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Autore: SalazarSerpeverde    20/01/2013    6 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 64 - La maratona illegale della sfiga (Parte Prima)

Io: “Ah, che bella mattinata.”
Autore: “Lo dici ogni Domenica. Comunque devo ammettere che queste ciambelle a colazione sono il massimo.”
Io: “Mamma, c’è del vomito a terra.”
Mamma: “COSA? Non è vero!”
Io: “E invece si! Perché queste ciambelle le ho fatte con le mie mani!”
Autore: “BLUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH! *vomita di brutto* ”
Mamma: “MA CHE SCHIFO, AUTORE!”
Io: “Quel coso a terra è il suo cuore?”
Autore: “Oh è vero *Lo reinserisce* ”
Io: “Ah, mi diverte sempre vederlo morire.”
Autore: “Che testa di pelo pubico.”
Io: “EHI! Non osare rispondermi!”
Autore: “Ma vaffanculo.”
Io: “GRRRR! Quando fai così mi viene voglia di sradicare un albero e dartelo in faccia.”
Autore: “Questo sarebbe da incoscienti. Gli alberi sono importanti.”
Io: “E per cosa?”
Autore: “Bé, anche un ammasso di feci come te deve respirare.”
Io: “Si, è che c’entra l’aria con gli alberi?”
Autore: “MA COME! Gli alberi producono ossigeno!”
Io: “Oooooh, davvero?”
Autore: “Ma certo! Da dove pensavi provenisse?”
Io: “Dalle buste di patatine.”
Autore: “COSA?”
Io: “Certo, se apri un sacchetto di patatine esce più aria di quanta ce ne sia nel mondo intero.”
Autore: “Bene, e questa era la cazzata delle 11:35.”
Io: “11:35? Che palle, significa che tra un giorno esatto sarò a scuola già da 5 minuti.”
Autore: “Già, il brutto è che non scherzi.”
Mamma: “Bene, ma adesso sloggiate da questa casa e fatevi un giro. Devo fare le mie faccende domestiche: Lavare i piatti, cacciare quel lemure da sotto il letto di Claudio, aggiustare i letti e scopare per terra... con Mark.”
Autore: “E va bene, andiamo.”
DOPO
Autore: “Allora, dove andiamo?”
Io: “Ehi! Laggiù sta per iniziare una maratona!”
Autore: “E sentiamo. Che vorresti fare?”
Io: “Iscrivermi! Posso certamente farcela.”
Autore: “HAHAHAHAHHAAHAHHAHAHAHA! COSA? TU? HAHAHAHAHAHAHAHA! Ma se quando eri ancora uno spermatozoo hai corrotto gli altri per farti arrivare primo! HAHAHAHAHAHAAHA!”
Io: “Tsk! Poi ti faccio vedere io!”
Autore: “Finirà in galera. Non so come ma ci riuscirà.”
Io: “Ma perché devi sempre essere così drammatico.”
Autore: “Sono realista.”
Io: “Invece di darmi conforto. ORA VADO!”
Autore: “NO, SMETTILA! SONO SERIO!”
Io: “E io sono Claudio, ma non è un buon motivo per non andare.”
Autore: “La tua stupidità non è d’aiuto.”
Io: “Accipigna, come sei fastidioso.”
Autore: “E allora vai! Brutto idiot... ehi! Dove sei? Uao, quando vuole scatta come un ghepardo.”
ALLA MARATONA
Io: “Ah, che bello partecipare ad una maratona! Mi nasconderò in quel cespuglio e prima che qualcun altro tagli il traguardo, spunterò fuori e farò finta di aver corso tutta la gara. Per il sudore non devo preoccuparmi, con i miei ormoni da sedicenne maestro nell’arte della masturbazione a testa in giù, sembrerà che io abbia davvero corso tutti quei chilometri. Ops, ora devo muovermi, stanno per partire.”
Uomo: “Ognuno ai posti di partenza!”
Io: “EHI! Ma quella è...”
Prof. Pitagora: “Ah, ci voleva proprio una bella maratona per dimenticare tutti i problemi. E poi, visto che correre è una cosa sana, di certo non rischio di incontrare... AAAAAAARGH! CLAUDIO!”
Io: “DIO! Prof. Pitagora, lei è dappertutto. Sembra un incubo.”
Prof. Pitagora: “Uff! Che palle, dovrò sorbirti anche per una maratona intera!”
Io: “Non è una gioia nemmeno per me. Comunque mi fa strano vederla, anzi no, vederti (usare linguaggio informale con te potrebbe far credere che ti rispetto) fuori dalla scuola. E poi non sapevo che un escremento come lei fosse in grado di partecipare ad una maratona.”
Prof. Pitagora: “Ti informo che hai davanti la 4 volte campionessa della maratona di New York e la 27 volte campionessa di: Agitare il grasso sotto le braccia mentre si corre.”
Io: “Per favore, non dire così! Stiamo per correre, farmi venire il vomito non è gradevole.”
Prof. Pitagora: “Uhm, hai ragione, se sei così rivoltante fuori, figuriamoci ciò che viene da dentro. Comunque, ti sei almeno iscritto, oppure sei qui solo perché tua madre aveva bisogno della casa libera per fare sesso con un fallito della televisione col pretesto di fare le pulizie?”
Io: “Uao, inquietante, ha indovinato. E poi... fare le cose legalmente non è da me, dovresti saperlo.”
Autore: “Si, confermo. Infatti quel serpente a sonagli comprato illegalmente è ancora libero per la città.”
Uomo: “BENE! PARTITE *spara ad un serpente che girovagava per caso* ”
Io: “NO! BOBBY!”
Prof. Pitagora: “Allora io parto! Addio Claudio!”
Io: “Ehi aspetta! Accidenti, qui tutti vanno velocissimi. Perché sono così bravi?”
Autore: “Anche se mi trovo in un posto pieno di gente l’istinto di soffocarlo è dannatamente forte.”
Io: “Forse dovevo fare un po’ di stretching.”
Autore: “E anche 2 anni di intensivo allenamento nella corsa, magari.”
Io: “Ci sono! Prenderò il motorino di quel signore per correre.”
Autore: “Ma è illegale!”
Io: “Fare le cose legalmente non è da me, dovresti saperlo.”
Autore: “Mmmh, si hai ragione. Stupido io che continuo a chiedere.”
Io: “BENE! IN SELLA! *parte* ”
Presidente: “Ehi! Come presidente e amministratore di questa maratona quasi legale, ti proibisco di usare il motorino per gareggiare. Sei espu...”
Io: “ *gli alita in faccia* ”
Autore: “Poverino! Ha fatto una fine assai peggiore della morte. Altro che antiche torture cinesi.”
Io: “E ORA VIA!”
Prof. Pitagora: “Ah, che bello corre... ehi, ma cos’è questo rumore. Sembra un motore.”
Io: “AAAAAAAAH! Come si guida ‘sto coso? Perché ho dormito al corso per il patentino!”
Prof. Pitagora: “DAAAAAAAARGH! CLAUDIO! Frena, mi stai mettendo sotto!”
Io: “Accidenti, lo specchietto sinistro si è impigliato nella tua bruttissima e attillata...”
Autore: “Fin troppo attillata.”
Io: “... tuta da corsa!”
Prof. Pitagora: “Accidenti! Frena, non riesco a correre più veloce di un motorino e sono incastrata!”
Io: “Oh-no! Usciamo fuori pista!”
Prof. Pitagora: “Ma quello è un bar! Ci schianteremo dentro! Frena per l’amor di Sant Egidio!”
Io: “Chi è suo padre?”
Prof. Pitagora: “CAZZO, FRENA... e comunque si!”
Io: “ECCO!”
Prof. Pitagora: “Ma quello è l’acceleratore!”
Io: “ODDIO!
 
CRASH, BOOOOOOM, POPI POPI (??), CRACK, BAAAAAM! *si schiantano*
Autore: L’avevamo capito, soprattutto dal POPI POPI.”
 
Autore: “Oddio, che disastro.”
Prof. Pitagora: “Ahi-ahi!”
Io: “Il mio incubo è diventato realtà! Sono a meno di due centimetri dalla prof. Pitagora!”
Prof. Pitagora: “Ti sembra questo il momento di scherzare?”
Io: “E chi scherza?”
Barista: “Oh, ma guarda, il biscotto della fortuna aveva ragione. Diceva che un brutto ragazzo in sella ad una moto si sarebbe schiantato nel mio bar e si sarebbe portato appresso una vecchia donna che si era incastrata nello specchietto del mezzo.”
Io: “E tutto questo su un biscotto? Doveva essere un biscotto davvero enorme *doppio senso* ”
Prof. Pitagora: “Comunque il biscotto si sbagliava. Diceva che c’era una vecchia donna. Io non ne vedo.”
Io: “Le sembra il momento di scherzare?”
Prof. Pitagora: “E chi scherza?”
Barista: “Comunque vi dirò solo una cosa.”
Io: “Paga lei i danni! CIAO!”
Barista: “NO FERMO! Volevo dirvi: congratulazioni!”
Prof. Pitagora: “Per cosa?”
Barista: “Lo scoprirete nella prossima puntata.”
Prof. Pitagora: “Ah, odio quando succede così.”
  
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