Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Artemis Black    20/01/2013    3 recensioni
-Tutti hanno paura del freddo buio. Lo temono e cercano di sconfiggerlo con la luce, calda e confortante.- pensai.
-Non vi capirò mai… il buio può essere così confortante tanto quanto la luce, forse anche di più.-
Sentii un leggero rumore provenire dalle mie spalle.
Mi girai di scatto e puntai lo scettro alla gola del malcapitato.
“Sigyn…” sussurrai. La ragazza non era terrorizzata da me, ne dallo scettro che le avevo puntato sulla sua giugulare.
“Loki.” Disse con un lieve inchino.
Il suo sguardo era magnetico: quei suoi occhi color ghiaccio erano irresistibili, mi ipnotizzavano come sempre e mi riportavano alla mente i momenti passati con lei.
“Cosa vuoi?” le chiesi con un tono duro.
“Sapere cosa hai in mente.” Rispose.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Ikigai - Forever yours.

 

L'amore è un sentimento forte, passionale. È l'energia dell'anima, il respiro del cuore. Il senso di questa vita.
-Silvana Stremiz

da PensieriParole

 

800>

da PensieriParole Passeggiavo per le grandi navate dell’immenso palazzo reale di Asgard.
Ero appena passato a controllare come stava Odino, caduto disgraziatamente nel sonno rigenerante, e dare un po’ di conforto a mia madre. O dovrei dire la mia matrigna?
Poco importava, ero finalmente diventato ciò che più bramavo: ero sovrano di Asgard.
Lo scettro che portavo con fierezza, mi conferiva un’aria maestosa e spaventosamente potente. Sentivo la magia fluire in me in modo diverso: ero più forte, più scaltro.
Tutto ciò era terribilmente eccitante e magnificamente bellissimo.
Mi affacciai sulla terrazza che dava sulla splendida città di Asgard, inspirai a fondo l’aria fresca e frizzantina del crepuscolo e ammirai da lontano il sole che tramontava inesorabilmente sulla città che lentamente sprofondava nel buio.
Piccole luci cominciavano ad accendersi qua e là nei palazzi dorati e nelle case del popolo.
-Tutti hanno paura del freddo buio. Lo temono e cercano di sconfiggerlo con la luce, calda e confortante.- pensai.
-Non vi capirò mai… il buio può essere così confortante tanto quanto la luce, forse anche di più.-
Sentii un leggero rumore provenire dalle mie spalle.
Mi girai di scatto e puntai lo scettro alla gola del malcapitato.
“Sigyn…” sussurrai. La ragazza non era terrorizzata da me, ne dallo scettro che le avevo puntato sulla sua giugulare.
“Loki.” Disse con un lieve inchino.
Il suo sguardo era magnetico: quei suoi occhi color ghiaccio erano irresistibili, mi ipnotizzavano come sempre e mi riportavano alla mente i momenti passati con lei.
“Cosa vuoi?” le chiesi con un tono duro.
“Sapere cosa hai in mente.” Rispose.
La veste color verde chiaro accarezzava dolcemente le sue linee morbide, esaltava il suo seno mentre snelliva i suoi fianchi. I suoi capelli ricci  nero corvino le ricadevano sulle spalle, creando una cascata di nero fulgore che faceva risaltare in un modo impressionante il colore dei suoi occhi.
“Cosa mi proponi in cambio?” le chiesi maliziosamente.
Un debole sorriso apparse sul suo viso, schiuse appena le labbra rosse ciliegia e mostrò i suoi denti perfetti. Lo sguardo era malizioso, ma aveva una punta di dolcezza e di freddezza che mi faceva impazzire. Non lo diedi a vedere e la seguii mentre si aggirava nelle stanze reali. Volteggiava come una libellula tra le colonne imponenti dei vari corridoi.
Per un momento la persi di vista, ma sapevo dov’era andata. Mi avvicinai alla porta del mio alloggio notturno, abbassai lentamente la maniglia e aprii la porta.
Era seduta in ginocchio sul mio letto. Chiusi la porta alle mie spalle e poggiai lo scettro nella sua teca, poi tolsi l’elmo con il mantello.
Feci tutto con molta calma, assaporando quel momento di quiete prima della tempesta.
Sentivo il suo respiro diventare irregolare quando mi avvicinai a lei.
Le presi il mento e lo alzai per poterla scrutare negli occhi. Era calma, sapeva cosa stava per accadere e non ne aveva paura. I suoi occhi erano tutt’altro che innocenti, non lo erano da tempo orsono ormai e la colpa era tutta mia. E ne andavo fiero.
“Figliolo! Vieni qui, devo presentarti una persona.” Mi chiamò mia madre.
Affianco a lei c’era una graziosa fanciulla con lunghi capelli neri e occhi di ghiaccio che mi scrutava, tentava di decifrare qualcosa del mio aspetto o comportamento.
“Questa è Sigyn, dovrete diventare buoni amici.” Disse mia madre.
Ricordo di aver portato quella piccola creatura poco più giovane di me, nel giardino reale a giocare a nascondino. Ma quando le proposi di giocare, la sua risposta mi colpì.
“Non voglio perdere tempo a giocare: preferisco leggere o parlare con te. Ma dovrò far credere a tutti di essere una semplice bambina gioconda e fare bella figura con i tuoi genitori.” Rispose congiungendo le mani e sorridendomi.
“Sei intelligente e terribilmente furba. Cosa vorresti fare allora?” le chiesi.
 “Mostrami la magia.” Disse lei curiosa.
Feci come mi aveva chiesto e le mostrai alcuni trucchetti che avevo da poco imparato. Lei rimase rapita dai gesti che compievo con le mie mani ed estasiata da quello che creavo con la magia.
La sera, Sigyn e i suoi genitori, dovettero partire ma sarebbero tornati prima o poi perché quel pomeriggio i nostri genitori avevano progettato alle nostre spalle un matrimonio.
La rividi soltanto dopo molti anni, quando all’incirca io avevo 20 anni e lei ne aveva appena compiuti 18. Tornarono per sancire il nostro fidanzamento, con tanto di festa a palazzo. Non ne ero entusiasta, ma almeno mio padre aveva avuto il buon gusto di non darmi in sposa una ragazza superficiale e acida, come molte dame che ronzavano intorno a Thor.
“Lady Sigyn, lieto di rivedervi.” Dissi giungendo alle sue spalle.
Speravo di averla messa un po’ in soggezione e soprattutto un po’ di paura.
Ma quando lei si girò, fissò i suoi occhi sereni nei miei facendomi capire che mi aveva sentito arrivare.
“Principe Loki, il piacere è mio.” Rispose con un lieve inchino.
Era cresciuta notevolmente: le sue forme femminili erano floride, seppur il suo fisico era snello e tonico, i suoi capelli erano rimasti di quell’intenso nero catrame ed i suoi occhi erano ammalianti e brillavano di una luce nuova. Il suo sguardo era cambiato con il tempo ma aveva mantenuto quell’intelligenza e quella furbizia che mi avevano incantato, ma era anche ammiccante, velato da una finta innocenza e dalla voglia di scappare da quel posto così noioso.
“Volete fare un giro del palazzo?” le chiesi vedendola trattenere a stento uno sbadiglio.
“Mi farebbe piacere.” Mi rispose.
Uscimmo dalla sala del banchetto e camminammo in silenzio per i corridoi del palazzo, per poi fermarci davanti ad un balcone.
Lei si fermò ed ammirò estasiata il panorama.
“Un giorno, tutte le mattine quando ti sveglierai… vedrai questo spettacolo della natura.” Dissi, sussurrando al suo orecchio.
Lei inarcò la schiena e allungò il collo in una posizione regale.
Passai le dita sopra la sua pelle chiara e lei socchiuse leggermente gli occhi impreziositi dal trucco nero. Le baciai il collo per vedere la sua reazione: si morse il labbro inferiore e trattenne il respiro.
Era indubbiamente diversa da qualsiasi altra ragazza che avevo conosciuto.
“Sai, quello che ho in mente è vietato… almeno prima del matrimonio.” Dissi stuzzicandola.
“Mi piace correre dei rischi...” disse lei voltandosi. I suoi occhi erano maliziosi, le sue labbra erano inumidite dalla sua lingua mentre il suo petto era gonfio d’orgoglio.
Circondai il suo collo con una mano e con l’altra gli cinsi la vita, attirandola a me. Le sfiorai le labbra e poi la baciai. Una scarica elettrica inondò il mio corpo ed il suo, costringendola a porre le mani sui miei fianchi. Il bacio era tutt’altro che casto: le nostre lingue saettavano e le labbra bramavano la carne. Era passionale, irrefrenabile, caldo e magnetico.
Ci staccammo solo per riprendere fiato.
“È tutto quello che hai da offrirmi?” disse lei, fissando le mie labbra.
La sua anima era tenebrosa quanto la mia, ma sapeva come tenerla a bada ogni tanto… Ed in questo momento, si stava liberamente concedendo a me come una spudorata.
E la cosa mi piaceva assai.
Non ci volle molto a raggiungere le mie stanze e farla mia nel mio giaciglio.
Mi fece sedere, mi tolse gli abiti con estrema cura, fino a farmi rimanere soltanto con i miei pantaloni e la mia camicia. Alzò una gamba per potersi sedere sulle mie, alzò leggermente il vestito per permettergli di compiere movimenti.
Mi baciò il collo, il petto appena scoperto, le guance ed infine la bocca, facendo esplodere la passione. Afferrai i suoi glutei e continuai a baciarla.
Gli tolsi il vestito e lei i miei.
Facevo correre le mie mani su tutto il suo corpo: la facevo gioire, tremare, arrancare ed infine farla gemere di piacere.
Era una donna intelligente, irriverente, sfacciata, astuta e dannatamente bella.
Ma la qualità che mi piaceva di più era una: mi era fedele come nessun’altro aveva mai osato fare. Sapeva ingannare le menti della gente, ma non la mia. Non mi aveva mai nascosto niente, non mi aveva mai detto menzogne e mai e poi mai mi avrebbe abbandonato. Il suo amore per me era incondizionato, puro e devoto. Potevo sempre contare sul suo appoggio e questo per me era la mia ancora di salvezza… ma anche la mia perdizione: gli avevo donato il mio cuore e lei ne era la custode, conosceva i miei più oscuri segreti e poteva farne quello che voleva.
“Io, per te, sarò la tua roccia muta: potrai sempre appoggiarti a me, sfogarti, chiedere conforto e io te lo darò. E mai nessuno verrà a sapere nulla di ciò che mi dirai.” Mi disse, una volta terminata la cerimonia del matrimonio.
Quelle parole erano marchiate a fuoco sulla mia pelle… e nel mio cuore.

_____________
Buongiorno :)
La mia mente poco sana ha partorito questa raccolta di one-shot dedicata a Loki e Sigyn.
Saranno sempre molto brevi e concise e seguono il filo temporale dei film della Marvel: quindi passerò dal momento in cui Loki è re di Asgard (quindi nel film Thor) fino a quando attaccherà la Terra (in The Avengers) e oltre, quando tornerà a casa per scontare la sua pena.
Il personaggio di Sigyn è diverso da quello delle storie che io ho letto e che vedo spesso nel fandom degli Avengers e di Thor. Non è ingenua, ne odia Loki per poi innamorarsene. Il loro matrimonio si è svolto prima dell'esilio di Thor su Midgard, c'è subito "feeling" tra i due ed è stato (ovviamente) combinato dai rispettivi genitori.
Spero di essere stata esaustiva e aspetto che mi diciate la vostra, lasciando una recensione :)
Spero vi sia piaciuto questo inizio!
A presto,
Artemis Black

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Artemis Black