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Autore: Donatella    08/08/2007    4 recensioni
"Una volta eliminato tutto quanto di possibile o probabile può essere accaduto, quel che rimane, per quanto illogico o impossibile, è ciò che è realmente avvenuto." (Sherlock Holmes)
Genere: Thriller, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano tutti radunati attorno ad un tavolo di metallo interamente ricoperto di foto

Presentazione dell'autrice.

Questa storia è nata in poche ore ma la mia passione per la scienza, la criminologia e per C.S.I Las Vegas è stata coltivata in tanti anni. Adoro questo telefilm, i suoi personaggi e le sue storie. Ho provato a divertirmi un po' scrivendo un mini-giallo con protagonisti i miei eroini. Non so ancora quali saranno le coppie, quale sarà l'esatto svolgimento. Ho solo uno scopo: divertirmi e divertire!

questo primo capitolo e' solo una piccola presentazione mia e di questa mia idea. Probabilmente, anche a causa della sua brevità (comunque voluta!) non e' molto soddisfacente questo primo risultato, me ne rendo conto, ma ci sto lavorando! ^___^

datemi fiducia!

Buona lettura a tutti ;)

**Ovviamente i personaggi di C.S.I. non mi appartengono minimamente. Mi limito a utilizzarli per le mie creazioni psicotiche e niente più. E' tutto frutto della mia fervida e incontrollabile fantasia!**

 

Capitolo 1 - Nessun indizio

Erano tutti radunati attorno ad un tavolo di metallo interamente ricoperto di foto, pagine bianche, cartelle e appunti. Si guardavano l'un l'altro, disorientati e stanchi.

"Niente, siamo a un punto morto!" sbottò Warrick, calciando un bicchiere di plastica accidentalmente finito sul pavimento della break room.

"Ci dev'essere una soluzione, dobbiamo solo concentrarci su ciò che abbiamo" fece Sara, stropicciandosi gli occhi.

"E' proprio lì il problema. Niente. Ecco cosa abbiamo. Un bel niente." ribatté Nick scostando rumorosamente la sedia e sprofondadovi sconfortato.

"E' un crimine perfetto" mormorò Greg, sfogliando pagine su pagine sperando di cogliere un'incoerenza, un'idea, un errore. Semplicemente un qualcosa.

"Ragazzi, sono settimane che lavoriamo a questo caso, non possiamo permettere che tutto il nostro lavoro sia gettato in uno scatolone ad ammuffire. Dobbiamo concentrarci, ragionare. La soluzione c'è, non esiste il crimine perfetto. Dobbiamo concentrarci sulle prove che abbiamo." disse Cathrine, cercando di scandire bene le parole. Si alzò e si avvicinò alla macchina del caffè.

"Doppia razione per tutti. Ci divideremo in coppie, ognuno si prenderà una parte delle prove e l'analizzerà minuziosamente. Qualunque cosa la segneremo sul tabellone, Dallo scontrino per la spesa alla ricevuta della lavanderia. Troviamo le incongruenze." aggiunse, riempiendo di una generosa dose di caffè cinque bicchieroni di carta con il marchio della polizia scientifica stampato sopra.

"Incongruenze, incongruenze, incongruenze" cominciò a ripetere a bassa voce Greg alzandosi e raggiungendo Cathrine, la quale gli porse la sua tazza.

"Coraggio Greg" fece lei, battendo sulla spalla del ragazzo che, nelle ultime settimane, era notevolmente dimagrito e sciupato, come d'altronde tutto lo staff della polizia scientifica.

Quel caso li stava sfinendo. Erano settimane che cercava qualcosa. Eppure arrivavano sempre a un punto morto. Morto come quelle due donne trovate stese sul pavimento di un'elegante appartamentino sulla ventitreesima.

Il silenzio calò nella sala mentre ognuno sorseggiava pensieroso la sua tazza di liquido scuro dal retrogusto di plastica. Dei passi dal fondo del corridoio li distrassero per un momento. Gil Grissom entrò nella saletta, scuro in volto.

"Allora?" domandò ansiosa Sara.

"Mi sono sentito come una zebra obesa in una tana di leoni affamati" rispose, gettando sul tavolo l'ennesimo fascicolo e sfilandosi la giacca.

"Come metafora non fa una piega. Ce lo vedo Ecklie con una bella criniera...ROAR!" esclamò Greg, riprendendo un po' del suo solito sarcasmo.

Grissom gli lanciò un'occhiata divertita, al di là degli occhialetti.

"Gil, si può sapere cosa ti hanno detto?" domandò Cathrine gettando il bicchiere di carta dentro al cestino dei rifiuti.

"72 ore" rispose, semplicemente.

"Cosa? Ma cosa si è bevuto?" sbottò Nick, alzando le braccia.

"Questo è quanto" ribatté Grissom, sedendosi su una sedia di metallo e togliendosi gli occhiali per farsi un massaggio agli occhi.

"A che razza di gioco sta giocando?" chiese seccato Warrick, prendendo posto due sedie più a destra del supervisore.

"72 ore me le ha concesse il procuratore. Ecklie spingeva per chiudere immediatamente il caso come non risolto"

"Stronzo" mormorò a mezza voce Sara.

"E' Ecklie, lo conosciamo. Adesso, vogliamo muoverci? Abbiamo due omicidi da risolvere" fece Cathrine riprendendo in mano la situazione. Si avvicinò ad una lavagnetta di plastica e traccio, a chiare lettere, i nomi delle vittime.

"Tiffany e Sandra sono state trovate morte nel loro appartamento. Segni di effrazione?" domandò, prolungando dai nomi una freccia.

"Nessuno. La porta era chiusa dall'interno. Le finestre intatte. Nessun impianto di areazione dal quale passare" fece Nick, snocciolando alcuni appunti presi su un taccuino.

"Impronte? Capelli? Saliva?"

"Niente, il Dna estratto dai capelli e dai peli presenti nell'ambiente appartenevano esclusivamente alle vittime. Nessuno impronta di sangue" fece Greg.

"Qual è stato il referto del Dr. Robbins?"

"Le vittime godono di ottima salute, se non fosse che sono morte" rispose Warrick, sorridendo amaramente.

"Niente di niente?" sospirò nuovamente Cathrine mentre con un pennarello rosso segnava le parole chiave.

"Niente".

Il silenzio calò di nuovo nella stanza.

"Una volta eliminato tutto quanto di possibile o probabile può essere accaduto, quel che rimane, per quanto illogico o impossibile, è ciò che è realmente avvenuto." sentenziò Grissom, parlando quasi più a se stesso che agli altri.

"Fammi indovinare...chi dei tuoi amici filosofi può aver detto tutto ciò? Cartesio? Kant?" domandò Sara, ironica.

"Sherlock Holmes".

"Un collega" rise.

"A cui non è mai capitato di indagare su due il cui unico difetto è essere morti" aggiunse, stancamente, Nick.

 

  
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