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Autore: sheissunlight    20/01/2013    2 recensioni
A moment
A love
A dream
A laugh
A kiss
A cry
Our rights our wrongs
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve a tutti, questa è la mia prima storia originale che pubblico, l'idea mi è venuta di botto ieri,quindi ho scritto il capitolo in pochissimo tempo, spero vi piaccia la trama, aspetto le vostre recensioni per capire se vi è piaciuta,buona lettura :)


Londra,23 Giugno 2012,
Cara zia Jane ancora non capisco perchè non vuoi un telefono a casa, siamo nel 2012 ormai, ad ogni modo spero  vada tutto bene,qui a Londra piove come sempre, Derek sta studiando, mamma e papà sono sempre i soliti,e io pure,vorrei davvero fare qualcosa di nuovo,è tutto così monotono,mi mancano le tue storie , ma C'est la vie, aspetto tue notizie, vienici a trovare presto,o almeno compra un telefono dai! 
                                                                                                                                                                                 Con amore Charlotte. 
 
Pittsburgh, 26 Giugno 2012,
Mi dispiace dover dare questa brutta notizia Charlotte ma la tua lettera non è stata ricevuta dalla "zia Jane" deve esserci stato qualche errore perchè oggi mentre controllavo la buca ho trovato questa lettera e in famiglia nessuno si chiama Jane, purtroppo sono troppo curioso e così l'ho aperta e beh letta, ho pensato di rispondere visto che sono una persona educata. Quindi questo è tutto, spero riesca a rinviare la tua lettera a zia Jane, spero che a Londra abbia smesso di piovere
                                                                                                                                                                                               Saluti, Logan .
 
"Oh merda" Era l'unica cosa che Charlotte riusciva a pensare dopo aver letto la lettera, come aveva fatto a sbagliare indirizzo ?  "Ho delle capacità assurde a combinare casini" borbottava fra se  .  
"Charlie è arrivata risposta dalla zia Jane?" chiese sua madre 
"Ehm" Charlotte iniziava a balbettare, faceva sempre così quando andava nel panico, non era brava a mentire purtroppo, ma quella volta riuscì a farcela "No mamma,ancora niente" rispose cercando di sembrare il più rilassata possibile. Salì di corsa le scale,prese carta e penna e riscrisse la lettera alla zia Jane,stavolta cercando di non sbagliare indirizzo. Decise poi anche di rispondere alla lettera sbagliata, dopo tutto quella persona era stata gentile. 
Londra 28 Giugno2012 ,
Salve Logan,la ringrazio per non aver cestinato la lettera e aver risposto,almeno ho potuto riscrivere la lettera per mia zia Jane, comunque a Londra purtroppo piove ancora, ma non mi dispiace, amo la pioggia, detto questo la ringrazio ancora per la gentilezza 
                                                                                                                                                                                         Saluti,Charlotte.
 
Pittsburgh , 30 Giugno 2012.
Ho solamente 18 anni, non mi dare del "lei" grazie, qualcosa mi dice che siamo anche coetanei Charlotte,dico bene? Spero che sei riuscita ad inviare la tua lettera alla zia. Mentre a Londra piove, posso dirti che qui a Pittsburgh splende il sole . 
                                                                                                                                                                                     Cordiali saluti,Logan,
P.s . Speravo in una tua risposta. 
 
Charlotte non poetva fare a meno di sorridere leggendo la lettera. Il ragazzo ci aveva preso anche sull'età, pazzesco, pensò . Stava per prendere carta e penna per rispondere quando la mamma di Charlotte salì di corsa le scale e piompò in camera sua. 
"Potresti almeno bussare mamma" strillò Charlotte.
"Charlotte" fu l'unica cosa che la madre riuscì a pronunciare .
Charlotte non aveva mai visto il viso della madre in quello stato,occhi gonfi, bocca socchiusa, telefono che le stava scivolando dalle mani. 
"Mamma, che succede? "
"La zia Jane ha avuto un infarto,non ce l'ha fatta..."
 
Una settimana dopo. 
Il sole batteva sul finestrino appena abbassato dell'auto, il vento scompigliava i capelli biondi di Charlotte, riusciva a sentire l'odore del fiume. 
"Siamo arrivati" disse il papà. La macchina si fermò proprio davanti la villetta della zia Jane, era proprio come la ricordava, Ricoperta da tanto verde, la zia Jane amava prendersi cura delle piante. Quando era piccola passava spesso l'estate li a, e insieme facevano giardinaggio. 
Due braccia che la stritolarono riportarono Charlotte alla realtà. 
"Condoglianze piccola Charlie,sei cresciuta tantissimo" 
Charlotte guardava quella donna, ma non aveva la ben che minima idea di chi fosse. Non tornava a Pittsburgh da quando aveva 11 anni,dopo che il padre aveva ricevuto un offerta di lavoro importantissima a Londra. 
"Charlotte" si intromise la mamma "non ti ricordi di questa signora forse, ma è la vicina dela zia Jane, Miss Houdson"  
"Ah si certo, Miss Houdson" annuì Charlotte, il nome le era familiare ma non ricordava per niente il viso. 
Arrivò poi tantissima gente, di cui Charlotte ricordava vagamente i visi, parenti lontani, cugini eccetera. Tutti per la zia Jane, era un incredibile donna dopo tutto, e tutti le volevano bene pensava Charlotte . 
La veglia si prolungò per tutta la mattinata, Charlotte aveva bisogno di aria, nessuno si sarebbe accorta della sua assenza. Così sgattagliolò dalla porta sul retro della casa della zia Jane, anche quando era piccola era solita uscire da quella porta. 
A Pittsburgh era una bellissima giornata,splendeva il sole, e c'era un leggero venticello che trasportava l'aria del fiume. 
Charlotte si incamminò per le strade di Pittsburgh,era tutto come si ricordava,le strade, i negozi, non era cambiato nulla. Si ritrovò davanti ad una gelateria,decise di prendere un gelato, dopotutto non aveva mangiato granchè alla veglia, scelse i gusti preferiti da bambina Cioccolato e pistacchio, il gelato era buono come ricordava. Non ne mangiava uno da mesi, ultimamente era fissata con l'avere un fisco perfetto , anche se era già magrissima, forse troppo. Presa tra i suoi pensieri, Charlotte non si accorse  che  stava incianpando . Non ebbe nemmeno il tempo di scostarsi che si ritrovò addosso a qualcuno. 
"Scu- scusami tanto" borbottò Charlotte,cercando di alzarsi goffamente.
"Se volevi il mio numero bastava chiedere" rispose il ragazzo abbozzando un sorrisetto da far invidia agli attori di Hollywood. 
Charlotte soffocò una risata infastidita, poi si accorse che il suo gelato le si era spiaccicato addosso,e lo stesso sulla t-shirt del ragazzo. 
"Oh, merda, il vestito era nuovo, mia madre andrà su tutte le furie" 
"Puoi sempre levare il vestito e tornartene a casa nuda, non sarebbe una cattiva idea" continuò il ragazzo con il solito sorrisetto. 
"Hai comprato un manuale per battute squallide per caso?" Replicò Charlotte "Non è divertente" 
"Oh si che lo è invece" continuò lui,scoppiando a ridere.
Charlotte non voleva cedere, ma poco dopo iniziò a ridere anche lei, ripensando alla scena e al vestito. 
"Comunque permettimi di ricomprarti il gelato, sembrava buono"
"Lo era infatti, ma non preoccuparti, dopotutto ero a dieta"
"Dieta? Non sarai una di quelle fissate per la forma? Il peso perfetto, e quelle cagate la?" 
"Continuo a pensare che tu abbia comprato un manuale di battute squallide" disse Charlotte. 
"Beh,però ti ho fatto sorridere,quindi si vede che è servito" continuò lui. 
In effetti Charlotte stava sorridendo, e sperava di non aver stampato un sorriso ebete.
"Comunque sono  Logan, piacere" Disse lui allungando la mano.
" Piacere Log,Logan?" Charlotte si interruppe improvvisamente, si chiese se non fosse lo stesso Logan delle lettere. " Io sono Charlotte" . 
"Perchè hai sgranato gli occhi dopo aver sentito il mio nome?" 
"No niente, è che mi chiedevo se eri lo stesso Logan che ho conosciuto per sbaglio inviando una lettera,ma sarebbe davvero assurdo se fosse così e..." Non ebbe il tempo di finire che il ragazzo la interruppe
"O mio Dio,tu sei la Charlotte di Londra allora" 
"Okay,allora sei tu. Wow, che coincidenza" Charlotte non poteva crederci. Non aveva mai creduto al caso e cose così,però era davvero assurdo. 
"Già, una bellissima coincidenza, allora sei venuta per tua zia Jane? " proseguì lui
"Beh si, per il suo funerale" Rispose Charlotte con una risata triste. 
"Oh, mi dispiace, cavolo". Calò il silenzio, fin quando qualcosa non squillò nella borsetta di Charlotte, il suo telefono. La schermata lampeggiava "MAMMA" merda pensò, evidentemente si sono accorti della mia assenza .
"Senti,interruppe Charlotte,devo rispondere, è mia mamma, e sono praticamente scappata dalla veglia di mia zia,quindi devo proprio andare, mi dispiace".
"Ma certo,non preoccuparti Charlotte, è stato davvero un piacere incontrati dal vivo, un piacevole incontro davvero" disse lui. Ed ecco che ritorna il sorrisetto pensò Charlotte. 
"Beh allora ciao" disse balbettando Charlotte voltandosi. Il suo telefono continuava a squillare, e pensava di lasciarlo continuare così. Non voleva rovinare quel momento, così si incamminò verso la casa della zia,e per tutto il tragitto non riusciva a non coprire un sorrisetto 'ebete' dal viso.
  
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