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Autore: The Edge    21/01/2013    4 recensioni
“E ti vorresti uscire trascinare ME nella tua folle impresa?”
“Ma certo. Non vorrai mica lasciarmi da solo?”
“Potrei pensarci..”
“Sei un insensibile Lennon!”
“Ti voglio bene Richard, sei davvero un amico”
Genere: Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un tranquillo pomeriggio di metà ottobre, il cielo era oscurato da numerose nuvole nere. Pioveva a dirotto,  nessuno si azzardava ad uscire, o quasi.
Paul McCartney si stava sistemando la sciarpa attorno al collo, dall’altra parte della stanza John scosse la testa sconsolato.
“Paulie.. non so se te ne sei accorto, ma… STA DILUVIANDO”
“Embè?”
“E ti vorresti uscire trascinare ME nella tua folle impresa?”
“Ma certo. Non vorrai mica lasciarmi da solo?”
“Potrei pensarci..”
“Sei un insensibile Lennon!”
“No. Mi chiamo John, non insensibile”
“Ah ah ah, rido domani a questa battuta di merda”
“Fammi un fischio quando lo farai”

Paul gonfiò le guance come un bambino dispettoso e puntò l’indice davanti al naso dell’amico con fare minaccioso “Stammi bene a sentire. Tu adesso vieni con me, intesi? Altrimenti col cavolo che ti offro la cena!”
“Non mi pare il caso di arrivare a minacce così pesanti, e poi mi avevi promesso una cena.”
“Infatti, io le mie promesse le mantengo. E tu ora vieni con me, niente storie”
John alzò lo sguardo al soffitto e mormorò “Perché ho la sfortuna di avere un amico imbecille?”

George e Ringo erano rimasti in silenzio mentre avveniva quello scambio di battute.
Il chitarrista si mordicchiava l’interno delle guance per evitare di scoppiare a ridere come un matto, lanciò una rapida occhiata a Richard e capì che anche lui era nelle sue medesime condizioni.
Quando finalmente Paul riuscì a convincere John ad uscire, i due si guardarono in faccia e risero sguaiatamente.
George si passò una mano sul viso, ridacchiò divertito e domandò
“Ma devono fare un siparietto ogni volta?”
“Cosa vuoi che ne sappia? Certo che uscire con questo tempaccio è proprio da incoscienti.”
“Hai ragione. Io sono molto più intelligente. Sono qui al calduccio, all’asciutto e posso farmi tranquillamente uno spuntino”
Ringo scoppiò a ridere e scompigliò gentilmente i capelli all’amico
“Tu saresti capace di mangiare anche un tombino”
“Non li ho mai assaggiati, magari sono buoni” ironizzò l’altro
“Chissà, magari hanno un buon sapore. Potrebbero rivelare di essere molto nutrienti… tu che ne sai?”

I due passarono il pomeriggio a ridere e a scherzare,  a prendere per i fondelli sia Paul che John.
Ringo amava passare quei momenti folli con George, amava stare in sua compagnia e lo stesso valeva per Harrison.
Fu proprio il chitarrista a dire una piccola frase che si impresse nel cuore del batterista.
“Ti voglio bene Richard, sei davvero un amico”
Una frase veloce, detta in fretta da un ragazzino che stava per divorare i biscotti con le gocce di cioccolata.
Ringo sorrise, prese anch’egli un biscotto e sussurrò “Anche io ti voglio bene Georgie”
 

Gli occhi stanchi di Ringo erano umidi di lacrime, gli mancava da morire George, le sue risate e la sua passione per il cibo.
“Caro il mio Georgie, non vedo l’ora di raggiungerti. Chissà se anche in paradiso c’è la possibilità di mangiare a sbafo biscotti.”


Angolo dell'autrice:
Salve gente!
Sono nuova di questo fandom, è la primissima storia sui Beatles che scrivo.
Adoro George e boh, non so che altro dire.
Vabbè, mi piacerebbe sapere i vostri pareri, sono curiosa di sapere se ho scritto una stronzata o meno.
Grazie mille
a presto!
The Edge
  
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