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Autore: Julia Bex    21/01/2013    3 recensioni
"«Non è il mio eroe!» “Oh, eccome se lo è! È molto di più, è il punto di riferimento, la mia ancora di salvezza.” "
Piccola shot che ci porta indietro di qualche anno, quando Kate Beckett e Richard Castle erano ancora semplicemente Kate Beckett e Richard Castle e non "A writer and his muse".
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Kate Beckett non sapeva se maledire o ringraziare suo padre per averla costretta a prendersi il pomeriggio libero, volevo terribilmente partecipare a quell’evento ma contemporaneamente non si perdonava di aver abbandonato un caso così importante solo per soddisfare un capriccio.

Teneva il libro stretto tra le mani come se fosse il suo tesoro più prezioso e sorrideva emozionata. Sembrava una ragazzina al suo primo appuntamento.

Osservava da lontano la lunga fila di fan elettrizzati – donne, per la maggior parte – che si era andata a creare, chiedendosi cosa fare.

Non era da lei comportarsi in quel modo, Kate Beckett non si mostrava mai timida e insicura, per tutti lei era il Detective Beckett, forte e sicura di sé… ma con lui, non sapeva bene perché, si trasformava completamente. E dire che nemmeno ci aveva mai parlato.

«Katie se rimani impalata qui nessuno ti firmerà quel libro.» la voce dolce di suo padre la destò dai suoi pensieri.
«Non…non è che potresti andare tu?!» si morse il labbro inferiore.
«Nemmeno per sogno tesoro, è il tuo eroe non il mio.»
«Non è il mio eroe!» “Oh, eccome se lo è! È molto di più, è il punto di riferimento, la mia ancora di salvezza.”
 
Prese un respiro profondo, pregò il cielo che nessuno di sua conoscenza si trovasse lì cogliendola sul fatto, e raggiunse il fondo della fila. Le sembrava che tutti quanti in quella sala stessero guardando solo lei. Abbassò la testa e cominciò a torturarsi il labbro come faceva sempre quando era nervosa.
 
“Questa è di certo una delle cose più stupide che io abbia mai fatto!” pensò un attimo prima di trovarsi faccia a faccia con lui.
 
E non ci volle molto per farle completamente perdere la testa: quegli occhi azzurri penetranti e quel sorrisetto così dolce e sexy allo stesso tempo erano in grado di mandarla in tilt. “Contegno Kate, contegno.”
 
«Dove lo vuole?»
La sua voce, calda e profonda – esattamente come se l’era sempre immaginata – la risvegliò dal mondo dei sogni.
«C-come?» fu tutto quello che riuscì a dire.
 
Sul volto del noto scrittore di romanzi gialli comparve un sorrisetto compiaciuto. Adorava come ogni volta riusciva a suscitare quell’effetto sulle donne. “Tutte uguali” pensò, ma non aveva la minima idea di quanto si stesse sbagliando.
 
Si sporse leggermente verso di lei.
«Non si preoccupi, non è la prima volta che una fan mi chiede di autografarla sul…» non fece in tempo a finire la frase che la detective gli afferrò il polso già diretto verso il suo petto.
Cosa non avrebbe dato per poter immortalare la sua espressione in quel momento.
«No no no! Si limiti al libro. Grazie.» eccola, la detective rigida e seria che viene fuori.
 
Lui tornò seduto e le prese il libro tra le mani. Era rimasto deluso? Forse, anzi, a dirla tutta probabilmente sì. Lui non rifiutava mai una bella donna ma era la prima volta che una donna così bella rifiutava lui.
 
«Ho capito, lei è una persona più…ordinaria, diciamo. Allora, a chi lo devo dedicare?»
«Beck…Kate, lo dedichi a Kate!»
«Alla bella, ordinaria ragazza dagli occhi ammalianti…A Kate, with love..» disse ripetendo ad alta voce ciò che stava scrivendo sulla carta.

Lei arrossì lievemente e sorrise.
«Grazie.» disse riprendendo tra la mani la sua amata copia.
«E’ stato un vero piacere, Kate.» eccolo di nuovo, quello sguardo penetrante che le faceva sempre perdere un battito.
 
Lei sorrise per la seconda volta e si allontanò a malincuore dalla fila. Rilesse la dedica e roteò gli occhi mordendosi il labbro e prima di andarsene definitivamente si voltò e a gran voce, in modo che lui potesse sentirla, disse:
«E per la cronaca, lei non ha idea di quanto io sia straordinaria, Mr Castle!». 







Okay non sono bene cosa sia questa cosa, anzi lo so: il prodotto di una lezione di matematica troppo noiosa per riuscire a seguirla.
Comunque è davvero una piccola sciocchezza, ma commenti o critiche sono sempre ben accetti! Spero siano stati due minuti e mezzo piacevoli ;)

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J.
  
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