18/01/2013
3 recensioni
Storie
di gatti
Quando un errore può
portare qualcosa di bello
Come avesse fatto a fare un errore così stupido, Yamuraiha se lo stava ancora chiedendo mentre correva il più lontano possibile da quella stanza, che le aveva fatto da piccolo laboratorio fino a pochi minuti prima.
Sperava di non esser vista da nessuno, perché non aveva idea di come comportarsi nel caso fosse stata malauguratamente catturata, in particolar modo da qualche suo collega.
Si fermò per qualche secondo, per riprendere fiato, accanto al tronco di un albero del cortile. Ma si sentì improvvisamente imprigionata da un paio di mani, parecchio grandi e callose, e sollevata da terra e quando vide chi l'aveva presa, non poté che spaventarsi.
“Ehi! Tu che ci fai qui, bella micetta?” Disse Sharrkan, con voce sorpresa. Lei cercò di divincolarsi, non sapeva quando sarebbe potuta tornare umana, di certo avrebbe preferito non farlo davanti a lui.
“Ehi, ehi calma! Non ti farò nulla, tranquilla!” La prese in braccio e iniziò a farle le coccole.
“Tutto questo è assurdo!” si ritrovò a pensare Yamuraiha, mentre si lasciava massaggiare la testa dal ragazzo. Appena ne ebbe l'occasione, però, gli graffiò una mano e scappò via dalla presa, allontanandosi.
Decise di andare nella sua stanza così da evitare altri problemi. Dopo alcune peripezie per cercare di entrare senza farsi vedere da nessuno, riuscì ad entrare nel palazzo e a sgattaiolare fino alla sua stanza, ma quando lo vide, poggiato al muro davanti la sua porta.
Impanicò visibilmente. Si mise sull'attenti e il pelo le si rizzo su tutta schiena fino alla punta della coda.
Lui, per tutta risposta, appena la vide, le si avvicinò piano, per non spaventarla ulteriormente, e la prese in braccio.
“Sei fin troppo simile a lei...” disse, sorridendo “avete proprio gli stessi occhi!” Le diede un bacio sulla bianca testolina pelosa senza pensarci troppo e a quel punto Yamuraiha si accorse che stava iniziando a tornare umana, la sensazione di nausea e vertigini erano le stesse di quando si era trasformata in micia.
Cercò di fuggire dalla presa del ragazzo, ma questa volta non ci riuscì, nonostante lei lo stesse graffiando non mollava la presa.
“Ehi ehi ehi! Ma che ti prende?!... Mh, forse hai fame...” Sharrkan sembrava in qualche modo preoccupato per lei e decise di portarla nella sua stanza per non farla fuggire. La si sistemo meglio tra le braccia e, con poche falcate giunse nella sua stanza.
“Torno tra poco con qualcosa da mangiare, tu non distruggere nulla!” Disse sorridendo, posandola sopra il letto.
Yamuraiha non aveva idea di cosa fare: non sapeva come andarsene e non sapeva come spiegare poi tutta la situazione allo spadaccino, quando sarebbe tornato.
Si nascose sotto le coperte e lo aspettò.
Passarono pochi minuti e Sharrkan, tornando con una ciotola di latte, entrò nella stanza.
Notò che c'era qualcosa di diverso. Quella bella gattina dal candido pelo bianco e gli occhi azzurri non c'era più. Al suo posto però sotto il lenzuolo c'era un bel bozzolo che assomigliava molto una persona rannicchiata.
Posò senza troppa delicatezza la ciotola, rovesciando parte del latte, e si avvicinò al letto. Prima ancora che potesse allungare la mano per togliere il lenzuolo e vedere chi ci fosse li sotto, una voce lo bloccò.
“NON FARLO!”
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.
“Cosa...?” Iniziò, ma notò come quel bozzolino stesse tremando. Percepì paura e vergogna, nella voce.
Yamuraiha, da parte sua, se ne stava rannicchiata, incapace di fare altro. Non sapeva cosa fare, di certo non poteva alzarsi e andarsene come se nulla fosse e non era il tipo di far finta che fosse una cosa del tutto normale.
Non voleva vederlo.
Non voleva che ridesse del suo fallimento, perché era certa che lo avrebbe fatto, e non voleva che la vedesse, dal momento che era completamente nuda.
Sharrkan, rimase fermo una manciata di secondi, giusto il tempo per decidere cosa fare, si spostò ai piedi del letto, prese il lenzuolo e lo scaraventò via, lasciando Yamuraiha completamente nuda, rannicchiata su un lato, con gli occhi serrati.
Con sguardo serio, le si avvicinò, per poi mettersi letteralmente sopra di lei. Con una mano, le prese il viso e lo voltò verso di se.
Poi le diede un bacio leggero sulle labbra.
Si staccò quasi subito e, chinandosi un pochino le sussurrò all'orecchio.
“Ti preferisco da micetta... almeno potevo coccolarti quanto volevo!”
Postille
FLUFF, OOC e NO SENSE!
Gli ingredienti perfetti per questa boiata! Si, son tornata, con la prima SharrYamu dell'anno! *_* La prima di una luuuuuuunga serie. (spero per me e, se i piacciono queste fluffate, anche per voi!)
Originariamente doveva essere una raccolta di one shot, ma mi sono arresa prima, e dato che non sono brava con i titoli è rimasto quello della raccolta! XD Ciò però non significa che non possa crearla dopo! +____+
Non è nulla di che, ma spero che questa piccola shotina vi piaccia! >___<
Un ringraziamento speciale a Fran19 e _serendipity per le recensioni a Christmas Kissing Meme. Sappiate, ragazze, che mi avete fatto davvero molto felice! ;____; Leggendo le vostre recensioni ero sul punto delle lacrime! (sper questo genere di cose mi commuovo fin troppo facilmente, ma dettagli xD) Spero che anche questa sia di vostro gradimento! <3
Un bacione e alla prossima! <3