A Cristina, che è l'amica che tutti dovrebbero avere.

A Noe, che ha davvero tanta pazienza con i miei ritardi.

A Taiulu, che non ha mai smesso di avere fiducia in me.

Vorrei dedicarvi di più, e lo farò promesso, ma per ora dovete accontentarvi di questa semplice, piccola, storiella.

Capisci subito perché.

Fondamentalmente, il piccolo Yuugi era un ragazzo molto molto semplice.

E no, con “semplice” non si va parlando dei suoi gusti. Per quanto fosse un tipo curioso per natura, non era facile trovare qualcosa che stuzzicasse davvero il suo interesse e dunque la sua spiccata logica.

E nemmeno si sta parlando del suo aspetto che – insomma … siamo sinceri …- ispirava tutto tranne che la “semplicità”.

Perché “Semplice”, vi chiederete allora.

Be', per capirlo forse, dovreste conoscerlo, un po’ come lo conoscono i suoi amici che sanno di cosa si sta parlando.

Yami sospirò ancora una volta.

Evanescentemente* seduto sul ciglio del letto, una gamba accavallata sull’altra, il gomito su di essa e la faccia spalmata sul palmo. 

E era in quella posizione da quanto, esattamente...? 

Da quando era cominciata quella storia, ovviamente.

Roteò gli occhi ametista e diede un’ennesima occhiata a quella camera stravolta dal suo Aibou. Il letto stesso dove si “trovava” lui, per così dire, era stato brutalmente spinto contro la parete destra, così come tutti gli altri mobili della stanza, i giochi, i vecchi pupazzi, la televisione, tutto era stato rammucchiato in angoli. 

Solo la scrivania troneggiava al centro esatto della stanza. Ai suoi lati - ma un po' più avanti, non esattamente perpendicolari - c'erano, poi, i due comodini. 

 Perfino il tappetto era stato tolto e … era finito per essere usato in modo, si potrebbe dire, ecco, improprio…

Yami ridacchiò. Spostò lo sguardo sul citato centro e la citata scrivania, e specificatamente su chi stava vicino di essa. 

- OBIEZIONE! –

Eh, ancora una volta. Altro sospiro.

- Giudice Anzu! – Yuugi quasi fece un salto dal suo comodin… dalla sua postazione. - L’imputato Honda non può aver rubato il pranzo di quest’oggi alla vittima Miho! C’è un evidente contraddizione nell’accusa formulatasi! –

- Cos..ah … se le cose stanno così allor.. -

- Ah sì!? E chi lo dice avvocato della difesa? I fatti lo incastrano! – Tuonò Jono, agitando platealmente le mani, evidentemente entrato nella sua parte. 

Aveva anche dei finti occhiali da sole. Idea sua. Facevano scena, diceva lui.

- Già chi lo…ehm dice? – ripetè meccanicamente Anzu, con martelletto in mano e …tappeto-polveroso sulle spalle a mo’ di veste da giudice. Idea di Yuugi.

- Miho è testimone, è testimone! –

- Ma tu non sei la vittima ...? –

- Miho vuole fare la testimone, stai zitto colpevole! Miho ti accusa! –

- Ma …ma …ma sono innocente! – Frignò il povero Honda, ingiustamente assegnato al ruolo di “imputato”.

- È vero, Hiroto Honda è innocente, e questo lo dicono … - 

E qui Yuugi si concesse una pausa d’effetto, chiuse gli occhi, stese il braccio e puntò l’indice destro dinanzi a sé. 

- …le prove! Quelle che ho raccolto personalmente!- 

… Altra pausa ad effetto.

 L’Aibou sapeva come muoversi, si era allenato tanto...

 - E dicono anche che il colpevole è lei! Procuratore Katsuya! –

- No! Non è vero! Non è possibile! – Jonouchi si agitò sullo sgabello-banco dell’accusa lanciando in aria i finti occhiali.

- Miho conferma! Miho conferma! -

- Ah … ah ecco, ora io dovrei …battere questo coso, il martello cioè, sul … ma Yuugi questo non è il pupazzo che ti abbiamo regalato il mese scors…?-

- Lo sapevo! Così impari ad accusarmi! Viva la giustizia! Tiè! -

Yami scosse la testa, non riuscendo a trattenere l’ennesima risata che quella “combriccola” gli provocava da buona parte della mattinata.

Ringraziò mentalmente essere riuscito ad ottenere il comodo posto della “giuria”, e si ripromise di convincere il suo Aibou a mettere un po’ da parte il Nintendo DS e il gioco dei tribunali che lo aveva tanto appassionato, tanto che non solo aveva improvvisato un processo dal nulla, ma era anche riuscito a coinvolgere nel giro di una mattina tutto il resto della compagnia. 

D’altro canto, Yuugi era fatto così, se una cosa lo prendeva te ne accorgevi subito.

Anche perché poi finiva inevitabilmente col coinvolgerti.

- Mou Hitori no boku, la prossima volta però fai anche tu l’avvocato difensore, eh –

- Non so se riuscirei a farlo bene come te, Aibou –

- Bhè … per il procuratore vorrei provare a convincere Kaiba, ho preparato anche il caso! – esclamò giulivo.

– Ma … magari non ti senti all’altezza … non preoccuparti, capisco… - 

Era platealmente detto di proposito, sì, Yami lo sapeva.
Ma non importava. 

- D’accordo, ci provo ...  non sarà male in fondo –

In fondo, neanche il sorriso che subito seguì sul viso del suo alter Ego era tanto male.

E non lo era tanto neanche battere Kaiba.

Yuugi era “semplice” … nel suo essere Yuugi, ovviamente.

Una volta conosciuto, capisci subito perché.

*Evanescentemente: Non esiste, lo so ma…ci stava dannatamente bene, chiedo venia. ç^ç

*Spazio dopo la storia dove devo scrivere qualcosa altrimenti non sono contenta..!*

Mh, mi devo segnare questa data da qualche parte, sì. 

Dico io … FINALMENTE COMINCIO A PUBBLICARE! 

… 

…e lo faccio con una storia davvero serissima. Ergh…

…

okay, è colpa del Nintendo e di quel dannato gioco che mi ha presa troppo, è colpa sua! E' colpa sua!!

E' COLPA SUA CHE M'ISPIRA IDEE IDIOTE!

*Si nasconde*

Che tu sia dannato Ace Attorney... 

[ Sì, il gioco "velatamente" citato nel testo si chiama "Ace Attorney" e lo consiglio vivamente a tutti, avvertendo però della probabile dipendenza che vi causerà. (Che almeno a me ha causato…X°) ]

Comunque, comunques, se davvero sto scrivendo qui devo ringraziare Taiulu (con una "u" in più, non chiedetemi il perché) ovvero Tayr Soranance Eyes, la Tizia più paziente e assurdamente incredibile di questo mondo, che mi ha anche Betato la storia con altrettanta pazienza e incredibilitosità. (?) :3

Avrebbe potuto lasciarmi perdere tantissime volte, è da quando la conosco davvero ( e non mi limito a godermi solo le sue storie nell'ommmmbra!) che prometto di presentarmi al Fandom, ma sapete la vergogna è tanta, tantissima... 

Però ormai sono qui, e sono felice di esserci! Felicemente felice! *A*

Che dire..? Spero che prima di tutto vi piaccia quello che ho scritto, questa storia di poche pretese che vale anche come un "Eccomi! Comincio a rompere in questo Fandom!"

Se sono davvero riuscita a farvi passare dieci minuti (o cinque se siete veloci a leggere) piacevoli, non posso che esserne contentissima! 

Altrimenti chiedo umilmente scusa, sarò più brava la prossima volta, prometto! 

Ci si vede presto mi sa! Per vostra grande sfortuna. B]

Grazie di essere arrivati fino a qui. <3

Ps.

E, a dirla tutta, non dovevo nemmeno esordire con questa …"storiella" ma con una Long in cantiere da millenni. XD Vorrà dire che sarà la seconda! eAe

Ps2. Grazie ancora Taiulu. (: