Coglierei
l'occasione per dirti che sei uno stronzo.
Oh...
l'ho detto.
Lo ripeto anche, se vuoi. Stronzo.
Leggimi
in faccia, se ci riesci. Come facevi sempre, leggi.
E
vediamo,
cosa deduci.
Recupera
ciò che è rimasto di me.
Avanti.
Sai,
credo che non ce la farai, per una volta.
Coraggio,
provaci. Adesso.
Oppure
non ce la fai?
No?
Fa
male, Sherlock?
Fa male, sentirsi sconfitti?
Io
so che significa essere sconfitti. So che significa perdere.
Tu
hai smarrito ogni cosa, di me.
Ti
sei preso tutto.
Anima
e corpo.
Io, che non ho mai fatto altro che seguirti come un cane.
Ancora, ancora, e ancora, come un fottuto bastardo.
Non te lo perdonerò mai, sai, Sherlock?
Tanto, che ti importa. Non puoi sentirmi.
Ora so per certo che ti odio.
Sei
ingiusto, oltretutto.
In
tutti questi anni, non hai fatto che parlare,
parlare,
parlare.
Lungi
da te il trattenerti, per una dannata volta, dall'esternare le tue
doti.
E
ad
ogni occasione, io ero l'oggetto delle derisioni silenziose delle tue
parole. Ed ero un niente.
Nulla.
Zero.
Io
cosa ero per te, Sherlock?
Ogni
volta, se penso che ora non parlerai più, vorrei
raggiungerti sotto
terra.
Ora, in questo momento.
Ritorna, perché mi devi delle scuse. Ritorna, perché devo dirtelo. Ritorna, perché non ti credo.
Non sei morto, e non lo saresti comunque neanche se lo fossi veramente.
Ancora devi nascere.
John H. Watson
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N o r u w e e_ Piccola... come si può definire? Non lo so. Piccola cosa uscitami fuori in tarda nottata, con alle orecchie questa splendida canzone di Adele.
Non sarà il massimo della meraviglia, ma volevo provare qualcosa di nuovo, giusto per ammazzare la noia, e mi piaceva l'idea dell'acrostico.
Con la speranza che abbia lasciato qualcosina... vi abbraccio tanto. ♥