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Autore: Romantic_Dreamer    18/01/2013    6 recensioni
Il primo incontro tra Georgiana Darcy ed Elizabeth Bennett, dal punto di vista di Darcy.
Ispirato al film "Orgoglio e Pregiudizio" del 2005
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy, Georgiana Darcy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
E’ la prima volta che scrivo qualcosa su Orgoglio e Pregiudizio.
Questa one-shot parla di una delle mie parti preferite del film: l’incontro tra Georgiana ed Elizabeth. Il punto di vista è quello di Darcy, personaggio che adoro.
Ci vediamo in basso!
Buona lettura!
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Jane Austen. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




Dopo aver detto a Georgiana di aver invitato Elizabeth e i suoi zii a farci visita, era quasi impazzita dalla gioia: ci teneva molto a conoscere la donna che mi aveva rubato il cuore e che mi aveva aperto gli occhi. Dopo il nostro incontro a Rosings e il suo rifiuto, infatti, avevo tentato in ogni modo di apparire diverso agli occhi del mondo, ma soprattutto ai suoi e credo di esserci riuscito. Ne era prova la mia visita a Lampton e il conseguente invito.
 
Nell’attesa che arrivassero i nostri ospiti avevo chiesto a mia sorella di deliziarmi con un po’ di musica. Io ero appoggiato al pianoforte che le avevo regalato e porgevo le spalle alla porta, per cui Georgiana si accorse per prima dell’arrivo dei nostri ospiti e scattò subito in piedi per accogliere quella che per lei era già sua amica e sorella.
 
< Mia sorella, la signorina Georgiana >, le presentai con orgoglio e con un sorriso sulle labbra.
< Mio fratello mi ha parlato molto di voi! Sento di essere già vostra amica! >, disse Georgiana lasciandomi spiazzato: non la credevo così intraprendente e sfacciata da lasciarmi appena il tempo di finire di parlare per iniziare lei.
< Grazie! >, rispose Elizabeth sorpresa, ma commossa dalla sua affermazione. < Che pianoforte meraviglioso! >, aggiunse.
< Me l’ha regalato mio fratello >, rispose Georgiana e aggiunse:< Non doveva! >.
< Oh sì, invece >, ribattei io. Sapevo che l’avrei convinta facilmente, e lei non deluse le mie aspettative.
< Oh, meglio così, allora! >, rispose lei convinta.
< Si persuade facilmente, vero? >, ribattei divertito rivolgendomi ad Elizabeth.
< Vostro fratello ha sopportato per una sera intera che suonassi io! >, disse a Georgiana. Io fui sorpreso dalla sua poca fiducia in sé stessa: non suonava male ed era stato un piacere ascoltarla.
< Ha detto che suonate molto bene! >, mia sorella mi spiazzò: non credevo potesse essere così sfrontata da parlare apertamente di un mio commento espresso privatamente. Io la guardai male, ma fui ancora sorpreso da Elizabeth:< Allora ha raccontato la più grande delle menzogne >, rispose e io, per non espormi troppo dissi:< No. Ho detto che suonate piuttosto bene >, e a quanto pare fu la risposta giusta perché lei ribatté:< Piuttosto bene non è molto bene. Sono soddisfatta >. Concluse con un sorriso. Io mi incantai nel vederla ridere, ma fui distratto da uno sguardo criptico di mia sorella che non seppi decifrare, ma che mi fece ricordare della presenza degli zii di Elizabeth signori nella stanza, perciò ridestandomi chiesi al signor Gardiner se gli piacesse la pesca.
< Molto, signore >, fu la sua risposta.
< Posso convincervi ad accompagnarmi al lago questo pomeriggio? E’ molto pescoso e i suoi abitanti vivono in pace da troppo tempo >, proposi io e la sua risposta fu molto entusiasta.
< Suonate a quattro mani, Elizabeth? >, chiese Georgiana, probabilmente annoiata da quel discorso in cui lei non poteva partecipare e desiderosa di passare, finalmente, del tempo con Elizabeth.
< Solo se costretta >. La risposta della mia amata mi fece sorridere.
< Fratello, dovete costringerla! >, fu la risposta di mia sorella. Dovetti far forza su me stesso per non ridere a quelle parole.
Questa sensazione di pace e tranquillità mi fecero pensare a un possibile futuro con Elizabeth e promisi a me stesso che avrei fatto di tutto per conquistare il suo cuore e per rimediare a quella disastrosa dichiarazione a Rosings che l’aveva disgustata, ma che mi aveva fatto capire quanto fossi arrogante e presuntuoso.
 

 
 
Mio angolino
* me entra in punta di piedi *
Ok. Non so da dove mi sia uscita questa cosa, ma avevo una gran voglia di provare a scrivere qualcosa usando un linguaggio ormai inusuale (anche se non avrò mai la scioltezza del linguaggio di Jane Austen) e spero di esserci riuscita e di non avervi annoiato.
I dialoghi (anche se qualcuno probabilmente e n’è già accorto) sono presi dal film “Orgoglio e Pregiudizio” del 2005, film che tra l’altro adoro e guardandolo questa scena mi è piaciuta talmente tanto che non ho voluto cambiare le battute.
Ringrazio tutte le persone così coraggiose da essere arrivate fin qui.
Spero vi sia piaciuto (anche se non ne sono tanto convinta).
Alla prossima!
(Le recensioni sono ben accettate)   

 
  
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