(Gli anni e le date possono cambiare dalla realtà perciò se leggete diversamente non significa che abbia sbagliato)
1 Capitolo
Pov Violetta
“Sto così comoda non ho voglia di alzarmi. Ma dove sono?”
Aprii gli occhi lentamenteper poi guardarmi intorno. Ero nel letto ma con mia grande sorpresa c’era Leòn che mi abbracciava anche lui dolcemente addormentato. Poi i ricordi riaffiorarono nella mia testa.
Flashback
Erano le 8:30 di sera ed ero sola in casa perché papà era dovuto partire per affari con Roberto, e Jade li aveva seguiti, per Olga era il suo giorno libero e poi Matias… Bho non sapevo dov’era .
Ero seduta sul divano a guardare la Tv perché non avevo nient’altro da fare quando bussarono alla porta.
Aprii la porta e mi ritrovai due occhioni verdi davanti, quando li guardo mi incanto sempre.
Leòn mi disse “Ciao Vilu”, e io risposi “Hey, come mai qui a quest’ora?” , “Bhè , visto che oggi mi avevi detto che saresti rimasta  sola a casa perciò sono venuto a farti compagnia” mi disse poi sfoggiando un bellissimo sorriso.
Arrossii vistosamente e lo feci accomodare in casa. Ancora con un velo d’imbarazzo gli chiesi cosa voleva fare e lui mi ripose di vedere un bel film.
“Che vuoi vedere?” gli chiesi e lui mi rispose di prendere il primo film che mi capitava tra le mani . Aprii il cassettone dove tenevamo tutti i film e presi il primo film che mi capitò “Nightmare” , Leòn che mi era dietro disse: “Ottima scelta, adoro il genere Horror”
“Proprio quello doveva capitarmi io odio i film Horror , non immagino sta notte come dormirò” pensai. Infilai il disco nel lettore CD e mi sedetti sul divano affianco a Leòn e il film cominciò. Eravamo alla fine del film e per fortuna ero riuscita a non far vedere tutta la paura che stavo provando,però, poi la scena finale mi ha spaventato a tal punto da abbracciare istintivamente Leòn. “ Hey, non preoccuparti ci sono io con te” mi disse accarezzandomi la testa con dolcezza.
Il film finì e io e Leòn eravamo ancora in quella posizione , nessuno dei due voleva staccarsi dall’altro e poi credo di essermi addormentata.
Fine Flashback
Gli accarezzo il ciuffo che si era posato sui suoi occhi ancora chiusi, per poi scendere sulla guancia, ma ritiro subito la mano accorgendomi che Leòn si stava svegliando.
Fine Pov Violetta
Pov Leòn
Mi grattai la testa e aprii gli occhi per poi vedere Violetta con le guance più rosse di un peperone e la faccia ancora scioccata , credo di aver intuito il perché. Mi si stampò un grandissimo sorriso in faccia, per la vista di quella buffa ragazzina che si imbarazza sempre. Dopo aver trattenuto alcune risate le sussurrò un buongiorno mentre lei accorgendosi ancora accoccolata al mio petto da ieri sera , scatta seduta. Io invece mi alzo con i gomiti tranquillo come non mai.
Fine Pov Leòn
Violetta chiese a Leòn come mai stesse dormendo affianco a lui, e Leòn iniziò a raccontare:
Il film era finito da un po’ quando mi accorsi che tu ti eri addormentata , allora ti portai di sopra e ti poggiai sul letto e cercai di andarmene ma tu avevi le tue braccia intorno al mio collo e non intendevi a lasciarmi dopo vari minuti mi sono stancato e allora mi sono messo vicino a te e alla fine mi sono addormentato anche io.
Violetta non sapeva cosa dire ma alla fine Leòn spezzò il silenzio dicendo: “Dai, vatti a preparare o faremo tardi allo studio” Violetta annui e corse in bagno.
Arrivati allo studio 21 i due ragazzi avevano concordato di non dire niente agli altri.
Appena Leòn e Violetta entrarono nell’aula teatro una ragazza con i capelli biondi si fiondò tra le braccia del ragazzo facendo finta di piangere “ Oh Lyon quella serpe di Francesca mi aggredisce sempre senza motivo!”
“Serpe a chi brutta strega?!?!” Rispose Francesca mantenuta da Camilla, Maxi e Violetta per non correre a ucciderla. “Visto Lyon io non gli ho fatto niente!”
Francesca stava per rispondere ma qualcuno parlò al posto suo.
“Buongiorno ragazzi” era Pablo felice come non mai.
Tutti in coro risposero con un Buongiorno per poi andarsi a sedere .
Dopo le lezioni Leòn stava parlando con Andres nel corridoio dello studio.
“Davvero hai intenzione di lasciare Ludmilla?” chiese Andres incredulo all’amico
“Si Andres ormai tra me e lei non c’è più niente e poi mi piace Violetta lo sai”
“Allora ho la strada libera con Ludmilla, di sicuro cederà al mio fascino”
“Si ovvio…” Disse Leòn poco convinto “ Eccola, ora vado a dirgli che è finita” Leòn andò verso gli armadietti dove c’era Ludmilla che complottava con Nata. “Ludmilla devo parlarti” “ Lyon devo parlarti anche io, vattene Nata” “ Si subito” rispose la ragazza ubbidiente a Ludmilla.
“Ludmilla è difficile dirtelo ma … Tra noi non succede più come una volta, per questo è meglio se ci lasciamo” Disse Leòn finto dispiaciuto
“Lyon anche se mi spezza il cuore il cuore devo darti ragione, sarà dura ma c’è la faremo tutti e due” disse anche lei finta dispiaciuta, si diedero un ultimo abbraccio per poi girarsi e andare in stanze diverse.

…
Violetta era appena tornata a casa quando si accorse che in casa era tornata solo Olga.
“Ciao Olga” disse Violetta distrattamente, Olga ricambiò il saluto mentre pelava le patate.
Violetta salì in cameraper poi buttarsi sul letto per la stanchezza , oggi Gregorio li aaveva fatti sudare sette camicie per una coreografia complicatissima. Prese il diario e iniziò a disegnare un ragazzo e una ragazza e in mezzo ai due , un cuore , sopra alla ragazza ci scrisse Violetta e sopra al ragazzo invece mise un punto interrogativo. “Chissà chi sarà il mio vero amore” Pensò Violetta.
Violetta iniziò a pensare a Tomas, fino a poco fa credeva che sarebbe stato lui il suo vero amore ma adesso non ne è più tanto sicura dopo quello che le aveva fatto.
I suoi pensieri furono interroti da un bussare alla sua porta, “Avanti” da dietro la porta sbucò suo padre con un sorriso a trentadue denti con una cosa nascosta dietro la schiena .
“Ciao Amore” gli si avvicinò e gli baciò la fronte in segno d’affetto per poi mettergli uno scatolino tra le mani “è per te” “Grazie!!!” Disse Violetta contenta e intanta ad aprire lo scatolino. Era un carillon con due ballerini che danzavano “è bellissimo grazie papà” gli disse Violetta abbracciandolo forte. “Era di tua madre, ho capito che le cose di tua madre non ti fanno male ma bene, questo viaggio mi ha fatto pensare, tu sei diventata grande e devo lasciarti più spazio e perciò se tutto andrà bene l’anno prossimo ti manderò in una scuola.” Gli disse German felice “Grazie papà sei il migliore”, Poi Gerrman uscì e la lasciò sola. Violetta era felice che suo padre stava cambiando ma si sentiva anche male perché lei lo mentiva costantemente mentre lui cercava di fare quello che poteva per Violetta.
Violetta si stese sul letto ascoltando la dolce musica del carillon.

Angolo Autrice
Eccomi qui con la mia prima fan fiction, lo so non è molto lungo questo capitolo. Spero che vi piaccia anche perché sono alle prime armi, per favore commentate anche per critiche.
Baci Robby_love