Ci conoscevamo da un anno ormai, da quando era venuto ad abitare in quel quartiere insieme al suo amico lupo George.
Si, io sapevo tutto di loro.
Passavo a casa loro gran parte della mia giornata e non mi spaventava cosa fossero, anzi, direi che ne ero affascinata.

Tra me e Mitchell c'è stata attrazione sin dal primo momento che ci siamo visti ma, nonostante i vari giochi di sguardi, mi teneva sempre a distanza.
“Non voglio farti del male.” Questo continuava a ripetermi.

Quella sera fu diverso.
Si era presentato sulla porta di casa mia in lacrime.
Non ci pensai un secondo a farlo entrare.

“Siediti.” Gli indicai il divano del salotto, io rimasi in piedi.
“Mitchell, cos'è successo?”
“Loro verranno a prendermi e mi uccideranno.”
“Loro chi?”
“Gli altri vampiri. Ce l'hanno con me. Sono arrabbiati. Vi perderò tutti.”
“Mitchell, ti prego, calmati! Mi stai facendo paura.”

Si alzò di scatto spingendomi contro il muro e tenendomi per le spalle disse:

“Non capisci? Ti perderò per sempre.”

Non eravamo mai stati così vicini. Potevo sentirlo respirare e mi stavo lentamente perdendo in quei profondissimi occhi pieni di lacrime e paura.

Feci un respiro e, alzando lentamente una mano, gli accarezzai il viso bagnato dalle lacrime.

“Non ti accadrà nulla. Non mi perderai mai.”

Lui appoggiò la sua fronte sulla mia e chiuse gli occhi.
Si avvicinò piano e in un attimo le nostre labbra si incontrarono.
Il mio respiro era diventato il suo.
Fece scendere le sue mani dalle spalle ai fianchi e io gli portai le mie braccia intorno al collo.

Stavo andando a fuoco. Stavamo per scoppiare.

Si staccò dalle mie labbra e iniziò a scendere verso il collo.

Non persi tempo così gli sfilai la canotta lasciandolo a petto nudo.

Era bellissimo come non lo era mai stato prima.

Si slacciò i pantaloni, lentamente mi mise le mani sotto il vestito sfilandomi gli slip e mi staccò da terra.

Mi ritrovai avvinghiata a lui, contro quel muro freddo, freddo come la sua pelle.

Avevo paura? No, non ne avevo. Sapevo che non mi avrebbe mai fatto del male.

Entrò dentro di me senza che me ne accorgessi.
Stavamo dando sfogo a quella passione trattenuta per troppo tempo e non ero mai stata così felice.

Si muoveva e io gemevo.

Provavo una sensazione strana di caldo e freddo ma era davvero piacevole.
Gli misi le mani fra i capelli e iniziai a baciarlo.
Le nostre lingue si intrecciavano proprio come i nostri corpi.

Ero in estasi.
Iniziò a muoversi più velocemente e quando raggiungemmo il culmine del piacere, esso esplose nel corpo di Mitchell con un suono gutturale che uscì dalla sua gola e rimbombò nella stanza dando finalmente una voce a quel momento e a tutte quelle emozioni che stavano provando.

Finimmo a terra sfiniti uno sopra all'altro.
Mi strinse a sé e in quella serata piena di paura non mi ero mai sentita più al sicuro in vita mia.
Ora non gli avrei mai permesso di lasciarmi.

Fine

Note dell'autrice
Questa storia mi è venuta pensando al grande amore che provo per Mitchell e per Aidan Turner e mi sono ispirata alla foto che ho messo in alto. Non so se vi piacerà ma spero che mi farete sapere. :D
Grazie a tutti coloro che la leggeranno e la recensiranno e, perché no, anche a chi non lo farà. :)