare di molto… mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate! Vostra

Queen

  
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