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Autore: deea dee    22/01/2013    5 recensioni
Questo è il mio primo racconto su EFP e su Delena..riguarda il mio personale modo di vedere il loro amore molto più che epico. Parla di un'Elena molto più forte e decisa e del suo Damon, di come sono cambiati e di come evolverà il loro rapporto..spero sia di vostro gradimento..
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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POV. ELENA

Un mese. Era passato un mese da quando non vedevo Damon, un mese da quando avevo detto a Stefan di essere andata a letto con suo fratello, non per colpa dell'asservimento, ma perché ne ero innamorata. Un lungo mese in cui ogni tanto chiamava per informarmi sui progressi di Jeremy, ma niente di più e ogni volta che sentivo la sua voce mi si fermava il respiro e un nodo alla gola mi impediva di dirgli tutto ciò che avrei voluto sapesse: che stavo male, che mi mancava, che lo volevo accanto a me, che avevo bisogno di stringerlo a me..ne avevo bisogno come dell'aria che respiravo. Volevo lo sapesse, ma non riuscivo a dirlo e ogni volta mi maledicevo per la mia codardia. Ora che finalmente avevo capito che provavo qualcosa di forte per lui nessuno ci credeva: Caroline che qualche mese prima mi diceva che ero attratta da lui e dal suo fascino di fratello cattivo, Stefan che mi disse di sapere che provavo qualcosa per lui..e adesso?? finalmente lo avevo ammesso con loro e a me stessa ma non mi credevano, nemmeno Damon ci credeva. Forse avevano ragione, era solo asservimento, ma ora ero libera, Damon mi aveva liberata, perché allora ne avevo un così disperato bisogno? Perché tutte le maledette volte che mi chiamava avevo voglia di piangere, di urlare? Perché la mia mente ogni volta che chiudevo gli occhi mi imponeva la sua immagine, il suo volto, i suoi occhi? Lacrime salate cominciarono a scivolarmi dagli occhi. Ancora e ancora..così mi alzai dal letto, scesi le scale e andai in cucina. Erano le 3 del mattino. Ero come in uno stato di trance. Come un automa aprii il frigo e presi una sacca di sangue che rovesciai nel bicchiere. Bevvi con gli occhi fissi su un punto impreciso della stanza, con la testa completamente svuotata da ogni pensiero. Ma cosa mi stava succedendo? Non mi ero sentita così vuota e spaesata nemmeno quando Stefan andò via con Klaus. Al diavolo l'asservimento e Damon con il suo stupido ordine di allontanarmi. Al diavolo Caroline a cui non andavo bene così e al diavolo Stefan che pensava di dovermi aggiustare. Dovevo trovare un modo per raggiungere Damon, dovevo liberarmi da questo suo stupido ordine, dovevo disobbedirgli. Dopotutto non era questo lo scopo del liberarmi dall'asservimento?? libero arbitro, poter fare quello che volevo, andare contro la sua volontà. Dovevo parlare a Tyler, doveva aiutarmi, doveva trovare un modo per liberarmi, e insieme lo avremmo trovato fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto.

 

POV. TYLER

Periferia di non so che stupida città del New Jersey. Stavo guidando, stavo scappando ancora una volta. Ogni volta che si avvicinava io sparivo, ogni volta che Klaus mi rintracciava mi allontanavo e in questo Rebekah mi dava una mano. Ancora non ne capisco il motivo ma mi sta aiutando a sfuggire al fratello, saranno cose tra loro immagino, ma non importa finché sarà contro di lui io cercherò di portare a termine il mio piano. Sono le 3 e mezza del mattino quando sento squillare il telefono “Forse Barbie Klaus ha delle novità” mi dico prendendo il cellulare dalla tasca, ma nel rispondere scorgo un nome che mi lascia un po' perplesso: Elena. Sarà qualcosa di grave per chiamare a quest'ora e mi affretto a rispondere. “Elena, che sorpresa. E' successo qualcosa? Caroline sta bene?” le chiedo con un po' di ansia nella voce “Si Tyler non preoccuparti per ora stiamo tutti bene. Questi giorni Klaus non sembra particolarmente interessato ad importunarci. Sembra che la sua sete di sangue e vendetta si sia temporaneamente esaurita.” e a queste sue parole una fitta al cuore mi colpisce pensando al modo in cui aveva ucciso i miei compagni e mia madre. Mia madre, l'unica persona che mi restava a questo mondo, l'unica mia certezza, la mia roccia, la mia protettrice. Ora non avevo più nessuno, nessuno eccetto, forse Caroline. Se ancora respiravo e mi dicevo di andare avanti e di tentare, tentare di porre fine alla maledizione che Klaus aveva portato con se a Mystic Falls lo facevo solo per lei. “Ho bisogno del tuo aiuto Tyler.” sentii dire ad Elena. “Ho bisogno che mi insegni a disobbedire..a disobbedire agli ordini del Sire..del mio Sire..agli ordini di Damon.” e allora capisco “Vuoi liberarti da sola dall'asservimento.”-”Ne ho un disperato bisogno Tyler.” le sento dire con la voce spezzata. Vorrei tanto aiutarla, lo vorrei con tutto me stesso perché so perfettamente cosa vuol dire non avere libera scelta e so cosa vuol dire ritrovarsi prigioniero di un corpo che disobbedisce a te stesso. Ma come posso aiutarla io? “Elena, senti, io vorrei aiutarti, ma non so nulla sull'asserimento tra vampiri. Io sono riuscito a liberarmi trasformandomi per non essere più grato a Klaus. Per te è diverso. Tu non sei grata a Damon, ne sei innamorata e forse chissà da quanto tempo.” la sento sospirare “Sei l'unico che crede al fatto che io sia innamorata di lui.”-“Perché so cosa comporta l'asservimento”-”Per favore Tyler, deve esistere un altro modo, ci deve essere. L'allontanarmi da lui non può essere l'unica soluzione. E' innaturale! Allontanandomi non riuscirà a farmi rimettere con suo fratello non mi farà smettere di tenere a lui, non mi farà smettere di..di..” sento che sta per piangere “di a..amarlo..” ora è scoppiata in lacrime. “Mi dispiace Elena, ma non so veramente come aiutarti, non so come potresti rom..pe..re..”ripenso un attimo alle sue parole: disobbedire. “Tyler?? Sei ancora li??”-”Elena mi raggiungeresti ad Atlantic City il prima possibile. Forse ho un'ideea.”-”Parto con il primo volo disponibile.”-”Perfetto allora, fammi sapere l'ora di arrivo.”-”Grazie Tyler!”-”E' solo una mai ipotesi, non farti troppe speranze.”-”Grazie lo stesso. Almeno saprò di averle provate tutte. A presto.”-”A presto Elena.”

  
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