Prologo

Ho sempre avuto un buon rapporto con mia madre, fortunatamente non sono mai stata una di quelle ragazzine da ''mia mamma non mi capisce, vorrei che morisse''. Forse questo è anche dovuto dal fatto che non c'è un'enorme differenza di età tra di noi: io ho 15 anni e lei 32, ha ancora uno spirito giovanile, siamo tranquillamente in grado di chiacchierare e scherzare, non ho problemi ad affrontarla e a chiarire, potrei dire che è più una sorella maggiore che una madre, anche se spesso siamo in disaccordo su molte cose. La peggiore di tutte e la più delicata da affrontare è la musica.
Amo la pusica rock e metal in tutte le sue varianti, non posso farci niente ma è così, da quando a 11 anni ho iniziato ad ascoltare i Green day non mi sono più fermata. Dai Beatles ai Guns N'Roses, dai 30 seconds to mars ai Muse e poi Paramore, Led zeppelin, Pantera, AC DC, My chemical romance, Blink-182, Nirvana e Avenged sevenfold. Sempre di più non ne ho mai abbastanza, se scopro una nuova band è mio dovere scaricarne tutta la discografia, leggere, informarmi, conoscerli per filo e per segno. Se non conosci coloro che scrivono le mervaigliose canzoni che tanto ami è come per un cristiano pregare una divinità induista: non ha alcun senso.
E poi sulla musica puoi sempre contare, la musica c'è sempre quando ne hai bisogno. La musica non commette errori, non ti giudica, non ride dei tuoi sbagli, anzi, ti aiuta a correggerli. Gli amici vanno e vengono, sono come impronte sulla neve: quando si scioglie scompaiono; certo, poi ci sono quelle persone che lasciano un segno indelebile nella tua vita, solo che io non ho ancora incontrato nessuno così importante da riuscire a segnare le pagine della mia esistenza. La mia vita è un enorme quaderno bianco e pulito.
Mia madre invece ha uno strano rapporto con la musica. Non potrei dire che la odia, a volte la colgo mentre canticchia una delle canzoni che ha sentito entrando nella mia stanza, però non le piace il fatto che io la ami così tanto.
Sostiene che sono troppo accecata dagli artisti, - In fondo sono solo persone distanti da te e che nemmeno conosci- mi dice sempre. Inoltre non le piace come mi vesto, ma su questo riesco un po' a contrattare, anche perchè ha visto in giro che ci sono ragazze decisamente peggio di me, io mi limito a jeans rotti e stretti, maglie nere e larghe (soprattutto delle band) e felpone.
Mi piacerebbe sapere come si vestiva mia madre quando era un'adolescente, se si truccava molto o se era una tutta acqua e sapone... lei non mi parla mai della sua giovinezza, so solo che quando aveva 17 anni è rimasta incinta di me e che mio padre l'ha lasciata da sola. E' comunque sempre stata una persona molto forte, ha dovuto affrontare tutti i problemi dell'essere una ragazza madre, ha dovuto crescere troppo in fretta, si è trovata di fronte a qualcosa più grande di lei.
Però non mi ha mai dato l'idea che per lei io sia stata un ''errore'' o un fardello insopportabile, ha sempre sostenuto che quando sono nata era felicissima e che è sempre stata fiera di me, le voglio bene, davvero tanto, per tutto quello che ha fatto per me, ma adesso basta, ora sono stanca, voglio sapere di più.

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Ok, eccovi la mia fanfiction sugli avenged, probabilmente avrete già capito che il padre di Helena è uno degli avenged (che volpe che sono ^^) però ancora non sapete chi, quindi non vi resta che scoprorlo muahah!
Ammetto che come capito lo è piuttosto cortino, però vi prometto che nel prossimo la storia andrà molto più avanti, era solo un modo per spiegare la situazione della protagonista e mettere in evidenza il suo carattere. Spero che continuerete a leggere e se vi va fate una piccola recensione così che io possa capire cosa sbaglio e in cosa devo migliorare (considerando che è la prima fan ficition che scrivo) :D