Io non perderò!! Non è possibile che io perda!!! Io.. IO-!!!

Quel momento è così lungo. Così frustrante.
Nella tua mente non possono non affiorare vecchie memorie di un passato intriso di dolore e sofferenza, di umiliazione e vergogna. Tutto per colpa di una donna.
Non importa quante volte tu possa provare, quella donna sarà sempre un passo avanti a te. Lei non si limitava a sconfiggerti; lei voleva farti accorgere di quanto disonorevole e patetico tu fossi, risparmiandoti ogni volta e negandoti una morte onorevole sul campo di battaglia.
Sconfitta dopo sconfitta, il tuo rancore nei suoi confronti continuò ad accumularsi fino a trasformarti in una bestia irrazionale.

E' impossibile che una donna sia superiore ad un uomo sul campo di battaglia..!

Questo era ciò che pensavi, che pensi. La verità è che, fin dalla prima volta, hai sempre desiderato dimostrarle tutto il tuo valore e la tua forza nell'unico modo possibile per un Arrancar.
La tua giustificazione di odio verso di lei ha finito col convincerti che ciò che provavi nei suoi riguardi non era altro che rabbia e rancore. Invece sembravi quasi ammirare la sua forza, volerla surclassare in modo da essere notato per il guerriero valoroso che eri; ma lei non sembrava accorgersene, ed infieriva sul tuo orgoglio con parole taglienti come coltelli.
Nessuno poteva comprendere la tua sensazione, il tuo dolore.
In preda alla rabbia, sei finito col compiere un atto estremo finalizzato unicamente a mettere a tacere la donna per un certo periodo di tempo. Avresti fatto il possibile per diventare più forte di lei in quel periodo, prima che facesse ritorno, ma sfortunatamente hai perso il controllo del tuo tentativo di assopirla finendo col trasformarla in una bambina.
Hai deciso di dimenticarla, di allenarti per dimostrare stavolta di essere il più forte in assoluto. Con la sua scomparsa i tuoi orizzonti si sono ampliati, ora ambivi ad un qualcosa di più grande, più grande persino di te: Essere il più forte.
Tuttavia, difficilmente avresti dimenticato l'esperienza che ha solcato il tuo orgoglio con una profonda ferita.
Eri lì, disteso su una duna, avevi appena ripreso i sensi. La battaglia contro un Hollow ti ha stremato al punto di farti svenire, ed al tuo risveglio non hai trovato altro che quella donna, seduta tranquillamente vicino alla carcassa della bestia, a leggere.

Perchè..? Perchè.. Mi hai salvato..?

Hai mormorato, come prima cosa dopo aver ripreso conoscenza.

Non ti ho salvato. Ho solo fermato la tua azione suicida in modo da non perdere un Espada in tempo di guerra.

Ha risposto lei tranquillamente, ignorandoti e continuando a leggere un libricciolo che teneva in una mano.

Neliel.. Io ti odio... Ma questo dovresti saperlo..! Allora perchè.. Perchè continui a seguirmi ovunque..?!

Lei rimaneva in silenzio, quasi come se le tue parole le scivolassero sopra senza raggiungerla, ma dopo aver chiuso il libro ha cominciato ad osservarti, osservarti con lo stesso sguardo con cui si guarda un patetico insetto.
Ti ha voltato le spalle, mantenendo il capo semi-girato verso di te e continuando ad osservarti con la coda dell'occhio.

E' semplice. Perchè sei più debole di me.

Dopodiché il nulla.
Lei è andata via, abbandonandoti lì fra le dune, mentre il tuo odio continuava a crescere ed il tuo orgoglio a frantumarsi.
Perchè dovevi meritare quel trattamento? Perchè non ti veniva concesso l'onore che desideravi? Perchè a te? Queste erano le uniche domande che giravano per la tua mente, che andava via via perdendosi in un mare di rabbia.

Non essere ridicola..!! Tutti provano pietà per me.. Non hanno idea di quanto mi faccia male! E' come calpestare una ferita aperta!! Ma non avrò pietà per nessuno... Che siano forti... O che siano deboli.. Che siano dei bambini.. O degli animali..! Io li ucciderò tutti con un colpo solo! Così non avranno più la forza di provare pietà!! Io...-

Il tempo sembrava essersi fermato per lasciare spazio alle tue memorie, quell'immenso attimo fatale durante una sanguinaria battaglia con quello Shinigami che ha riportato a galla le memorie del tuo passato involontariamente, dopo aver deciso di risparmiarti.
Alla fine dei tuoi pensieri eri lì, davanti a lui, tentando un ultimo disperato attacco nonostante il tuo corpo fosse quasi completamente lacerato. Lui sorrideva, sollevando poi quella katana segnata col tuo sangue e rovinata dalle innumerevoli battaglie a cui ha preso parte col suo proprietario.
Ormai la collisione fra di voi era imminente: Chi sarebbe riuscito a sferrare il colpo di grazia? La sua spada, o le tue falci?

IO SONO-!!!

Hai urlato non appena sei uscito dai tuoi pensieri, tornando coi piedi per terra e rinfacciando una dura realtà. La sua spada è calata con una forza immane contro di te, squarciandoti il torace per la seconda ed ultima volta.
Quel taglio profondo ti ha portato via la vita, donandoti però una morte onorevole sul campo di battaglia.
Il tuo corpo non rispondeva ai comandi.
Le falci che brandivi furiosamente erano cadute, conficcandosi nella sabbia delle dune, e tu eri il prossimo; sei caduto in ginocchio, con un'espressione incredula stampata sul tuo volto.
La vista si appannava, ma nonostante tutto il tuo sguardo cercava ardentemente una persona, una bambina, priva di conoscenza appoggiata ad una grossa pietra. L'avevi ridotta tu in quello stato, ricordi? Mentre i tuoi occhi lentamente andavano a chiudersi, i suoi si aprivano, osservando la tua figura mentre esalava il suo ultimo respiro.

Nnoi... Tra...

E dopo il mormorìo della piccola, è stato tutto così veloce...

Un mormorìo. 

Un istante.

La disperazione.

Il nulla.