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Autore: Stardust    10/08/2007    18 recensioni
Seto viene tormentato da uno strano sogno yaoi su joey!!!! OMG!!! Riuscirà a salvarsi? Consulterà uno piscologo? Questa è la yaoi più leggera e cretina che abbia mai scirtto...bhè, vi lascio alla storia!!! E commentate!!!
Genere: Commedia, Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Mokuba Kaiba, Seto Kaiba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.Ossessione.
by pazza maniaca stardust ^o^
.O.
Questa è la prima fic che scrivo su Yu-gi-oh.
Però l'idea mi sembrava carina e mi sono divertita un sacco a scriverla!
Quindi leggete, leggete, leggete e commentate, commentate e commentate! ^^ .O.
"Wheeler..."
Mi avvicino e ti sfioro una guancia.
Poi ti bacio.
Le mie mani sul tuo corpo.
La tua lingua sul mio collo.
Ti sento sfilarmi i pantaloni e...
.O.
"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!"
Seto Kaiba si svegliò urlando come un matto.
Rimase un momendo a fissare il vuoto, poi tirò un pugno alle coperte sfatte.
"Dannazzione!" gridò "Ancora quel maledettissimo sogno!"
Con mani tremani aprì il cassetto del comodino e ne tirò fuori il suo deck.
Cercò il drago bianco occhi blu ma su ogni carta gli sembrava di vedere la faccia da ebete di Joey.
"Basta!" urlò in lacrime scagliando il deck a terra.
Si rannicchiò sotto le coperte e si strinse la testa tra le mani.
"Perchè non vuoi lascirmi in pace! Stupido Wheeler! Smettila di tormentarmi!"
"Fratellone?" Mokuba socchiuse la porta "Fratellone stai bene?"
Seto si bloccò di colpo.
Rimase immobile sotto le coperte fino a che Mokuba non alzò l'orlo del lenzuolo scoprendo il suo volto.
"Seto?"
"Mokuba..."
"Che stai facendo?"
"Ehm...sto seduto...sotto un lenzuolo e...parlo da solo..." rispose Seto con tutta la normalità del mondo.
"Fratellone?"
"Eh?"
"Io credo che tu hai bisogno di uno piscologo..."
.O.
"Capisce dottore? Faccio sempre lo stesso sogno! Ogni notte! Io non ne posso veramente più! Ho delle crisi di nervi allucinanti e...che devo fare?!" singhiozzò Seto Kaiba sdraiato sul lettino dello psicologo.
Il dottore si risistemò gli occhiali sul naso e fissò Kaiba inarcando un sopracciglio.
"Sarebbe tutto molto più facile se si decidesse a raccontarmi CHE COSA sogna."
"Stà scherzando spero!" urlò Seto tirandosi a sedere di scatto.
"Veramente no."
"Io non gli dirò mai che cosa sogno! Se lo può scordare! Adesso mi dia un consiglio o gli faccio causa!" sclerò Seto balzando in piedi.
Lo psicologo sospirò.
Se Seto Kaiba non avesse pagato così tanto a questo punto l'avrebbe già buttato fuori a calci.
Ma aveva pagato.
Tanto.
"Faccia così..." sospirò "Provi a fare la cosa che sogna. Una volta compiuta dovrebbe smettere di ossessionarla il pensiero di poterla fare."
"M...ma..." Kaiba era rimasto pietrificato.
"Faccia come le dico. Adesso, se vuole scusarmi..." disse lo psicologo alzandosi.
Seto rimase solo nella stanza.
"Oddio..." disse tra se e se "Devo portarmi a letto Wheeler?"
.O.
Joey uscì dalla gelateria e si diresse a quella successiva.
Aveva appena finito di mangiare...però aveva fame!
Allegro e pimpante si sedette al tavolo del bar successivo.
All'improvviso Seto Kaiba sbucò dal nulla, anzi, per la precisione uscì da un cespuglio.
Si sedette davanti a lui.
"Ah!" gridò Joey "Che cosa vuoi?! Non ti voglio al mio stesso tavolo!"
"Ti offro da mangiare." disse Seto posando il portafoglio sul tavolo.
"Oh, Seto! amico mio! Come stai? Sei comodo? Ti da noia il sole? Vuoi venire al mio posto?"
Joey aveva totalemente cambiato atteggiamento.
A Seto tornarono in mente le immagini del sogno.
Quelle labbra che adesso parlavano a vuoto che scivolavano giù, tra le sue gambe...
Si tirò uno schiaffo.
"Seto?" chiese Joey perpelsso "Perchè ti schiaffeggi?"
"Eh? Ah...uhm...c'era una...mosca!" esclamò Seto tortuosamente.
"Ah" fece Joey.
Una cameriera si avvicinò con un blocchetto in mano.
"Volete ordinare?"
"Wheeler scegli." disse freddo voltandosi verso il biondino.
Rivide quella faccia sudata, contorta dal piacere...
Ah!
Chiuse gli occhi e li riaprì.
Male Kaiba.
Male.
Questi pensieri non aiutano affatto!
Smettila!
O ti picchierò di nuovo!
Praticamente parlava da solo...
Joey sondava il menù con gli occhi.
"Mah...non lo so...sembra tutto buonissimo..."
"Magnifico!" esclamò Kaiba "Allora ci porti un pò di tutto!"
"Ma signore..." balbettò la cameriera.
Seto tirò fuori dal portafogli un pugno di banconote di grosso taglio.
Joey fischiò ammirato.
Seto posò i soldi sul vassoio della cameriera.
Non sta fischiando a te, Seto!
Non lo guardare!
Stà fischiando ai soldi!
Perchè è un povero squattrinato e non ne ha mai visti coì tanti!
Per cui non fischia a te!
Smettila di pensare male!
La cameriera fissò i soldi, stupefatta.
"U...un pò di tutto..." balbettò facendo dietro front e rientrando nel locale.
Joey tirò una pacca sulla spalla di Seto che sobbalzò.
L'aveva baciata quella spalla, nel sogno.
L'aveva baciata mentre le sue mani scendevano in basso e...
Kaiba!
Basta!
Molto cattivo!
Non si fa!
"Cavolo Seto! Davvero mi hai ordinato "Un pò di tutto?" Come mai questo scatto di gentilezza improvvisa? Ti sei pentito di avermi sempre offeso e ti sei finalmente reso conto che IO sono il migliore?"
"Tappati quella bocca, Wheeler" ringhiò Seto.
Più disperato che altro.
Nella sua mente il sogno tornava a farsi vivo di continuo.
Cominciò ad arrivare il cibo, e Joey cominciò a mangiare.
Ecco che gli aveva tolto i pantaloni.
Le sue mani scendevano nei boxer.
"Mmmh...è così duro..." mugolò Joey.
Kaiba lo fissò ad occhi spalancati.
"C-come?" balbettò.
Joey gli porse una bottiglia.
"Il tappo è durissimo! Non riesco ad aprirla! Mi dai una mano"
Seto tirò un sospiro di sollievo ed aprì la bottiglia d'acqua.
Quando gliela rese le loro mani si sfiorarono.
Un attimo solo, poi Joey si versò l'acqua.
Seto si struciò violentemente le guancie per nascondere il rossore.
Ancora quel sogno.
Joey sopra di lui.
Gli stringeva la schiena.
Gli baciava il collo.
Poi si alzava.
Stava per sfilarsi i boxer ma si soffermava un momento.
E gli chiedeva...
"Lo vuoi?"
Kaiba tossì convulsamente e per poco non cadde dalla sedia.
"Che stai dicendo Wheeler?" mormorò sconvolto.
Joey inarcò un sopracciglio e gli porse uno spiedino.
"Quindi non lo vuoi lo spiedino? Sei sicuro? Guarda che è ottimo!"
Kaiba fece segno di no con la testa.
Nel sogno aveva detto di si.
E nel sogno Joey si toglieva i boxer.
Gli si sedeva sui ginocchi ed apriva le gambe verso di lui.
"Dai Kaiba, leccami le cosce..."
"No!" gridò Seto disperato.
"Ma dai! Non vuoi nemmeno assaggiare queste cosce di pollo? Lecca qui...guarda, dove c'è il sugo! Muoviti prima che coli!"
Si sporse verso di lui.
L'aveva baciato...
Joey gli ficcò in bocca la coscia di pollo.
nel sogno ci aveva messo qualcos'altro..
"Com'è?" chiese Joey.
Seto per poco non svenne.
Aveva riso ed aveva succhiato, nel sogno.
"C-com'è cosa?" balbettò togliendosi la coscia di pollo dalla bocca.
"Seto? Yuhuuuh? Ci sei? Com'è la coscia di pollo?"
"Ah! E'...è...a me non piace il pollo..."
Poi Joey era venuto, nel sogno.
Aveva gridato il suo nome.
"Setoooo?!"
Seto sobbalzò.
"Ma mi stai ascoltando? Che cos'hai oggi? Ti senti bene?"
"S..si.."
Si era sporto verso di lui e gli aveva leccato una guancia.
"Scusami...ti ho sporcato tutta la bocca di sperma..."
"D...di che cosa?" balbettò Seto.
Joey gli ripassò il fazzoletto sulla bocca.
"Il sugo del pollo ti ha macchiato tutta la bocca. Aspetta che ti asciugo..."
Si sporse ulteriormente verso di lui.
Seto sentì la sua mano calda carezzargli le labbra attraverso il fazzoletto.
I suoi pantaloni erano stretti come non mai in quel momento.
Nel sogno non li aveva...
E Joey era dietro di lui...
Lo stringeva per i fianchi...
Lo avvicinava ancora a lui...
"Vuoi la mia banana?"
"EH?" fece Seto sconvolto.
Joey gli porse una banana.
"La vuoi o no?"
"I...io...no, grazie..." sussurrò con un fil di voce.
Di nuovo nel sogno aveva detto di si.
E Joey era entrato in lui.
Gemevano entrambi.
"aaah..." fece Joey.
Kaiba alzò lo sguardo verso di lui.
"Questo chili è veramente piccante!"
Seto tirò un sospiro di sollievo.
Si costrinse a smettere di pensare e guardò Joey mentre mangiava un ghiacciolo di fine pasto.
Come muoveva la sua lingua sul ghiaccio.
Come raccoglieva ogni goccia...
"J...Joey" lo richiamò.
"MMmh?" fece lui ficcandosi tutto il ghaicciolo in bocca e voltandosi verso Kaiba.
"Ossignore dammi la forza!" gridò Kaiba alzandosi di scatto ed andandosene a passo svelto.
"Fffkaiffa!" mugugnò Joey.
Si tolse il ghiacciolo di bocca lazandosi in piedi di scatto.
"Kaiba dove vai?!"
Ma Seto era già lontano...
.O.
"Ti voglio, Wheeler..." mugolò.
Lo spinse contro il muro e lo baciò con forza.
Joey gli si attaccò alla schiena e lo tirò verso di se.
"E allora prendimi, Seto..."
.O.
"Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!"
Seto balzò in piedi ed afferrò il cuscino.
"Non ne posso più" gridò in preda ad una crisi isterica.
Mokuba si affacciò alla porta di camera.
"Fratellone ma che..."
"IO vado fuori!" gridò Kaiba dirigendosi verso la porta d'ingresso.
"Ma fratellone...."
Stunf!
La porta si richiuse con un tonfo sordo.
"...sei in pigiama..." concluse Mokuba sconsolato.
.O.
Seto camminò iracondo per chissà quanto.
Arrabbiato si fermò su e buttò il suo cuscino su una panchina a caso.
Si sdraiò sul ruvido metallo ed incrociò le braccia al petto.
"E adesso dormi!" si disse da solo chiudendo gli occhi.
La strada era vuota.
I lampioni spenti.
La fontana dei giardini in secca.
Sulla porta vicino alla panchina c'era un graffito.
E lì accanto c'erano i campanelli.
Sembravano d'oro ma era ottone.
Ed al terzo piano c'era una scritta nera.
Joey Wheeler, c'era scrtitto.
Joey Wheeler...
.O.
Joey tolse le chaivi dalla serratura e si girò, pronto ad affrontare una nuova giornata.
Ma si bloccò subito.
"Ma che cazz'...." mormorò stranito avvicinandosi alla pnachina sotto casa sua.
Osservò attentamente il ragazzo stretto ad un soffice cuscino bianco.
"Kaiba?" esclamò meravilgiato.
Lo scosse leggermente.
"Oh? Seto?" lo chiamò ancora.
Seto si svegliò di scatto.
"Wheeler!" gridò orripilato.
"La Kaiba-corporation è fallita ieri?" chiese Joey confuso "Perchè...stai dormendo su una panchina?"
Kaiba si guardò e si accorse di essere effettivamente in pigiama su una panchina.
"E'...è che...no, vedi...io...io...allora, andiamo con ordine..."
"Sai che non stai male in pigiama!" esclamò Joey divertito.
Kaiba scattò in piedi, terrorizzato.
"Ah! Ah! Ho capito! E' ancora quel maledetteissimo sogno!"
"Sogno...? Seto che stai...?"
Seto afferrò Joey per le spalle e lo sbattè contro il muro.
"Adesso io dico: Ti voglio, Wheeler..."
"Ma che..."
"Ed tu rispondi: E allora prendimi, Seto!"
"Io non..."
Seto strinse le spalle di Joey con forza e lo baciò.
Joey storse la testa di lato.
"Kaiba?! Ti sei ammattito?! Ah! C-che cavolo fai Seto?! Dove tocchi?! Seto!"
Lo spinse via di colpo.
Seto rimase a fissarlo, ansimante.
"Oddio..." disse in un sibilo "E'...adesso mi sveglio, vero? E' solo un sogno...il solito sogno..."
Joey sputò a terra.
"Kaiba mi hai baciato!" gridò "E poi...Dio mio mi stavi palpando!!!"
Seto arrossì completamente.
"I...Io...ecco..."
"Voglio una spiegazione!"
"Ecco...io faccio sempre questo sogno dove tu...ed io...ecco..." il resto del discorso fu solo un sibilo sommesso.
"Che cosa?!" gridò Joey "Ma...ma io ti denuncio!"
"Mi dispiace!" singhiozzò Seto stringendo il cuscino "Mi dispiace io...io non lo faccio apposta! Io..."
"Smetti di piangere."
Kaiba tirò su con il naso.
"Dai, vieni su..."
Seto si costrinse a non pensare male.
Non poteva essere come pensava.
Non ora che aveva appena minacciato di denunciarlo...
Joey aprì la porta di casa ed entrò.
Poi la richiuse alle spalle di Seto.
"Siediti lì..." disse Joey indicando il divano con un vago gesto della mano.
Seto ubbidì subito.
Joey gli si sedette accanto.
Si tirò fuori dalla tsaca un pacchetto di caramelle e se ne mise in bocca una.
"Lo vuoi?" chiese.
"No, grazie...non mi piacciono le caramelle..." rispose Seto abbassando lo sguardo.
"Ma io non parlavo delle caramelle..." rise Joey sedendoglisi in braccio.
"T...Tu avevi detto che non..." balbettò Seto.
"Ho agito d'istinto...ma ora che ci ho riflettuto un pò..."
rise.
Seto lo abbracciò.
"Ti volgio, Wheeler..." gli sussurrò in un orecchiò.
"E allora prendimi...Seto..." rispose lui stringendogli la schiena.
.O.
Ecco qua!
Fine fine fine!
ihihihih!
  
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